Il Comune spende soldi per i vandali: una piazza fantasma

Piazzetta discesa Castello

Con la giunta Vallone ormai siamo alle solite. Tra segnalazioni e accorgimenti, quello che esce è un quadro davvero poco rincuorante. Una miriade di soldi pubblici spesi male che vanno ad ingolfare ulteriormente il rapporto cittadino-istituzione.
Proprio una gruppo di cittadini ci ha segnalato l’ultimo capolavoro consegnato da questo consiglio: la piazzetta di Discesa Castello. Come potrete vedere dalle foto, la situazione che si presenta è davvero triste: un palo della luce distrutto, idem per la fontana e una situazione di degrado che ha davvero dell’incredibile se si pensa che quest’opera deve essere ancora consegnata. Nata sulle ceneri di una vecchia sede politica in disuso, diventata casa per vandali, pericolante e pericolosa (diverse volte il quartiere è rimasto al buio perché veniva manomesso il generatore)  il comune decise di riqualificarla.

Effettivamente questo avvenne, peccato però che i lavori, arrivati a metà, si interruppero (cause ignote), e la piazzetta, grazie ad una mancata sorveglianza e conservazione, venne nuovamente vandalizzata.

Un fontana distrutta (mai messa in funzione), un palo della luce buttato giù e l’erba alta sono il risultato di una malamministrazione che peserà quasi il doppio sulle spalle dei cittadini (i soldi spesi per costruirla e quelli che serviranno per ripararla), in un tempo in cui le tasse aumentano e i servizi vengono meno.

Stanchi dei Soliti domanda: perché spendere soldi e poi lasciare l’opera incompiuta in mano ai vandali? Perché la giunta non fa in modo che questo non  avvenga, consegnando i lavori (come succede nelle città funzionanti) in tempo e piazzando una telecamera?

Domande semplici e retoriche, ma forse troppo impegnative per una giunta così poco virtuosa, che ha come unico interesse la poltrona (che all’occorrenza diventa quella della Regione).

Con amarezza vi lasciamo alla visione delle foto.


Stanchi dei Soliti

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Il rischio dell’AIDS a Crotone e l’apatia della politica

Droga
Droga


Siringhe e sangue, profilattici e prostituzione: l’abc dell’HIV si manifesta a Crotone in pieno centro cittadino.

Un condominio situato in via Mario Nicoletta è sotto la cupola del degrado urbano, in cui nel tardo pomeriggio si consumano stupefacenti e, al calar del sole, ha inizio la prostituzione notturna. Il tutto avviene nel cortile del suddetto condominio, a cielo aperto, senza limiti né pubbliche restrizioni. È palese che la situazione, oltre a creare disagi ai condòmini , è divenuta uno disagio sociale che colpisce la collettività.
Non spetta a questo gruppo politico sindacare sull’attività dell’amministratore condominiale – un certo sig. Milano, di cui non conosciamo i suoi eventuali tentativi per arginare il problema, tentativi che pare non ci siano mai stati o che, di certo, non hanno mai avuto successo. Ma spetta a questo gruppo politico sindacare sulle attività del Comune di Crotone tese a ridurre questi fenomeni di degrado urbano ma soprattutto di disagio sociale. Quali sono le misure che il Comune di Crotone vuole intraprendere per tali problematiche? E quanto tempo ancora quel cortile sarà luogo dei disagi descritti invece di essere restituito ai legittimi proprietari, cioè ai condòmini?
Sia ben chiaro
: non è negli intenti di Stanchi dei Soliti sminuire le difficoltà che tossicodipendenti e ragazze di strada vivono quotidianamente e, inoltre, non intendiamo minimamente additare tali persone disagiate come i responsabili del “degrado urbano crotonese”. I responsabili del degrado urbano sono coloro che non prendono provvedimenti per disincentivare questi episodi.
Progetti di reinserimento di tossicodipendenti e prostitute – finora promossi più dalla cooperativa Agorà che dal Comune di Crotone – apporterebbero miglioramenti per i destinatari di tali politiche, per i condòmini e per la collettività tutta.
Ci auguriamo che le nostre recenti proposte e le nostre ripetute segnalazioni non rimangano, ancora una volta, cartastraccia.L’HIV non aspetta la politica: agite.

Stanchi dei Soliti

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Altre foto del cortile, clicca sulle foto per ingrandire:

Profilattici e siringhe nel cortile del palazzo
Profilattici e siringhe nel cortile del palazzo

Abbiamo bisogno di amministratori con le “palle”

Pallaedi cemento sradicata -Lungomare di Crotone
Palle di cemento sradicate -Lungomare di Crotone

Qual è il ruolo della politica per contrastare l’inciviltà di alcuni cittadini?

E’ da sempre il nostro motto: dove non arriva la buona educazione deve arrivare l’amministrazione. L’interpretazione di questo concetto è semplice: un’amministrazione comunale deve contrastare gli atti di inciviltà posti in essere dai cittadini che non aderiscono alle regole di convivenza civile.
Le responsabilità dello scempio riportato in foto è riconducibile sia agli autori dell’indecoroso atto sia all’inerzia del Comune di Crotone che non ha mai preso provvedimenti. Da tre anni a questa parte, il nostro gruppo politico ha segnalato in più occasioni vari episodi di inciviltà, proponendo delle soluzioni orientate sia all’intensificazione dei controlli che alla promozione di politiche culturali. Quest’ultima proposta ebbe come oggetto la realizzazione del Manuale della Buona educazione: un libricino da trattare sin dalle scuole elementari al fine di allevare cittadini virtuosi. Per intensificare i controlli municipali, invece, Stanchi dei Soliti propose una collaborazione gratuita con i vigili urbani, nei limiti del rispetto della normativa.
Entrambe le proposte furono indirizzate agli appositi assessori. Entrambe le proposte non ricevettero alcuna risposta.

Ringraziamo Alex Borrelli per la segnalazione

Stanchi dei Soliti

 

Degrado urbano Crotone: l’opposizione si sveglia dopo tre anni

Iniziativa di Stanchi dei Soliti sul degrado urbano nel 2011
Iniziativa di Stanchi dei Soliti sul degrado urbano nel 2011

Senti senti che, nei giorni scorsi, i consiglieri di opposizione hanno denunciato svariate volte il degrado urbano cittadino, mentre Stanchi dei Soliti, che di consiglieri eletti non ne ha neppure uno, si oppone alle inefficienze di ordinaria amministrazione dal 201o.
Con l’iniziativa denominata “Mostra del Degrado” – organizzata ad agosto 2011 – abbiamo esposto delle immagini che raffiguravano i luoghi più cupi e abbadonati della nostra città. Il tutto è avvenuto in piazza della Resistenza, di fronte al palazzo del Municipio. Un’altra iniziativa volta a sensibilizzare la Giunta Vallone in tema di degrado urbano è stata “Turista all’orizzonte” attraverso cui Stanchi dei Soliti e Nuova Hera hanno provveduto alla sistemazione di segnali stradali nella zone strategiche della città. Le iniziative in tema di degrado promosse da Stanchi dei Soliti, però, sono ancora più datate: risale al 2010 la sistemazione di cestini sulla lega navale, al fine di svegliare una giunta dormiente, che non ha ancora compreso la necessità di colmare le lacune di ordinaria amministrazione per avviare politiche di sviluppo turistico.
A queste iniziative si aggiungono le proposte di riqualificazione di palazzi collocati in zone strategiche della città, pretendendo, come avviene in altri comuni, che i proprietari degli immobili si adeguino ai regolamenti di decoro urbano, di cui il comune di Crotone è sprovvisto. Infine, risale a dicembre 2013 l’ennesima segnalazione del nostro gruppo politico relativamente ai 60.000 euro che il Comune ha erogato ad Akrea per il servizio di pulitura spiagge per l’anno 2013; spiagge che ancor prima che della fine del 2013 risultavano colme dei rifiuti più vari.

In tutti questi anni di attività di Stanchi dei Soliti nessun consigliere comunale, né di maggioranza né di opposizione, ha riportato le nostre documentate denunce e proposte in Consiglio o all’attenzione della giunta. Le testate giornalistiche locali hanno provveduto a divulgare i nostri input di buona amministrazione, che sono stati prontamente ignorati da tutti gli organi di governo della città.
Le elezioni comunali del 2016 si stanno avvicinando, pertanto l’opposizione consiliare deve recuperare in fretta il silenzio e l’indifferenza che finora l’ha caratterizzata.

Stanchi dei Soliti

 

Stanchi dei Soliti: una proposta di decoro urbano a Crotone

Proposta di Stanchi dei Soliti
Proposta di Stanchi dei Soliti


Stanchi dei Soliti propone un progetto di decoro urbano al Comune di Crotone: realizzate dei dipinti su un edificio degradato

«Un pugno in un occhio in pieno centro città». È questa l’opinione diffusa di molti cittadini che passeggiando per le vie del centro commentano con sdegno le condizioni del Palazzo del Grande Albergo: uno degli edifici più antichi di Crotone situato in pieno centro cittadino. Uno dei tanti monumenti del degrado crotonese, uno dei tanti segnali di un’amministrazione che non vuole capire l’importanza del decoro urbano per  attrarre i turisti.
Stanchi dei Soliti propone al Comune di Crotone la realizzazione di un semplice progetto la cui attuazione trasformerebbe il Palazzo del Grande Albergo da un edificio pericolante e deteriorato a un palazzo sorprendente, attrattivo per i turisti oltreché esplicativo della nostra storia o delle nostre tradizioni. In particolare proponiamo che il Comune di Crotone, in accordo con i proprietari del palazzo del Grande Hotel, muri ogni finestra del palazzo e sugli stessi muri realizzi dei dipinti raffiguranti personaggi illustri della storia crotonese: Milone, Pitagora, Alcmeone, Democéde oppure – semplicemente –uomini e donne comuni che richiamano i vecchi mestieri o le vecchie tradizioni crotonesi. Ogni giorno – salvo in caso di pioggia- le persiane del palazzo devono essere spalancate affinché i dipinti siano bene in vista. La realizzazione di quest’ultimi potrebbe essere affidata agli artisti locali.
Come abbiamo precisato nell’ultimo articolo pubblicato, nonostante l’immobile in questione sia di proprietà privata il Comune può pretendere che i proprietari ne curino il decoro, ed eventualmente addebitare ai proprietari inadempienti le spese di ristrutturazione qualora lasciassero l’edificio in condizioni degradate e degradanti. 
Un’iniziativa di questa portata non avrebbe eguali in Calabria e – come è già stato detto – doterebbe Crotone di un edificio dal potenziale turistico rilevante
. I cittadini non considererebbero più l’edificio del Grande Albergo «un pugno in un occhio in pieno centro città» ma potrebbero soltanto ammirarne con stupore le sue bellezze.
Chiudete gli occhi e immaginate se su ogni finestra venissero realizzati i dipinti appena descritti: di giorno esaltati dalle luci del sole, di notte illuminati da apposite lampadine che proiettando la luce dall’alto verso il basso ravvivano immagini che appartengono al nostro passato. Una bella cosa per noi sognatori. Una cosa di facile attuazione per qualsiasi Comune normale.

Stanchi dei Soliti

Degrado urbano: cosa può fare il comune di Crotone

Edificio degradato Crotone
Edificio degradato Crotone

di Stanchi dei Soliti

Situazioni ed episodi di degrado urbano possono verificarsi sia causa del non – operato delle amministrazioni pubbliche sia a causa dell’inattività dei cittadini privati. Nel primo caso possiamo immaginare all’inerzia del Comune  – e in particolare dei suoi organi di governo – che non adotta interventi tali da contrastare situazioni indecorose verificatesi su aree e strutture di competenza comunale: pensiamo ad una villetta di proprietà del Comune colma di rifiuti e di erbacce oppure alle strade dissestate del lungomare cittadino o, ancora, a dei monumenti danneggiati. In queste situazioni, in cui il Comune è proprietario dell’aerea o della struttura degradata, necessita un semplice intervento di ordinaria amministrazione: l’assessore segnala il problema al dirigente e quest’ultimo sollecita gli operai comunali ad effettuare gli interventi opportuni per ripristinare la normalità.
Ma cosa succede quando siamo in presenza di un palazzo degradato e degradante di proprietà privata? Cosa succede quando le condizioni di una struttura privata determinano situazioni di degrado urbano? Per intenderci, se è il palazzo o la casa di proprietà di Mario Rossi è deteriorata o trasandata al punto tale da compromettere il decoro dell’ambiente circostante, dell’ambiente pubblico e quindi della città, in che modo il Comune può intervenire? La risposta è semplice e manifesta l’autorità del pubblico nella tutela di interessi collettivi, quale è il decoro e l’estetica della città. Il Comune, dopo aver sollecitato i proprietari della struttura a risolvere il problema degradante e a seguito di un eventuale inadempimento successivo al sollecito, può effettuare gli interventi necessari per ripristinare il decoro della struttura in questione, addebitando le rispettive spese ai proprietari inadempienti. Il Comune di Parma, ad esempio, prevede esplicitamente tale intervento all’articolo 11 del regolamento del decoro urbano : i proprietari degli immobile devono mantenere in condizioni decorose gli infissi, le tende esterne, le serrande etc. esposte al transito del pubblico. Il Comune, se riscontra la violazione di tale attività, provvede ad intimare ai proprietari e/o locatari gli adempimenti necessari entro una determinata scadenza, a seguito dalla quale il Comune – riscontrando eventualmente l’assenza degli interventi sollecitati – realizza l’intervento d’ufficio imputando le spese ai proprietari.
Spesso è capitato di confrontarci sul tema con assessori e consiglieri comunali di Crotone, ai quali domandavamo per quali ragioni il Comune non avesse contrastato situazioni palesemente degradanti. La risposta era sempre la stessa: «purtroppo il problema che mi segnali è su un’area di proprietà privata, non possiamo intervenire». Questa è una grossa bugia perché, come è stato riportato, anche se l’episodio si verifica sul suolo privato il Comune è obbligato ad intervenire.

Pretendiamo, non facciamoci infinocchiare.

Stanchi dei Soliti