
Non vogliamo un contentino. L’apertura dell’aeroporto di Crotone, annunciata nelle ultime ore, non deve essere solo di facciata e il costo dei biglietti deve essere accessibile. Dalla stampa si apprende ufficiosamente che il vettore non sarà Ryanair e pertanto occorre garantire voli low cost con un’altra Compagnia disposta a concederli.
Analizzando la storia dello scalo di Crotone comprendiamo che nessun vettore ha avuto vita lunga. Tutte le Compagnie hanno abbandonato lo scalo perché il traffico non ne consentiva la permanenza: prezzi alti, pochi passeggeri, poco business. Tutte tranne una: Ryanair, che nel 2015 ha consentito all’aeroporto di Crotone di raggiungere il record di 250.000 passeggeri in un anno.
Stanchi dei Soliti ha condotto una battaglia lunga sedici mesi per promuovere l’arrivo di Ryanair a Crotone, perché ha compreso che soltanto i voli low cost possono consentire all’aeroporto S.Anna di decollare veramente.
Se è vero che da dicembre sarà possibile acquistare i biglietti da Crotone per Milano, Bologna, Londra e Roma, allora, questi voli , indipendentemente dal vettore, devono essere davvero low cost. Così come lo sono per l’aeroporto di Lamezia che, esattamente in questo momento, consente di prenotare un volo per Milano al costo di € 38,13 A/R, stesso costo per Bologna A/R e € 49,96 A/R per Londra, durante un weekend di febbraio 2018 in orari comodi e serali.
Se così sarà, i nostri amministratori hanno imparato dal passato e vogliono migliorare. In caso contrario, invece, ci ritroveremo davanti al fenomeno noto come “Pezza a Culuri”: l’aeroporto sarà attivo, i voli pure ma il costo degli stessi sarà inaccessibile.
E un aeroporto aperto, con prezzi dei voli inaccessibili, equivale a un aeroporto chiuso.
Per favore, dimostrateci che ci sbagliamo.
Stanchi dei Soliti