Capparelli: le nostre competenze al servizio Antica Kroton

L’archeologa di Stanchi dei Soliti, Chiara Capparelli, offre importanti spunti su Antica Kroton e archeologia

Uno dei punti fondamentali, sostenuti fortemente dal nostro sindaco nel corso della passata campagna elettorale, è la presenza di competenze atte ad affrontare nel miglior modo possibile le sfide che si possono presentare al cospetto della macchina amministrativa.
Il gruppo Stanchi dei Soliti, il primo a sostenere la candidatura di Vincenzo Voce, ha sin da subito messo in campo l’esperienza e la preparazione dei suoi membri, condividendo la volontà di creare una amministrazione idonea alla gestione della cosa pubblica.


Ad oggi, il consiglio comunale può vantare, al suo interno, la presenza di un ex sindaco, di professionisti delle arti e dello spettacolo e, in ultimo, di un archeologo, ai quali si aggiungono il sostegno e le idee di tutto il gruppo che, costantemente, offre il proprio contributo nell’amministrazione della città.


Competenza e professionalità diventano, allora, le parole chiave sulle quali la giunta, e così anche il sindaco, possono costruire la propria azione, collaborando al meglio con quei consiglieri che operano in determinati settori. Come ogni componente del mio gruppo, da consigliere metto a totale disposizione della mia città le mie competenze, relative ad un campo spesso ostico da trattare, dotato di un linguaggio proprio e, molte volte, difficile da decifrare: l’Archeologia.


Solitamente l’Archeologia, quella eseguita bene, si costruisce su quattro componenti fondamentali: ricerca, tutela, valorizzazione, fruizione. Nel momento in cui manca uno di questi elementi non si può parlare di Archeologia. La risoluzione del progetto “Antica Kroton” deve poter soddisfare tali parametri. Se all’interno della città vengono create diverse aree archeologiche a vista, dunque fruibili da locali e visitatori, si deve essere consapevoli del fatto che, dopo la messa a punto di un giusto sistema di tutela e valorizzazione (tettoie e parapetti, segnaletica, didascalie, pannelli, videosorveglianza, pulizia e manutenzione periodica) si deve poter garantire la giusta fruizione del bene, mantenendo costanti le condizioni ottimali dei siti.
Scavi in città possono essere avviati, le aree che si prestano a questo tipo di interventi ci sono, ma bisogna poter garantire le giuste condizioni affinché i beni riportati alla luce non vengano in nessun modo danneggiati. L’essere portati alla luce costituisce un evento traumatico per qualunque struttura o oggetto ed essere sottoposti ad agenti ambientali o antropici, senza la corretta tutela, potrebbe ulteriormente mettere a rischio i resti della città antica.
I lavori svolti ieri, consumati nell’ambito della IV e della V commissione consiliare permanente, hanno dato modo di conoscere le modalità con le quali si sta portando avanti il progetto Antica Kroton, rimodulato in alcuni suoi punti sulla base del reale grado di fattibilità di alcuni degli interventi previsti, rapportati ai tempi di esecuzione e totale adempimento del progetto (davvero ristretti).
Consideriamo anche il lavoro dell’archeologo: un lavoro minuzioso, faticoso dal punto di vista fisico, e vincolato a delle tempistiche da rispettare. È risaputo che uno scavo archeologico si svolge in determinati periodi dell’anno, a meno che non si verifichino condizioni di particolare emergenza.

Altro dato da considerare è la posizione dei beni da raggiungere, posti nella nostra città a profondità particolarmente elevate. Non si deve, inoltre, cadere nell’errore di pensare di assegnare uno scavo per il giorno successivo. Ogni attività di ricerca che si rispetti richiede mesi di progettazione e l’esecuzione di azioni preventive (ne abbiamo avuto un esempio con le prospezioni) atte a indirizzare l’intervento di scavo.
Le famose rimodulazioni, che non sono da considerare come uno stravolgimento del progetto, mi sembrano essere frutto di uno studio attento e consapevole di tutti questi aspetti.
Allo stesso tempo, sarà fondamentale la costruzione di una coscienza cittadina volta al rispetto del patrimonio culturale, quale base imprescindibile dell’identità della nostra città.

Chiara Capparelli
Liberi (Stanchi dei Soliti)

Crotone: Scatole di Natale per i più bisognosi 🎁

Kroton Community, Libera e Stanchi dei Soliti propongono: “Scatole di Natale”

“Scatole di Natale” è una iniziativa solidale nata a Milano e riproposta da molti altri comuni italiani. Lo scopo è quello di portare un po’ di serenità a chi è meno fortunato. Nonostante si viva in un periodo così strano e complesso è pur sempre Natale!

COSA BISOGNA FARE?
Per partecipare prendi una bella scatola e mettici dentro:
-una cosa calda (guanti, sciarpa, cappellino, maglione, coperta, calzini ecc.),
-una cosa golosa o un passatempo (libro, rivista, sudoku, cruciverba, matite ecc.),
-un prodotto di bellezza (crema, bagno schiuma, profumo ecc.)
-un biglietto gentile!

Qualche indicazione in più:

Scatola Uomo/Donna:
* La Cosa Calda e il Passatempo: possono essere anche “usati” ma devono essere in buono stato
* La Cosa Golosa: Cibo non deperibile e nuovo (biscotti, caramelle, cioccolata, mini panettoni)
*Il Prodotto di Bellezza: deve essere nuovo (un bagnoschiuma, una crema, un profumo)
* Il Biglietto Gentile: forse la cosa che scalderà di più il cuore di chi aprirà la vostra scatola!

Scatola Bimbo/a:
* La Cosa Calda e il Passatempo: possono essere “usati” ma in buono stato (indicando poi sempre età e sesso sulla scatola)
* La Cosa Golosa: caramelle, lecca lecca o cioccolato sarebbero apprezzatissimi
* Il Prodotto di Bellezza: un dentifricio o uno spazzolino per bambini, dei gioiellini per bambini etc…
* Il Biglietto Gentile: Un disegno fatto dal vostro bambino potrebbe essere un bellissimo pensiero.

Incarta la scatola, decorala e scrivi in un angolo a chi è destinato il dono: donna, uomo o bambino/a (aggiungere per i doni destinati ai bambini/e aggiungi sempre la fascia di età).

DOVE DEVI CONSEGNARLA/ ENTRO QUANDO?
Prepara la tua scatola entro il 22 dicembre e consegnala in via Vittorio Veneto, 31 presso la sede di Kroton Community.

L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Crotone.

Floriana Mungari
Consigliera Comunale

STANCHI dei SOLITI insieme a ENZO VOCE

Stanchi dei Soliti ed Enzo Voce

Stanchi dei Soliti sosterrà Enzo Voce alle prossime elezioni comunali. 

Il gruppo politico che nel 2011 sostenne il giovane candidato a sindaco Andrea Arcuri ha deciso di supportare la candidatura di Enzo Voce, il quale ha approvato alcuni dei tre punti ritenuti fondamentali da Stanchi dei Soliti:

• Credibilità politica.
Nessuna alleanza, né al primo turno né al ballottaggio, fra Voce e le seguenti forze politiche: PD, Sculco, Pedace, Gaetano Grillo, Forza Italia, Lega e tutte le liste civiche collegate a questi partiti;

• Credibilità amministrativa
Stesura congiunta del programma elettorale-amministrativo.
A tal proposito è fondamentale ricordare che Stanchi dei Soliti ha sviluppato negli ultimi 10 anni dei punti programmatici che tuttora rispecchiano le decennali problematiche cittadine, a dimostrazione del fatto che dal 2010 ad oggi la città non ha fatto passi in avanti.
Nei prossimi giorni Stanchi dei Soliti illustrerà diverse idee in maniera dettagliata, indicando tempi di realizzazione, costi e fondi da cui attingere. Non è sufficiente dire cosa fare ma occorre spiegare come. Lo scopo è rispondere alle note piaghe cittadine: senso civico, legalità, salute, servizi sociali, sviluppo culturale, degrado urbano, teatro comunale, dissesto stradale, sistema idrico, rete dei trasporti, potenziamento aeroporto con vettori low cost, archeologia, università, valorizzazione costa ionica, tutela degli animali, sviluppo tecnologico e smart city, valorizzazione prodotti tipici locali, arti e mestieri locali. Per esigenze di sintesi, non è questa la sede per approfondire ognuna di queste tematiche, alcune delle quali sebbene non rientranti nelle funzioni proprie di un comune (università e archeologia) possono comunque prevedere un ruolo attivo degli enti locali. La priorità di governo sarà ripristinare la normalità, che deve rappresentare il punto di partenza (ma non di arrivo) per ipotizzare qualsivoglia sviluppo. Ricordiamoci che Crotone prima di diventare una città turistica deve diventare una città.

• Credibilità etica e professionale
La squadra di governo sarà stabilita da Voce e da tutte le forze politiche che lo sosterranno. Tale scelta sarà fatta considerando una equa rappresentazione delle forze politiche, indipendentemente dal numero di voti che otterranno candidati e liste. Questo deve essere l’elemento di rottura rispetto al passato: non si diventa assessori per consenso elettorale, ma per credibilità etica e professionale. I requisiti degli assessori saranno infatti incentrati su due elementi: competenze e spessore morale.

I tre punti elencati, che riprendono solo alcune delle tematiche condivise fra Stanchi dei Soliti ed Enzo Voce, rispecchiano il nostro modo di intendere la politica. Una politica in cui coerenza, etica e competenze sono dei punti cruciali. Una politica in cui bisogna prendere le distanze da determinati soggetti e rifiutare il loro consenso elettorale. Così ha fatto Stanchi dei Soliti nel 2011, quando rifiutò la proposta di alleanza proveniente dal Partito democratico e Forza Italia (ai tempi PDL). È troppo facile scendere a compromessi e, dopo, definire il compromesso una “scelta inevitabile per il territorio”. Non si può costruire nulla con chi ha distrutto. Ma bisogna pretendere vino nuovo in otri nuovi.


Siamo pronti per ripartire.

Crotone: vietare la sosta vicino monumenti e beni culturali

Riportiamo di seguito la lettera che Andrea Arcuri ha inviato al Comune di Crotone.
Alla cortese attenzione

del Sindaco di Crotone
dell’Assessore ai beni culturali
dell’Assessore all’urbanistica
del Comandante della Polizia Municipale                

Oggetto: proposta di divieto di sosta in prossimità di monumenti e beni culturali
Nei giorni scorsi ho consultato i cittadini di Crotone – attraverso dei semplici sondaggi promossi sui social network- chiedendo loro se fossero favorevoli o contrari alla proposta in oggetto, che si pone il fine di vietare la sosta di veicoli a motore in prossimità di monumenti, opere e beni culturali. Lo scopo ultimo della proposta è semplicemente quello di ripristinare la normalità.
Infatti, in una città “normale” è assolutamente vietato parcheggiare veicoli davanti al Castello cittadino. Così come non è accettabile – secondo i principi della logica– che vi siano bidoni dell’immondizia collocati in prossimità di statue e/o opere artistiche. Crotone fa eccezione a tali principi come si evince dalle seguenti immagini:

castello macchine
Castello di Carlo V

pitagora macchine
Monumento a Pitagora con parcheggio adiacente

via ruffo 2
Opera artistica in via Ruffo tra parcheggi e immondizia

Appare evidente che è priva di senso la realizzazione di una statua se, a distanza di qualche settimana, la stessa deve essere annebbiata dalla stazza di veicoli e cassonetti e dal fetore del pattume. Senza scomodare il Castello Sforzesco di Milano o l’Ursino di Catania, caratterizzati da vaste aree pedonali che precedono l’ingresso alla struttura, è sufficiente osservare i nostri “cugini” di Le Castella che, sebbene abbiano spazio sufficiente per posteggiare una quindicina di macchine davanti al castello, preservano la decenza architettonica rinunciando al parcheggio romantico vista mare.
Niente di speciale, sia ben chiaro: pura normalità. 
E che di normalità si tratti l’hanno capito anche i partecipanti al sondaggio online: circa 250 votanti, fra Facebook e Instagram, con oltre 85% di voti a favore del divieto di sosta. Occorre osservare che fra i favorevoli vi sono anche numerosi cittadini residenti in via Discesa San Leonardo e nel centro storico, i quali antepongono il decoro urbano alla comodità di avere il parcheggio sotto casa.
Aree di sosta alternative, infatti, possono essere individuate in diverse zone della città.  Ricordiamo a tal proposito che Crotone è caratterizzata da una superficie territoriale di 182kmq, decisamente più estesa del 97% dei Comuni Italiani. 

Comprendiamo che porre dei divieti di sosta può essere una scelta impopolare, che si scontra con quella parte della popolazione abituata a un regime di comodità totale. Ma un Comune serio non deve assecondare i capricci degli abitanti bensì le loro esigenze, e l’oggettiva esigenza dei crotonesi è che inizino a vivere in una città normale.

Andrea Arcuri

 

Il Governo dei Movimenti

Il Governo dei Movimenti

Avere un governo è decisamente più rilevante di tutte le riflessioni politiche che abbiamo fatto in questi giorni. Il Savona Sì Savona No, impeachment, voto a luglio o a settembre, Cottarelli e suoi fratelli, PD che resuscita dal mutismo, i mercati, le intromissioni di Mattarella, i curriculum, la Germania e l’Europa, lasciano spazio alla concreta necessità del fare. Un governo può fare. Le parole, senza fatti, fanno solo rumore.

Io aspettavo questo giorno da almeno otto anni, da quando ho cominciato a credere che il Movimento 5 Stelle, mai stato alla guida dell’Italia, non ha sulla coscienza il fallimento di questo Paese.  Adesso, con i fatti, può finalmente dimostrare quanto vale. Certo, al governo non è in bella compagnia. Ho poca memoria ma tanta coscienza per dimenticare le umiliazioni della Lega di Bossi e Calderoli nei confronti del Sud. E credo che Salvini abbia fatto addirittura peggio: per ragioni elettorali ha trasferito l’odio dal Sud d’Italia al Sud del mondo, l’Africa.
Anche questi richiami d’orgoglio personali, però, passano in secondo piano rispetto alle esigenze occupazionali e sociali di milioni di persone. Durante una sera d’estate del 2013, anno delle elezioni politiche, io e Antonio Belluomo parlavamo proprio di questo: alla gente, come è giusto che sia, non interessano le dinamiche politiche ma le risposte. E se le risposte arrivano da Berlusconi, Di Maio, Renzi, Salvini o chi per loro è totalmente indifferente. Ciò che conta è il risultato non i protagonisti.
Una piccolissima minoranza, però, si eccita anche per le dinamiche politiche, per gli scenari, per i se e per i ma che sebbene intangibili suscitano un grande spettacolo emotivo. In questa piccola minoranza ci sono anche io e non posso, né voglio, esimermi dall’ipotizzare altri assetti politici, riflettere sul futuro elettorale mancato. Attenzione, non si parla di aria fritta e ipotesi infondate, ma della naturale conseguenza se fossimo andati al voto la prossima estate.
Penso che del caos politico di queste settimane ne abbia beneficiato il Partito Democratico, non per quello che ha detto o ha fatto (figuriamoci) ma, appunto, per la formazione del governo quale alternativa al voto. Un’altra tornata elettorale, con M5S e Lega alleate, forti del fatto che sono stati “bloccati” da un insueto Mattarella e delle presunte intromissioni tedesche, avrebbe significato stravincere le elezioni e ridisegnare completamente le geometrie politiche del Paese, transitando dall’attuale terzo polo (centrosinistra, M5S, centrodestra) al polo dei movimenti (territoriale le Lega e trasversale il M5S). Con qualche frammento di Forza Italia e con quel che resta del PD, più di ogni altro responsabile dello stato in cui versa l’Italia. Un PD che, quindi, ha beneficiato della prosecuzione del governo per fare opposizione e dare un senso a quel 19% di voti. Voti che adesso non raggiungerebbero la doppia cifra se andassimo ad elezioni domani.
Eppur si muove, perché se a un partito moribondo lo mandi all’opposizione rinasce, se lo mandi al voto si estingue.
Forse cancellare il terzo polo è stata un’occasione politica mancata. Ma non si poteva più aspettare: buon governo a tutti.

Andrea Arcuri