“URBS ANTIQUA KROTO, TOTUM CELEBRATA PER ORBEM”(Erodoto)

“Qui nacque il nome ITALIA, onde si estese per fiumi e per floridi verzieri, finchè tutto racchiuse il Bel Paese“. (De Leonardis)
Terra nostra, aperta al giuoco dei venti ed ospitale ad ogni germe di pensiero, destinato a rigoglioso sviluppo. Terra nostra, le cui montagne conservano, sino alle cime, il potere di crescere alberi e le cui spiagge hanno le sabbie più candide e gli orli più insinuanti di mare. Terra di santi e di eroi, di uomini d’azione, di contadini infaticabili e di navigatori audaci. Terra, che hai sempre saputo dare ai tuoi pensatori la saldezza dei tuoi monti e le chiarità cristalline delle tue acque.
Kroton austera e pensosa, che tutto hai dato di te alla Patria comune e nulla hai chiesto mai in cambio: chi, se non i tuoi stessi figli, potranno meglio di te aprirti le vie ascensionali del tuo nuovo divenire civile? “Noi che chiamati fummo greci, ma greci più grandi, noi ora siamo negletti in solitario abbandono”.
Fondazione di Crotone
Crotone, secondo il “Cronicon” di Eusebio, dovette essere fondata verso il718 a.c. Altri la credono fondata nel710 a.c. Noi siamo portati a credere ad una più precisa realtà storica, che ci proviene dal “Cronografo” di Pausania (III – 3 – I) che stabilisce tale fondazione al tempo di Re Polidoro, nel primo periodo della prima guerra messenica, la quale cominciava intorno al743 a.c. La nostra era una zona, allora, coperta d’immense e lussureggianti foreste, di ubertosi pascoli, un clima mite ed un mare incantevole, nel quale cielo e terra si specchiavano come a volere esaltare la bontà del divino creatore. E a questo punto, miei cari lettori, mi devo fermare, per due semplici motivi: il primo é perchè a scrivere ciò l’emozione mi paralizza, (mi sgrizzulanu i carni, mi vien la pelle d’oca ) e secondo, non vorrei render pesante la lettura. Continueremo nel prossimo articolo con la fondazione di Crotone. Vi abbraccio.
di Antonio Scerra
Stanchi dei Soliti