La nostra attività di denuncia dei malfunzionamenti del comune e della città di Crotone. Tutte le noste iniziative, le nostre petizioni trovano spazio in questa categoria, che vuol essere uno sforzo per sensibilizzare la gente di Crotone su ciò che c’è da cambiare nella nostra nostra città
Il progetto della discarica di Giammiglione, che ha già ricevuto alcune autorizzazioni dalla Regione Calabria, rappresenta l’ennesimo tentativo per mortificare un territorio già vessato da un punto di vista ambientale, sociale e occupazionale. Il Comune di Crotone si oppone a tale progetto ed il consiglio comunale, su proposta di Iginio Pingitore consigliere di Stanchi dei Soliti, vota No alla discarica di Giammiglione.
LE DICHIARAZIONI DI PINGITORE IN MERITO ALLA DISCARICA
L’assessore Cretella ribadisce la sostenibilità finanziaria del piano di 200 assunzioni, predisposto dal Comune di Crotone.
Cretella rassicura il consigliere di opposizione, Danilo Arcuri, eletto nella coalizione di Enzo Sculco, che aveva sollevato dubbi sulla possibilità di rispondere finanziariamente all’ambizioso progetto.
Di seguito trovate il comunicato dell’assessore Cretella:
Queste informazioni sono già state rese note nelle scorse settimane, quando il Comune aveva comunicato il progetto con un’apposita conferenza stampa.
Siamo fermamente convinti che il ruolo di un consigliere, indipendente dalla sua collocazione politica, dovrebbe essere finalizzato a tutelare l’immagine della città e dei cittadini, i quali, da un piano di assunzioni, potrebbero soltanto beneficiare. Per l’ennesima volta, invece, assistiamo ad un opposizione ad oltranza che anziché porre legittimi dubbi sull’operato della giunta continua a promuovere insinuazioni disfattiste, anche quando è stato spiegato, a più riprese, che il progetto di assunzioni è finanziariamente sostenibile e pertanto si può e si deve concretizzare.
Stanchi dei Soliti Gruppo politico fondato nel 2010 da Andrea Arcuri. Dopo 10 anni di attività fuori dalle istituzioni, nel 2020 è diventata la seconda forza politica del consiglio comunale di Crotone I consiglieri comunali sono: Iginio Pingitore, Chiara Capparelli, Alessandro Manica e Floriana Mungari. Nei prossimi mesi Stanchi dei Soliti cambierà denominazione in Liberi 🦋 Cellulare: + 39 351 717 22 53 Email: stanchideisolitiblog@gmail.com | Social: Facebook | Linkedin | Instagram Sito: http://www.stanchideisoliti.com
Stanchi dei Soliti rivolge al precedente amministratore unico una serie di domande a cui non è stata fornita risposta, neanche durante la conferenza stampa di ieri organizzata sul tema
La conferenza stampa resa dall’ex Amministratore Unico di Crotone Sviluppo ha dell’inverosimile, improntata su ipotetiche ragioni o peggio giustificazioni che cercano di caldeggiare una scelta politico – amministrativa senza capo né coda e priva e di un piano industriale sostenibile che giustificasse un affidamento secondo la modalità “in house providing”. La conferenza stampa è durata più di un’ora, ma non sono state fornite delle risposte a importanti domande:
1) l’ex Amministratore di Crotone Sviluppo dovrebbe spiegare quale sia stata la sua azione amministrativa volta a garantire alla partecipata i flussi di ricavi attesi che avrebbero dovuto sostanziare la strategicità e l’economicità paventata nella relazione di accompagnamento alla Delibera di Consiglio Comunale 186 del 30.12.2016.
2) Oltre a disconoscere il Parere del Dipartimento degli Affari Interni e Territoriali del Ministero degli Interni del 29 novembre 2019, la precedente gestione di Crotone Sviluppo era a conoscenza dei limiti imposti dall’art. 20 del D.Lgs 175/2016, così come modificato dal citato D. lgs n. 100/2017 che impone un fatturato medio annuo non inferiore ad Euro 1.000.000,00 a partire dal triennio 2020 – 2022?
3) Sul presupposto giuridico di quali atti amministrativi nel corso dell’esercizio 2019, si giustifica la copertura di oltre 500.000,00 di costi accesi con finanze pubbliche? A tal proposito, con quale atto amministrativo si evidenziano attività nei confronti del socio Comune di Crotone?
4) Se la trasformazione in azienda speciale era la soluzione di tutti i mali, per quale ragione la Delibera di Giunta 338 del 28.11.2018 non ha avuto alcun seguito? Ha sollecitato l’allora amministrazione ad una celere attivazione di ogni opportuna azione che portasse alla trasformazione eterogenea in azienda speciale?
5) L’ex amministratore ha letto bene l’art. 194 del Tuel? Era al corrente che Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per la Calabria – Catanzaro – “aveva disposto ai sensi dell’art. 148 bis comma 3 ultimo inciso del TUEL “l’immediata operatività della preclusione dei programmi di spesa non obbligatori”?
Sono tante le domande alle quali dovrebbe rispondere e per le quali dovrebbe realmente dire “la verità e solo la verità” come ha annunciato ieri durante la conferenza. Ma la verità è una sola: la tipologia di servizi che ambiziosamente sono stati oggetto dell’affidamento alla partecipata Crotone Sviluppo mal si è conciliata con i tempi di realizzazione, rendicontazione e riscossione dei contributi sui programmi di investimento complessi. Ciò si è sostanziato in una incontrovertibile situazione di farraginosità nei rapporti tra l’Ente e la società che in poco tempo ha inciso sugli equilibri economico e finanziari di quest’ultima in termini di commesse. La progettazione di programmi di spesa ed investimento complessi è solo una fase del lungo e complesso iter che porta alla sua realizzazione. Ciò è stata una circostanza assodata e concretizzata nei tre anni della precedente amministrazione durante la quale l’Ente non è stato (e non lo è attualmente) nelle possibilità di garantire le risorse finanziarie necessarie a sostenere i costi della partecipata nelle more delle lungaggini burocratiche e delle procedure che sostanziano l’esecuzione degli investimenti, la rendicontazione e infine il recupero delle somme anticipate.
VIABILITÀ CROTONESE, DIVISI COME GUELFI E GHIBELLINI, SENZA UNA VISIONE UNICA IL TERRITORIO MUORE
Iginio Pingitore
A Crotone, in ogni dibattito, si rischia una contrapposizione che può sfociare in serie rivalità da richiamare quelle tra “Guelfi e Ghibellini”. Prevalgono sempre due o più fazioni, ma la divisione è anche fra le stesse fazioni, che non sono soltanto sulla base del bene comune, ma spesso basati su sterili e pretestuosi motivi ideologici che influenzano seriamente le sorti della città. Il territorio Jonico, ancora di più quello crotonese, è stato messo ai margini e isolato dal resto del mondo, dovuto alle inadeguate infrastrutture, una strada statale 106 pericolosa, una ferrovia utilizzata solo per le littorine di un tempo, un aeroporto a continuo rischio chiusura, un porto inutilizzabile. Le gravi politiche locali degli ultimi decenni hanno condannato la città a un totale isolamento e arretratezza, causa anche dei tanti mali che l’affliggono dal punto di vista socio-culturale. Nonostante tutto siamo sempre divisi, distanti e si è impossibilitati di portare avanti un progetto.
Sulla viabilità oggi, a Crotone, nasce un’altra insinuazione, che serpeggia su tutti i tavoli di conferenze: da che parte andare? Verso Corigliano – Rossano o verso Catanzaro? Una questione che sta diventando ridicola e preoccupante, che schiaccerà ogni speranza per lo sviluppo, ancor di più oggi che è stato approvato il programma straordinario Next Generation EU(Ngeu), noto come Recovery Fund; il fondo speciale, volto a finanziare la ripresa economica nei prossimi anni con l’emissione di titoli europei, servirà a sostenere progetti e riforme strutturali stabilite da piani di riforme e investimenti. Peccato, però, che dalla fascia jonica non sono stati presentati neanche i progetti, rischiando di perdere veramente l’ultima possibilità di sviluppo. Potremmo ancora affrettarci, visto che c’è qualche mese per presentare il nostro Recovey Plan alla Commissione Europea che potrà essere discusso entro il mese di Giugno2021: ma saremo in grado? O continueremo a dividerci ? Potremmo sostenere la realizzazione del megalotto 9, che parte dell’Aeroporto Sant’Anna fino a Mandatoriccio, così accontenterebbe i signori che guardano a nord da Crotone, ma gli stessi, in questi giorni fanno “ ferro e fuoco “ contro chi vuole anche la realizzazione della variante del megalotto 6 che parte da Simeri Crichi alla località Passovechio. Purtroppo i pregiudizi sono tanti, e non dovrebbero esistere, poiché le due opere non si contrastano; la prima potrebbe essere finanziata con i recovery fund, la seconda, invece, che raggiunge il percorso da sola, sarà finanziata con la programmazione fondi CEE 2021-2027.
La Giunta regionale negli ultimi giorni ha concesso il parere di compatibilità finanziaria sulla proposta di Delibera per la progettazione della variante. Certo, quest’ultima può essere condivisa o meno, ma di sicuro l’infrastruttura è totalmente conciliabile e condivisibile con il megalotto Sant’Anna – Mandatoriccio. Crotone e il suo territorio possono ammodernarsi solo se si aprirà a Nord e a Sud, altrimenti faremo la fine di questi ultimi anni, messi in un angolino sotto l’egemonia di Catanzaro da una parte e quella di Cosenza dall’altra. Ora ci vuole solo unità , ogni politico locale, provinciale regionale e del Parlamento dovrà avere una visione seria e unitaria per lo sviluppo di una area Vasta del versante Jonico. Ora o mai più.
Riportiamo di seguito la lettera che Andrea Arcuri ha inviato al Comune di Crotone.
Alla cortese attenzione
del Sindaco di Crotone
dell’Assessore ai beni culturali
dell’Assessore all’urbanistica
del Comandante della Polizia Municipale
Oggetto: proposta di divieto di sosta in prossimità di monumenti e beni culturali
Nei giorni scorsi ho consultato i cittadini di Crotone – attraverso dei semplici sondaggi promossi sui social network- chiedendo loro se fossero favorevoli o contrari alla proposta in oggetto, che si pone il fine di vietare la sosta di veicoli a motore in prossimità di monumenti, opere e beni culturali. Lo scopo ultimo della proposta è semplicemente quello di ripristinare la normalità.
Infatti, in una città “normale” è assolutamente vietato parcheggiare veicoli davanti al Castello cittadino. Così come non è accettabile – secondo i principi della logica– che vi siano bidoni dell’immondizia collocati in prossimità di statue e/o opere artistiche. Crotone fa eccezione a tali principi come si evince dalle seguenti immagini:
Castello di Carlo V
Monumento a Pitagora con parcheggio adiacente
Opera artistica in via Ruffo tra parcheggi e immondizia
Appare evidente che è priva di senso la realizzazione di una statua se, a distanza di qualche settimana, la stessa deve essere annebbiata dalla stazza di veicoli e cassonetti e dal fetore del pattume. Senza scomodare il Castello Sforzesco di Milano o l’Ursino di Catania, caratterizzati da vaste aree pedonali che precedono l’ingresso alla struttura, è sufficiente osservare i nostri “cugini” di Le Castella che, sebbene abbiano spazio sufficiente per posteggiare una quindicina di macchine davanti al castello, preservano la decenza architettonica rinunciando al parcheggio romantico vista mare.
Niente di speciale, sia ben chiaro: pura normalità.
E che di normalità si tratti l’hanno capito anche i partecipanti al sondaggio online: circa 250 votanti, fra Facebook eInstagram, con oltre 85% di voti a favore del divieto di sosta. Occorre osservare che fra i favorevoli vi sono anche numerosi cittadini residenti in via Discesa San Leonardo e nel centro storico, i quali antepongono il decoro urbano alla comodità di avere il parcheggio sotto casa.
Aree di sosta alternative, infatti, possono essere individuate in diverse zone della città. Ricordiamo a tal proposito che Crotone è caratterizzata da una superficie territoriale di 182kmq, decisamente più estesa del 97% dei Comuni Italiani.
Comprendiamo che porre dei divieti di sosta può essere una scelta impopolare, che si scontra con quella parte della popolazione abituata a un regime di comodità totale. Ma un Comune serio non deve assecondare i capricci degli abitanti bensì le loro esigenze, e l’oggettiva esigenza dei crotonesi è che inizino a vivere in una città normale.
È finita così. E ci sembra doveroso aggiornare questo blog con una delle battaglie che abbiamo vinto: Ryanair a Crotone.
Abbiamo seguito la vicenda dal primo all’ultimo giorno. Da quando Ryanair ha manifestato interessa a volare da e per Crotone fino a ieri, quando è decollata per l’ultima volta.
Vi riproponiamo le parole di Andrea Arcuri riportata sul suo profilo facebook, e vi invitiamo, infine, a rileggere le tappe della nostra battaglia per consentire il decollo di Ryanair.
Ci auguriamo che sia un arrivederci. Ci auguriamo che Crotone potrà continuare a volare.