Crotone, extracomunitari e ignoranza

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Crotone ed extracomunitari – Foto di Tiziano Boscarato

Io sono stanco dei soliti crotonesi. Convinti di saper tutto solamente grazie al tradizionale fenomeno del “passaparola”, senza neppure avere la curiosità di informarsi sulle novità, sulla realtà stessa e sulle leggi in vigore in Italia.
Prova a dire “immigrazione”. C’è sempre il solito crotonese pronto a dire la sua riguardo le sigarette, le ricariche e tutti i servizi destinati a questi immigrati. “Hanno la ricarica gratis ogni giorno” ti dicono. Quando neanche lo sanno che ricevono una ricarica telefonica di € 15,00 una volta sola e basta. “Tenan i sord, u ni vidi” quando non sanno che hanno diritto a €.2,50 al giorno, non di più. “Ca venan ca senza sacrifici e stann a vita” quando non sanno che partono sulla prima barca (?) Che parte senza neanche una meta e senza sapere che in realtà, questi immigrati, stanno in Italia al massimo per sei mesi, dopodiché vengono rimandati nei loro Paesi tramite i centri di riconoscimento ed espulsione. Sono stanco. Stanco di dire le cose come stanno e di cercare di cambiare un po’ la mentalità di questi cittadini. Ma come si fa?

di Davide Mellace
Per Stanchi dei Soliti

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Dal mondo per Crotone. La nuova rubrica di Stanchi dei Soliti

Cartina Mondo
Cartina Mondo

Germania, Canada, Francia, Inghilterra e tante altre destinazioni: crotonesi alla ricerca di un lavoro sottratto alla logica delle raccomandazioni, hanno dovuto fare la valigia e avventurarsi al nord di Crotone e dell’Italia per guadagnarsi la pagnotta.
Tanti di loro ci scrivono messaggi privati, commentando i nostri articoli e integrandoli con alcune proposte degne di nota. Abbiamo così deciso di attribuire il giusto eco a tali proposte, dedicandone un’apposita rubrica settimanale o mensile, a seconda dei messaggi pervenuti. La rubrica “Dal mondo per Crotone” si pone l’obiettivo di divulgare ai nostri lettori, pensieri, stili di vita, critiche, proposte e qualsiasi altra segnalazione che un crotonese emigrato intende comunicarci. Lo scopo è contribuire allo sviluppo culturale e/o materiale della nostra città.
Tale iniziativa – riconducibile alle numerose politiche culturali promosse da Stanchi dei Soliti – è destinata a cittadini crotonesi e amministratori, sperando che gli uni e gli altri apprendano e attuino ciò che il resto del mondo insegna.

I crotonesi emigrati potranno comunicare segnalazioni e quant’altro all’indirizzo email: stanchideisolitiblog@gmail.com

Stanchi dei Soliti
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Nasce un nuovo spazio per gli Artisti Crotonesi

 

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Crotone

Musica, fotografia, pittura, sport, teatro e qualsivoglia forma d’arte messa in atto dagli artisti delle città sarà pubblicizzata sulla nuova Pagina Artisti Crotonesi. E’ un nuovo centro di aggregazione virtuale che ha lo scopo di valorizzare i talenti locali, costituendo il canale prioritario per diffondere idee e, soprattutto, organizzare iniziative ed eventi. Proporre un programma di eventi all’amministrazione comunale in occasione della prossima stagione estiva, individuare e destinare locali inoccupati alle iniziative culturali, creare un giornale o un sito che coinvolga tutti i talenti di Crotone,  rappresentano soltanto alcuni dei tanti progetti da realizzare, in comune accordo, dagli artisti della città. La Pagina Artisti Crotonesi costituisce il centro aggregativo, il primo passo per iniziative comuni.

Perché un gruppo politico (indipendente) come Stanchi dei Soliti vuole promuovere iniziative del genere? La risposta è semplice: Stanchi dei Soliti ha sempre operato in sostituzione alle istituzioni locali qualora queste hanno mostrato indifferenza alle numerose problematiche della città. Non valorizzare gli artisti locali è una di tali problematiche, e pertanto Stanchi dei Soliti vuole colmare questa lacuna amministrativa (come è accaduto in passato).  Le lezioni regionali sono terminate, quindi riteniamo che sia il momento adatto per divulgare questo progetto.

Per seguire lo sviluppo di tale iniziativa occorre seguire la Pagina Artisti Crotonesi con un semplice “Mi Piace”.

Stanchi dei Soliti, sezione Politiche Culturali

 

Crotone nella seconda guerra mondiale

Fonti per la ricerca storica: testimonianze, pubblicazioni
 e carte d’archivio

Crotone durante il periodo fascita
Crotone durante il periodo fascita

Se ci chiedessimo quali furono le condizioni della Calabria e in
particolare della città di Crotone durante la Seconda Guerra
Mondiale viene alquanto spontaneo rispondere in maniera
ottimistica, essendo il Sud in percentuale meno colpito dal conflitto
che si estendeva soprattutto nel Centro-Nord ed essendo le truppe
alleate giunte al Sud molto prima che altrove.
In realtà le vicende belliche della seconda guerra mondiale hanno
interessato, a quanto pare in maniera nient’affatto marginale, anche
il Sud e soprattutto Crotone, bombardata a più riprese – dal
novembre 1940 al giorno prima dell’armistizio, 7 settembre 1943 –
dall’aviazione alleata, prima inglese, poi anglo-americana quando
nel 1942 gli Stati Uniti entrarono in guerra in seguito ai tragici eventi
del dicembre 1941 a Pearl Harbor, Hawai.
Parliamo di storia scritta col sacrificio di quei civili che si sono trovati
improvvisamente sotto le bombe, i cui potenti bagliori provocati
dagli effetti devastanti delle deflagrazioni si intravedono
chiaramente, raccontano i numerosi testimoni, persino dai paesi più
lontani della Provincia, pagando così un altissimo contributo di
sangue. Crotone fu infatti in Calabria, dopo Reggio e Villa San
Giovanni, la più colpita dai bombardamenti degli alleati che si
estendevano lungo la fascia litoranea tra lo Stretto di Messina e
Taranto. I nemici inglesi che attaccavano con aerei partiti dalle basi
di Malta, la cosiddetta “portaerei del Mediterraneo” e Gibilterra ma
anche da Alessandria e Porto Said, in Egitto, si scontravano con i
soldati dell’UNPA (Unione Nazionale Protezione Antiaerea) e col
Comando DICAT ( Difesa Contraerea territoriale), la più importante
struttura della rete d’avvistamento della Calabria, che, insieme ai
vigili del fuoco, prestarono soccorso ai feriti dei bombardamenti.
Crotone, città del meridione considerata strategicamente
importante, costituiva uno dei principali bersagli delle forze
aeronavali nemiche, per tre fondamentali motivi: il Porto, quello
nuovo e quello vecchio, grande area destinata allo scambio
commerciale;l’Aeroporto aperto il 5 settembre del 1941 e operativo
da fine settembre, il 28, dopo che il cappellano militare della IV Z. A.
T. procede alla benedizione della zona e alla Santa Messa con tutto
il personale a libero servizio;  gli stabilimenti industriali, industrie chimiche e metallurgiche,
Montecatini e Pertusola che producevano acido nitrico e nitrati impiegati come
materia prima nella fabbricazione di esplosivi da parte dell’industria bellica italiana.
Spiegati i motivi all’origine del conflitto, è più che utile chiederci
quali strumenti possono risultare utili a chi volesse informarsi, anche
solo preliminarmente su tali questioni oppure far ricerca su quegli
anni, documentarsi sulle conseguenze e sugli effetti della guerra
sulla popolazione e capire quanto vicende apparentemente lontane
abbiano coinvolto tristemente la città di Crotone. Quali sono le
cosiddette fonti storiche che attestano ciò di cui si sta parlando?
Innanzitutto il libro di Giulio Grilletta “KR 40-43. Cronache di guerra”
in cui sono raccolte le testimonianze dei veterani crotonesi e di
quelle provenienti da altre parti d’Italia appartenenti alla Marina,
all’Esercito, all’Aeronautica – che avevano il compito di proteggere
la città pitagorica ma anche di molti cittadini comuni – può essere
considerata una preziosissima fonte, seppur secondaria . A distanza
di oltre sei decenni dallo scoppio del secondo conflitto mondiale,
l’autore ricostruisce, con grande merito, sulla carta la “nostra” storia
bellica, fatta di rapporti ufficiali, diari operativi, esperienze
personali, fotografie e altri documenti che hanno come principale
riferimento la città di Crotone. Lo studio viene effettuato attraverso
la comparazione di fonti aventi differente provenienza: infatti non
bastano le sole carte prodotte dagli uffici amministrativi o dalle
sezioni militari crotonesi per avere un quadro chiaro ed esauriente;
necessarie le fonti di parte alleata, quelle inglesi, che molto più
accurate, precise e veritiere di quelle fasciste – avevano tutto
l’interesse a massimizzare i profitti e minimizzare i danni, intente
com’erano ad omettere ed occultare eventi che mettessero in
evidenza sconfitte e pesanti danni a uomini e strutture fasciste sul
territorio, per ovvie ragioni di propaganda – rendono il quadro
completo.

L’autore chiarendo inoltre anche alcune curiosità – quanto
percepisce un ufficiale per esempio: un comandante di prima
percepisce 2150 lire; un comandante di zona 1.500 lire;
un comandante di squadra 1200 lire; un’ispettrice provinciale di prima
1200; un aiutante 1000; un’ispettrice di zona 800 lire – racconta diverse vicende
memorabili tra chi le ha vissute o udite raccontare:

L’esperienza del sommergibile “Sirena” che, il 29 giugno 1940,
guidato dal comandante tenente di vascello Raul Galletti, abbatte un
idrovolante quadrimotore britannico a circa 70 miglia da Capo
Rizzuto in seguito cui ricevette una medaglia al valore militare a cui
tuttavia risponde l’affossamento del sommergibile “Foca” guidato
dal comandante Mario Ciliberto che insieme all’ufficiale Leonardo
Gallucci riceverà anch’egli una medaglia al valore militare e
entrambi saranno dichiarati eroi di guerra;
I pesanti bombardamenti dell’11 agosto sulla Montecatini e nel
circondario, nei pressi di Torre Melisssa (le fonti italiane registrano
Cariati in realtà quelle inglesi fanno maggiore chiarezza) e quelli del
primo settembre in pieno centro in seguito a un’incursione
britannica che provoca 13 morti tra cui l’ostetrica Anania Maria, che
molto colpì nel morale la popolazione. Ricordo mia nonna, all’epoca
dodicenne, parlare della sua morte.
Le bombe sul fiume Esaro il 28 ottobre 1941 che distrussero
costruzioni e causarono numerosi feriti ma anche le imprese
vittoriose del sommergibile “ Circe” che affonda nel marzo 1942 il
sommergibile inglese Tempest.
L’attacco inglese del 5 e 6 settembre 1942 al porto di Crotone
contro cui vennero lanciati per la prima volta dei mini siluri contro i
nemici da parte degli ufficiali inglesi Wilson e Brittelbank, i due
canoisti che si inoltrarono nel porto dopo essere scesi dalla nave
Unbroken; l’affondamento del 10 Febbraio del 1943 del “Petrarca”
da parte dell’ Una; Il lancio, il 13 febbraio 1943, da parte degli
americani, di 35 bombe sull’asilo “Regina Margherita” provocando 4
morti tra cui una bambina.In secondo luogo appaiono
interessanti inoltre gli articoli pubblicati dallo stesso autore sulla
provincia Kr risalenti agli anni Novanta e Duemila:

Quando sotto le bombe angloamericane
c’erano i crotonesi, n° 22,
4 giugno 1999;
Crotone e il conflitto nel
Mediterraneo. I “ maiali” vendicano
Taranto, n° 35, 15 settembre 2000;
Anche l’America è nostra nemica, n° 36, 23 settembre 2000
La battaglia di mezz’agosto, n° 37, 30 settembre 2000;
Ultima fermata: El Alamein, n° 38, 7 ottobre 2000;
Bombe sull’asilo “Margherita”, n°39, 14 ottobre, 2000;
Il nemico è in Sicilia, n° 40, 21 ottobre 2000;
L’ora dello sbarco in Calabria, n° 41, 28 ottobre 2000;
I canadesi entrano in città, n° 42, 4 novembre 2000

In terzo luogo le fonti orali, importantissime, ovvero le
testimonianze di coloro che ebbero ai tempi un ruolo attivo nelle
vicende ma anche quanti vivevano quegli anni da cittadini, meglio
forse sudditi, di un regime che aveva messo in ginocchio l’intera
popolazione. Ognuno di noi ha avuto una nonna che ci raccontava di
quando, in piazza, il Duce prese la zappa del padre per farsi
fotografare nelle vesti di contadino, o uno zio che raccontava di
quando il padre venne manganellato dagli squadristi per non essersi
tolto il cappello quando passava il duce.Visto che la gran parte dei diretti
protagonisti per motivi anagrafici
è ormai scomparsa e i più giovani, tra coloro che oggi possono
raccontare qualcosa di quegli anni lontani, vivevano all’epoca l’età
dell’adolescenza, è facile rendersi conto di quanto le fonti appena
citate siano di fondamentale importanza, anche se tuttavia non
bastano; occorrono anche le fonti primarie, le carte d’archivio, per
l’argomento in questione, reperibili presso l’Archivio
Centrale dello Stato a Roma, l’Archivio di Stato di Catanzaro e in
ultimo, non per importanza, l’Archivio Storico del comune di
Crotone, sito in Corso V. Emanuele n° 12, che attualmente vive anni
difficili a causa dei numerosi tentativi di decentramento dello stabile
per ragioni economiche che causa danni alla cultura visto il difficile
reperimento delle carte da parti di ricercatori e studiosi.)
Nelle suddette carte sono riscontrabili, per argomento, documenti
riguardanti censimenti della popolazione al fine di una ricostruzione
nazionale oppure il ruolo dei nominativi dei congiunti dei militari ai
quali è concesso soccorso giornaliero, gli atti dei sussidi straordinari,
quelli di assistenza alle famiglie sfollate e degli orfani di guerra,
quelli inerenti i versamenti ai militari e gli alloggi militari oltre a
quelli che attestano precauzioni da parte del comune in caso di
bombardamenti quali l’oscuramento della città; ancora certificati
delle commissioni militari, delle requisizioni dei quadrupedi, della
spesa, della lana, dei magazzini e non ultimi dei fabbricati per alloggi
militari, quelli inerenti poi lo sfollamento della cittadinanza, ma
anche verbali, delibere e contabilità varie inerenti la misurazione e
la consegna degli alloggi ai militari; infine corrispondenza tra i
diversi organi del partito e l’esercito reale della marina che mettono
in luce strategie, problematiche varie e successi militari. Tutti
elementi che concorrono a formare un quadro abbastanza ampio e
di diverso tipo, sociale, politico, economico, per chi fosse interessato
a studiare gli svolgimenti e gli effetti della seconda guerra mondiale
nel crotonese.
Riporto qui di seguito il numero delle buste presenti nell’Archivio
Storico di Crotone, gestito in maniera impeccabile
dall’amministratore esecutivo Silvana Sotira, contenenti fascicoli di
diversa natura:

Busta n° 809: CENSIMENTO. CENSIMENTO STRAORDINARIO PER LA
RICOSTRUZIONE NAZIONALE. Atti e corrispondenza 1941
Busta n° 841: RUOLO NOMINATIVI DEI CONGIUNTI DEI MILITARI AI
QUALI E’ CONCESSO SOCCORSO GIORNALIERO ( CARO PANE);
SUSSIDI STRAORDINARI; ARRETRATI; CORRISPONDENZA INERENTE
ESERCITO REALE MARINA ( 1944-1945).
Busta n° 845: LEVA E TRUPPE PRESENTI ALLE BANDIERE; LEVA E
TRUPPE, VERSAMENTI AI MILITARI ( ESERCITO REALE MARINA) 1940-
1948.
Busta n° 850: GUERRA. ATTI; CORRISPONDENZA; ASSISTENZA
ORFANI DI GUERRA; LICENZE AGRICOLE; ELENCO MORTI IN GUERRA;
OSCURAMENTO DELLA CITTA’ (1920-1945).
Busta n° 851: GUERRA. COMMISSIONE MILITARE; REQUISISZIONE
QUADRUPEDI, ANNO 1930-1945; REQUISIZIONE DIVERSI;
REQUISIZIONE LANA; ANNO 1936, REQUISIZIONE FABBRICATI PER
ALLOGGI MILITARI; ANNO 1941-’42-’43, ACCANTONAMENTO
TRUPPE MILITARI; REQUISIZIONE MAGAZZINI; ANNO 1935-1942
REQUISIZIONI DI SPESA; ACCANTONAMENTO TRUPPE.
Busta n° 852: SFOLLAMENTO CERTIFICATI DAL COMUNE AL
COMMISSARIO DI CROTONE; CERTIFICATI VARI ANNO 1942;
ASSISTENZA FAMIGLIE SFOLLATE.
Busta n° 853: ALLOGGI MILITARI. ALLOGGIO UFFICIALI 1939-1945;
ALLOGGIO MILITARI 1939-1946; AFFITTO LOCALI ALLOGGI MILITARI
1940-1943; VERBALI DI MISURAZIONE E DI CONSEGNA LOCALI PER
USO MILITARE; RADDOPPIAMENTO COMPENSI PER USO COMUNE
ALLOGGI MILITARI 1941-’43-’44;RUOLO DEI CITTADINI IN GRADO DI
OSPITARE A TURNO GLI UFFICIALI E LA TRUPPA E DARE RICOVERO AI
QUADRUPEDI 1941-1944;CONTABILITA’ MILITARI E ALLOGGI
MILITARI 1939-1943; ALLOGGI MILITARI SOSPENSIONE IMPOSTA DI
SOGGIORNO ANNO 1940; RISCOSSIONI-NOMINATIVI ANNO 1940-
1941-1943-1946.
Busta n° 855: ATTI CORRISPONDENZA INERENTI ALLA PREVIDENZA
FASCISTA 1939-1940.
Busta n° 856: ATTI, DELIBERE, CONCESSIONI, CORRISPONDENZA
OPERA NAZIONALE BALILLA 1936-1945.
Busta n° 867: MOBILITAZIONE CIVILE. ATTI, DOCUMENTAZIONE PER
LA RICOSTRUZIONE NAZIONALE; ATTIE E CORRISPONDENZA 1945.

Antonio Campagna 
per Stanchi dei Soliti

Il gruppo Stanchi dei Soliti ringrazia Antonio Campagna per aver scritto sul il nostro blog queste pagine degne di pubblicazione accademica. Stanchi dei Soliti promuove tali attività informative come politiche culturali volte a informare i cittadini crotonesi e accrescerne il rispettivo senso di appartenenza a questa terra meravigliosa.

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Abbiamo bisogno di amministratori con le “palle”

Pallaedi cemento sradicata -Lungomare di Crotone
Palle di cemento sradicate -Lungomare di Crotone

Qual è il ruolo della politica per contrastare l’inciviltà di alcuni cittadini?

E’ da sempre il nostro motto: dove non arriva la buona educazione deve arrivare l’amministrazione. L’interpretazione di questo concetto è semplice: un’amministrazione comunale deve contrastare gli atti di inciviltà posti in essere dai cittadini che non aderiscono alle regole di convivenza civile.
Le responsabilità dello scempio riportato in foto è riconducibile sia agli autori dell’indecoroso atto sia all’inerzia del Comune di Crotone che non ha mai preso provvedimenti. Da tre anni a questa parte, il nostro gruppo politico ha segnalato in più occasioni vari episodi di inciviltà, proponendo delle soluzioni orientate sia all’intensificazione dei controlli che alla promozione di politiche culturali. Quest’ultima proposta ebbe come oggetto la realizzazione del Manuale della Buona educazione: un libricino da trattare sin dalle scuole elementari al fine di allevare cittadini virtuosi. Per intensificare i controlli municipali, invece, Stanchi dei Soliti propose una collaborazione gratuita con i vigili urbani, nei limiti del rispetto della normativa.
Entrambe le proposte furono indirizzate agli appositi assessori. Entrambe le proposte non ricevettero alcuna risposta.

Ringraziamo Alex Borrelli per la segnalazione

Stanchi dei Soliti

 

Crotone: la festa e lo sviluppo

Piazza di Crotone alla festa della madonna
Piazza di Crotone alla festa della madonna

E’ senz’altro la settimana crotonese più bella dell’anno per un città che pare metta da parte i problemi sociali ed economici e viva appieno la festività. E’ le festa della Madonna di Capo Colonna.
Le attività commerciali cittadine, in particolare bar, pizzerie, ristoranti e paninoteche non possono di certo lamentarsi delle entrate economiche legate al periodo di festa: un boccata d’aria per gli esercenti che hanno alle spalle un inverno economicamente disastroso. La gente esce dalle proprie case e non ha paura di spendere qualche soldo in più del previsto. La festa della Madonna di Capo Colonna attira a sé anche i cittadini dei paesi crotonesi limitrofi, incuriositi da un clima di festa più unico che raro.

E’ possibile espandere questo modello di sviluppo a tutto il periodo dell’anno organizzando eventi di vasta portata?

Sperare che vi sia lo stesso coinvolgimento emotivo delle feste Mariane è un’utopia. L’unicità dell’evento non ha eguali e, nella terza domenica di maggio, un vero crotonese sa che non potrebbe trovarsi in una città migliore di Crotone.
Se le emozioni sono imparagonabili e nessun altro avvenimento potrebbe trasmettere simili sensazioni, lo sviluppo economico che consegue dalla festa della Madonna è pressoché raggiungibile con l’organizzazione trimestrale di eventi d’attrattiva regionale o nazionale. Concerti, sagre, convegni, eventi culturali e fieristici (nel link vi è un elenco degli eventi fieristici italiani che contano 4 milioni di visitatori)  possono, se organizzate al meglio, garantire lunghi periodi di prosperità per gli esercenti e stimolare la creazione di nuove aziende, oltreché incrementare le unità occupazionali delle aziende già operanti su territorio. Chi studia economia conosce le ripercussioni economiche di un evento capace di attrarre decine di migliaia di partecipanti. I partecipanti spendono all’interno dei negozi cittadini, le aziende oltre all’incremento di entrate hanno la necessità di produrre di più a fronte dell’aumento della domanda di beni e servizi, tale aumento potrebbe implicare nuove assunzioni per fronteggiare l’aumento di produzione. Basti pensare all’evento Motor Show organizzato nella città di Bologna: alcuni studi del Cermes Bocconi testimoniano che l’evento stima un moltiplicatore pari a 5, cioè qualora il fatturato del Motor Show fosse di un milione di euro le ripercussioni economiche sulla città di Bologna sarebbero pari a 5 milioni di euro.

E’ facile capire che esistono modelli di sviluppo perseguibili, tali da accrescere non solo l’economia crotonese bensì l’autostima di una popolazione e di una città che –esclusi i mesi di maggio, giugno, luglio e agosto – in tanti definiscono un “mortorio”.
Tutto ciò è realizzabile con la presenza di amministratori capaci, e la presenza di amministrazioni capaci è realizzabile con il vostro voto, se indirizzato alle persone e ai gruppi politici privi di contaminazioni.
Guardiamoci intorno: c’è chi ama Crotone.

Stanchi dei Soliti