Giornata Astenuti Crotone: E’ come se un crotonese su quattro rimanesse a casa

Piazza Crotone - foto di Tiziano Boscarato
Piazza Crotone – foto di Tiziano Boscarato

Sono ben 12mila i non votanti a Crotone. Alle scorse comunali un elettore su quattro non si è recato alle urne. Un po’ come se, all’interno di un condominio di 10 persone, 4 rimanessero a casa. Insomma, i crotonesi  nel 2011 hanno preferito recarsi altrove piuttosto che decidere il futuro della propria città. Con grande rammarico e altrettanto auspicio, Stanchi dei Soliti, stasera 29 agosto 2014, promuoverà l’iniziativa denominata “Giornata dell’Astenuto: chi non ha votato o chi non voterà”, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica locale su un dato molto importante: il centrosinistra ha vinto con appena  8mila voti, ciò significa che i 12mila astenuti hanno in mano  le sorti della città.

Basandoci su questa esperienza, nostro interesse, tramite suddetta iniziativa, sarà quello di capire le esigenze politiche dei nostri concittadini: il loro candidato ideale, la loro concezione di sviluppo e, pertanto, le ragioni che li hanno spinti a non votare.

Come faremo? Semplice:  attraverso la somministrazione di un breve ma conciso questionario, basato su tecniche metodologiche che permetterà, a noi di Stanchi dei Soliti, di capire le volontà e le preoccupazioni politiche di ogni cittadino che ci dedicherà 5 minuti del suo tempo.

Finora, nella città di Crotone nessun gruppo politico ha dedicato le sue iniziative a favore dei non votanti, cioè a quella parte d’elettorato fortemente delusa che, giustamente, nella politica locale non ha mai riposto speranza, oppure, qualora lo avesse fatto, l’auspicio si è rivelato vano. È nostro compito occuparci di loro: ascoltarli, coinvolgerli e dare loro non una speranza, ma una realtà: non siamo tutti uguali, la politica sana esiste.

Ti aspettiamo stasera dalle ore 20:00 in poi in Via Cristoforo Colombo (lungomare cittadino).

Antonio Belluomo e Andrea Arcuri
Stanchi dei Soliti

Stanchi dei Soliti e Pietro Infusino: facciamo chiarezza

 

Esponenti politici (e non) di Crotone
Infusino, Proto, Pantisano etc.

 

 

A seguito dei numerosi messaggi che ho ricevuto privatamente, è doveroso fare chiarezza sulla posizione di Stanchi dei Soliti rispetto a Pietro Infusino.
Pietro Infusino non è un membro di Stanchi dei Soliti e non ha i requisiti politici per farne parte. Questi ultimi, per quel che concerne il nostro gruppo politico, si fondano sui principi della sana politica, a cui Infusino  in passato non ha aderito. Il sostegno a Peppino Vallone alle elezioni del  2006 con il partito dei verdi e, successivamente, il ribadito appoggio alle comunali del 2011 con la lista SìAmo Crotone, rendono Pietro Infusino incandidabile nelle file di Stanchi dei Soliti. A tali mancanze politiche se ne aggiungono altre relative all’attivismo politico di Infusino all’interno di partiti dalla discutibile credibilità: nel 2008 è stato candidato alle elezioni politiche con il Movimento per le autonomie (Berlusconi Presidente) e nel 2010 alle elezioni regionali con l’Udeur – Pri – PSI (Scopelliti presidente).

Sulla base delle osservazioni di cui sopra, perché Stanchi dei Soliti ha partecipato alla manifestazione di occupazione degli impianti Eni, tra i cui organizzatori vi era proprio Infusino? La nostra partecipazione a manifestazioni a cui Infusino ha aderito non rispecchia la condivisione dei principi e delle azioni politiche dello stesso Infusino, bensì è del tutto coerente con il nostro valore dell’obiettività; secondo cui il nostro gruppo politico promuoverà o disapproverà iniziative e progetti vari sulla base della qualità dell’iniziativa o del progetto medesimo, al di là dei soggetti proponenti. L’occupazione degli impianti Eni per ottenere risposte dalla multinazionale è cosa giusta per lo sviluppo di Crotone, indipendentemente se l’organizzatore sia Infusino o qualsiasi altro esponente della politica locale. Tra l’altro, la partecipazione è un dovere civico per tutti i cittadini di Crotone, che anziché restare comodi sul divano e giustificare la loro apatia utilizzando il pretesto de ”Gli organizzatori di questa manifestazione non mi piacciono” dovrebbero prendere coscienza del disastro ambientale crotonese, dei tumori e della dilagante disoccupazione, scendendo in piazza a pretendere diritti; e non ad elemosinarli nel periodo elettorale.

Noi abbiamo aderito e organizzato l’occupazione degli impianti ENI per dare un eco alle nostre proposte nei confronti di Eni, questo è sempre stato l’obiettivo di Stanchi dei Soliti e non ci riguarda minimamente se gli obiettivi degli altri partecipanti fossero differenti.

Andrea Arcuri
Stanchi dei Soliti

 

La nostra lettera a un grande uomo: Simone Riolo

 

 

Simone Riolo candidato con Stanchi dei Soliti alle elezioni comunali del 2011
Simone Riolo candidato con Stanchi dei Soliti alle elezioni comunali del 2011

Il testo della lettera che ieri, durante la messa,  i più cari amici di Simone hanno scritto per lui:

Scrivo questa lettera per te, durante il viaggio che mi accompagna verso il nostro ultimo saluto.
Penso alla tua educazione, alla tua pacatezza, alla tua determinazione, alla tua smisurata intelligenza e cultura e ciononostante alla tua umiltà, come se tutti questi pregi non ti appartenessero. Chi ti ha conosciuto sa che non sto esagerando: sa che queste positività ti appartenevano tutte.
I qui presenti si interrogano: perché una persona così buona ha combattuto una battaglia così grande? Perché colui che è stato premiato come uno dei migliori studenti della provincia di Crotone ha interrotto i suoi studi a causa di una malattia senza eguali? Perché?
Perché questo non è un mondo giusto, questo è il mondo che ha crocifisso colui che ha dato la vita, questo è il mondo che ha crocifisso colui che guariva gli infermi, colui che diffondeva la pace. Che se ne doveva fare Simone di un mondo così? Lui merita l’immenso. Lui è nell’immenso.
Simone Riolo sei la migliore persona che abbiamo mai conosciuto. Grazie.

Gli amici della Marina

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Simone oltre ad essere un amico di Andrea Arcuri dal 1998 era un cittadino politicamente attivo: è stato candidato con Stanchi dei Soliti nel 2011 e ha sempre partecipato alle nostre riunioni -nel periodo in cui non seguiva le lezioni universitarie. Anche in questo caso si distingueva per la sua educazione e pacatezza.
Arrivederci grande uomo!

Degrado urbano: cosa può fare il comune di Crotone

Edificio degradato Crotone
Edificio degradato Crotone

di Stanchi dei Soliti

Situazioni ed episodi di degrado urbano possono verificarsi sia causa del non – operato delle amministrazioni pubbliche sia a causa dell’inattività dei cittadini privati. Nel primo caso possiamo immaginare all’inerzia del Comune  – e in particolare dei suoi organi di governo – che non adotta interventi tali da contrastare situazioni indecorose verificatesi su aree e strutture di competenza comunale: pensiamo ad una villetta di proprietà del Comune colma di rifiuti e di erbacce oppure alle strade dissestate del lungomare cittadino o, ancora, a dei monumenti danneggiati. In queste situazioni, in cui il Comune è proprietario dell’aerea o della struttura degradata, necessita un semplice intervento di ordinaria amministrazione: l’assessore segnala il problema al dirigente e quest’ultimo sollecita gli operai comunali ad effettuare gli interventi opportuni per ripristinare la normalità.
Ma cosa succede quando siamo in presenza di un palazzo degradato e degradante di proprietà privata? Cosa succede quando le condizioni di una struttura privata determinano situazioni di degrado urbano? Per intenderci, se è il palazzo o la casa di proprietà di Mario Rossi è deteriorata o trasandata al punto tale da compromettere il decoro dell’ambiente circostante, dell’ambiente pubblico e quindi della città, in che modo il Comune può intervenire? La risposta è semplice e manifesta l’autorità del pubblico nella tutela di interessi collettivi, quale è il decoro e l’estetica della città. Il Comune, dopo aver sollecitato i proprietari della struttura a risolvere il problema degradante e a seguito di un eventuale inadempimento successivo al sollecito, può effettuare gli interventi necessari per ripristinare il decoro della struttura in questione, addebitando le rispettive spese ai proprietari inadempienti. Il Comune di Parma, ad esempio, prevede esplicitamente tale intervento all’articolo 11 del regolamento del decoro urbano : i proprietari degli immobile devono mantenere in condizioni decorose gli infissi, le tende esterne, le serrande etc. esposte al transito del pubblico. Il Comune, se riscontra la violazione di tale attività, provvede ad intimare ai proprietari e/o locatari gli adempimenti necessari entro una determinata scadenza, a seguito dalla quale il Comune – riscontrando eventualmente l’assenza degli interventi sollecitati – realizza l’intervento d’ufficio imputando le spese ai proprietari.
Spesso è capitato di confrontarci sul tema con assessori e consiglieri comunali di Crotone, ai quali domandavamo per quali ragioni il Comune non avesse contrastato situazioni palesemente degradanti. La risposta era sempre la stessa: «purtroppo il problema che mi segnali è su un’area di proprietà privata, non possiamo intervenire». Questa è una grossa bugia perché, come è stato riportato, anche se l’episodio si verifica sul suolo privato il Comune è obbligato ad intervenire.

Pretendiamo, non facciamoci infinocchiare.

Stanchi dei Soliti

Stanchi dei Soliti: 24 mesi di lavoro per la nostra città. Riepilogo attività

Esattamente due anni fa, 16.000 cittadini crotonesi hanno riconfermato l’attuale sindaco Vallone, il quale vinse al ballottaggio con Dorina.
Ed è da quel lontano 30 Maggio 2011 che Stanchi dei Soliti ha iniziato ufficialmente la sua attività politica, sostenendo un giovane candidato a sindaco: Andrea Arcuri.
Oggi Stanchi dei Soliti è il primo movimento apartitico di Crotone; nato in tempi non sospetti, cioè quando l’antipartitismo non andava di moda. Continua a leggere

Porto Turistico Crotone: Lentezza e duplicazioni che da 20 anni bloccano lo sviluppo

L’infrastruttura portuale rappresenta per la città di Crotone un fantastico volano di crescita economica e sociale. Ormai tutti lo sanno, tutti ne parlano, ma ancora ad oggi nulla di concreto e sano si muove.
Le “carrette” del mare continuano ad occupare e degradare le banchine, lo sporco è ovunque, la vecchia grù troneggia come una gigantesca giraffa di ferro arrugginito, l’area ex-Italpetroli è sempre lì nel mezzo. . .  e di turismo a Crotone a malapena l’ombra.
La realtà potrebbe essere ben diversa se solo la logica e la Continua a leggere