La Calabria dei Soliti perde 70 milioni di euro?

Aula Consiliare Regione Calabria
Aula Consiliare Regione Calabria

“Non c’è lavoro.” “Non c’è speranza.” Sono le frasi che spesso echeggiano tra i giovani che non credono (e sono tanti) che qualcosa possa cambiare in meglio, come trovare un lavoro o più semplicemente poter guardare alla politica con speranza e sicurezza. Stiamo vivendo una fase economica critica, di incertezze e difficoltà quotidiane. Immergersi nel mondo del lavoro, oggi, è una sfida ardua che richiede tanta pazienza e forza d’animo. Contemporaneamente rappresentanti politici ed istituzionali detengono fondi destinati a giovani disoccupati e non si preoccupano di spenderli. Paradossalmente non è la solita storiella dei fondi non pervenuti, al contrario ci sono (e pure tanti) ma l’ente più sprecone mai esistito in Italia (la Regione) non ha alcuna intenzione a toglierli fuori. Si parla dello stanziamento europeo che ha come scopo quello di formare i giovani che non sono inseriti in un percorso scolastico e dunque lavorativo: il progetto Ministeriale “Garanzia Giovani”. La Regione in questione è (puntualmente e tristemente) la Calabria alla quale sono stati assegnati ben 67 milioni di euro per indirizzare giovani nell’acquisire competenze tecniche al fine, importantissimo, di facilitargli l’accesso al mondo del lavoro: tirocini retribuiti, formazione, stage eccetera. Il Segretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Del Rio, ha reso noto la passività delle istituzioni calabresi nel preparare, strutturare ed avviare il progetto, minacciando lo spostamento dei fondi ad altre attività (ribadiamo, ben 67 milioni). Progetto importantissimo, considerato il pessimo stato nel quale versa il tessuto economico-lavorativo crotonese e calabrese. Per amor di verità è doveroso ricordare che 22 e 23 novembre ci saranno le elezioni per il rinnovo delle cariche istituzionali calabresi. In questi tempi si è immersi nella declamazione di fantastiche ricette che ci risolleverebbero dal buio della crisi. Per costoro, e i dati negativi espressi dalla Presidenza del Consiglio lo confermano, riguardo i fondi non spesi per il progetto succitato, l’unica preoccupazione in questi periodi è fare campagna elettorale e non dare opportunità concrete ad un territorio che già vive situazioni critiche in termini di occupazione e sviluppo mancato. Qualcuno sta impedendo a tantissimi giovani di salire su un treno che potrebbe cambiargli la vita. Eh già, perché in Calabria, avere un lavoro dignitoso, è come vincere alla lotteria. Questo qualcuno ha un nome e un cognome (più nomi e più cognomi): i rappresentati politici calabresi.
È facile cavalcare la solita retorica del “tutto va male”, meno facile è prendere atto e informare sulla devianza dell’istituzione politica che, in barba all’interesse comune, butta nel cesso potenzialità importanti al fine esclusivo di favorire quello, già abbastanza grasso ed egoistico, di pochi.
La messa in piazza di queste informative può essere l’unica maniera utile per fare chiarezza su come questo territorio stia intraprendendo una strada senza ritorno. Che le istituzioni si attivino nel più breve tempo possibile per mettere in moto questo progetto (emulando la Puglia, dove sono stati avviati già 7000 colloqui al contrario della Calabria dove poco meno di 14000 giovani ancora attendono una possibilità) che non è solo un’urgenza ma anche un obbligo verso questa terra e questi giovani bistrattati e abbandonati dalla politica nazionale e locale. Papa Francesco sostiene che “non c’è dignità senza lavoro”. Parole che dimostrano inequivocabilmente la chance che stiamo perdendo. La conoscenza è alla base dello sviluppo. E sembra che in tanti lo stiano iniziando a pensare.

Gregorio Crudo
Stanchi dei Soliti

L’articolo è stato scritto due settimane prime delle Elezioni che hanno visto la vittoria di Oliverio.

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Nasce un nuovo spazio per gli Artisti Crotonesi

 

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Crotone

Musica, fotografia, pittura, sport, teatro e qualsivoglia forma d’arte messa in atto dagli artisti delle città sarà pubblicizzata sulla nuova Pagina Artisti Crotonesi. E’ un nuovo centro di aggregazione virtuale che ha lo scopo di valorizzare i talenti locali, costituendo il canale prioritario per diffondere idee e, soprattutto, organizzare iniziative ed eventi. Proporre un programma di eventi all’amministrazione comunale in occasione della prossima stagione estiva, individuare e destinare locali inoccupati alle iniziative culturali, creare un giornale o un sito che coinvolga tutti i talenti di Crotone,  rappresentano soltanto alcuni dei tanti progetti da realizzare, in comune accordo, dagli artisti della città. La Pagina Artisti Crotonesi costituisce il centro aggregativo, il primo passo per iniziative comuni.

Perché un gruppo politico (indipendente) come Stanchi dei Soliti vuole promuovere iniziative del genere? La risposta è semplice: Stanchi dei Soliti ha sempre operato in sostituzione alle istituzioni locali qualora queste hanno mostrato indifferenza alle numerose problematiche della città. Non valorizzare gli artisti locali è una di tali problematiche, e pertanto Stanchi dei Soliti vuole colmare questa lacuna amministrativa (come è accaduto in passato).  Le lezioni regionali sono terminate, quindi riteniamo che sia il momento adatto per divulgare questo progetto.

Per seguire lo sviluppo di tale iniziativa occorre seguire la Pagina Artisti Crotonesi con un semplice “Mi Piace”.

Stanchi dei Soliti, sezione Politiche Culturali

 

Crotone nella seconda guerra mondiale

Fonti per la ricerca storica: testimonianze, pubblicazioni
 e carte d’archivio

Crotone durante il periodo fascita
Crotone durante il periodo fascita

Se ci chiedessimo quali furono le condizioni della Calabria e in
particolare della città di Crotone durante la Seconda Guerra
Mondiale viene alquanto spontaneo rispondere in maniera
ottimistica, essendo il Sud in percentuale meno colpito dal conflitto
che si estendeva soprattutto nel Centro-Nord ed essendo le truppe
alleate giunte al Sud molto prima che altrove.
In realtà le vicende belliche della seconda guerra mondiale hanno
interessato, a quanto pare in maniera nient’affatto marginale, anche
il Sud e soprattutto Crotone, bombardata a più riprese – dal
novembre 1940 al giorno prima dell’armistizio, 7 settembre 1943 –
dall’aviazione alleata, prima inglese, poi anglo-americana quando
nel 1942 gli Stati Uniti entrarono in guerra in seguito ai tragici eventi
del dicembre 1941 a Pearl Harbor, Hawai.
Parliamo di storia scritta col sacrificio di quei civili che si sono trovati
improvvisamente sotto le bombe, i cui potenti bagliori provocati
dagli effetti devastanti delle deflagrazioni si intravedono
chiaramente, raccontano i numerosi testimoni, persino dai paesi più
lontani della Provincia, pagando così un altissimo contributo di
sangue. Crotone fu infatti in Calabria, dopo Reggio e Villa San
Giovanni, la più colpita dai bombardamenti degli alleati che si
estendevano lungo la fascia litoranea tra lo Stretto di Messina e
Taranto. I nemici inglesi che attaccavano con aerei partiti dalle basi
di Malta, la cosiddetta “portaerei del Mediterraneo” e Gibilterra ma
anche da Alessandria e Porto Said, in Egitto, si scontravano con i
soldati dell’UNPA (Unione Nazionale Protezione Antiaerea) e col
Comando DICAT ( Difesa Contraerea territoriale), la più importante
struttura della rete d’avvistamento della Calabria, che, insieme ai
vigili del fuoco, prestarono soccorso ai feriti dei bombardamenti.
Crotone, città del meridione considerata strategicamente
importante, costituiva uno dei principali bersagli delle forze
aeronavali nemiche, per tre fondamentali motivi: il Porto, quello
nuovo e quello vecchio, grande area destinata allo scambio
commerciale;l’Aeroporto aperto il 5 settembre del 1941 e operativo
da fine settembre, il 28, dopo che il cappellano militare della IV Z. A.
T. procede alla benedizione della zona e alla Santa Messa con tutto
il personale a libero servizio;  gli stabilimenti industriali, industrie chimiche e metallurgiche,
Montecatini e Pertusola che producevano acido nitrico e nitrati impiegati come
materia prima nella fabbricazione di esplosivi da parte dell’industria bellica italiana.
Spiegati i motivi all’origine del conflitto, è più che utile chiederci
quali strumenti possono risultare utili a chi volesse informarsi, anche
solo preliminarmente su tali questioni oppure far ricerca su quegli
anni, documentarsi sulle conseguenze e sugli effetti della guerra
sulla popolazione e capire quanto vicende apparentemente lontane
abbiano coinvolto tristemente la città di Crotone. Quali sono le
cosiddette fonti storiche che attestano ciò di cui si sta parlando?
Innanzitutto il libro di Giulio Grilletta “KR 40-43. Cronache di guerra”
in cui sono raccolte le testimonianze dei veterani crotonesi e di
quelle provenienti da altre parti d’Italia appartenenti alla Marina,
all’Esercito, all’Aeronautica – che avevano il compito di proteggere
la città pitagorica ma anche di molti cittadini comuni – può essere
considerata una preziosissima fonte, seppur secondaria . A distanza
di oltre sei decenni dallo scoppio del secondo conflitto mondiale,
l’autore ricostruisce, con grande merito, sulla carta la “nostra” storia
bellica, fatta di rapporti ufficiali, diari operativi, esperienze
personali, fotografie e altri documenti che hanno come principale
riferimento la città di Crotone. Lo studio viene effettuato attraverso
la comparazione di fonti aventi differente provenienza: infatti non
bastano le sole carte prodotte dagli uffici amministrativi o dalle
sezioni militari crotonesi per avere un quadro chiaro ed esauriente;
necessarie le fonti di parte alleata, quelle inglesi, che molto più
accurate, precise e veritiere di quelle fasciste – avevano tutto
l’interesse a massimizzare i profitti e minimizzare i danni, intente
com’erano ad omettere ed occultare eventi che mettessero in
evidenza sconfitte e pesanti danni a uomini e strutture fasciste sul
territorio, per ovvie ragioni di propaganda – rendono il quadro
completo.

L’autore chiarendo inoltre anche alcune curiosità – quanto
percepisce un ufficiale per esempio: un comandante di prima
percepisce 2150 lire; un comandante di zona 1.500 lire;
un comandante di squadra 1200 lire; un’ispettrice provinciale di prima
1200; un aiutante 1000; un’ispettrice di zona 800 lire – racconta diverse vicende
memorabili tra chi le ha vissute o udite raccontare:

L’esperienza del sommergibile “Sirena” che, il 29 giugno 1940,
guidato dal comandante tenente di vascello Raul Galletti, abbatte un
idrovolante quadrimotore britannico a circa 70 miglia da Capo
Rizzuto in seguito cui ricevette una medaglia al valore militare a cui
tuttavia risponde l’affossamento del sommergibile “Foca” guidato
dal comandante Mario Ciliberto che insieme all’ufficiale Leonardo
Gallucci riceverà anch’egli una medaglia al valore militare e
entrambi saranno dichiarati eroi di guerra;
I pesanti bombardamenti dell’11 agosto sulla Montecatini e nel
circondario, nei pressi di Torre Melisssa (le fonti italiane registrano
Cariati in realtà quelle inglesi fanno maggiore chiarezza) e quelli del
primo settembre in pieno centro in seguito a un’incursione
britannica che provoca 13 morti tra cui l’ostetrica Anania Maria, che
molto colpì nel morale la popolazione. Ricordo mia nonna, all’epoca
dodicenne, parlare della sua morte.
Le bombe sul fiume Esaro il 28 ottobre 1941 che distrussero
costruzioni e causarono numerosi feriti ma anche le imprese
vittoriose del sommergibile “ Circe” che affonda nel marzo 1942 il
sommergibile inglese Tempest.
L’attacco inglese del 5 e 6 settembre 1942 al porto di Crotone
contro cui vennero lanciati per la prima volta dei mini siluri contro i
nemici da parte degli ufficiali inglesi Wilson e Brittelbank, i due
canoisti che si inoltrarono nel porto dopo essere scesi dalla nave
Unbroken; l’affondamento del 10 Febbraio del 1943 del “Petrarca”
da parte dell’ Una; Il lancio, il 13 febbraio 1943, da parte degli
americani, di 35 bombe sull’asilo “Regina Margherita” provocando 4
morti tra cui una bambina.In secondo luogo appaiono
interessanti inoltre gli articoli pubblicati dallo stesso autore sulla
provincia Kr risalenti agli anni Novanta e Duemila:

Quando sotto le bombe angloamericane
c’erano i crotonesi, n° 22,
4 giugno 1999;
Crotone e il conflitto nel
Mediterraneo. I “ maiali” vendicano
Taranto, n° 35, 15 settembre 2000;
Anche l’America è nostra nemica, n° 36, 23 settembre 2000
La battaglia di mezz’agosto, n° 37, 30 settembre 2000;
Ultima fermata: El Alamein, n° 38, 7 ottobre 2000;
Bombe sull’asilo “Margherita”, n°39, 14 ottobre, 2000;
Il nemico è in Sicilia, n° 40, 21 ottobre 2000;
L’ora dello sbarco in Calabria, n° 41, 28 ottobre 2000;
I canadesi entrano in città, n° 42, 4 novembre 2000

In terzo luogo le fonti orali, importantissime, ovvero le
testimonianze di coloro che ebbero ai tempi un ruolo attivo nelle
vicende ma anche quanti vivevano quegli anni da cittadini, meglio
forse sudditi, di un regime che aveva messo in ginocchio l’intera
popolazione. Ognuno di noi ha avuto una nonna che ci raccontava di
quando, in piazza, il Duce prese la zappa del padre per farsi
fotografare nelle vesti di contadino, o uno zio che raccontava di
quando il padre venne manganellato dagli squadristi per non essersi
tolto il cappello quando passava il duce.Visto che la gran parte dei diretti
protagonisti per motivi anagrafici
è ormai scomparsa e i più giovani, tra coloro che oggi possono
raccontare qualcosa di quegli anni lontani, vivevano all’epoca l’età
dell’adolescenza, è facile rendersi conto di quanto le fonti appena
citate siano di fondamentale importanza, anche se tuttavia non
bastano; occorrono anche le fonti primarie, le carte d’archivio, per
l’argomento in questione, reperibili presso l’Archivio
Centrale dello Stato a Roma, l’Archivio di Stato di Catanzaro e in
ultimo, non per importanza, l’Archivio Storico del comune di
Crotone, sito in Corso V. Emanuele n° 12, che attualmente vive anni
difficili a causa dei numerosi tentativi di decentramento dello stabile
per ragioni economiche che causa danni alla cultura visto il difficile
reperimento delle carte da parti di ricercatori e studiosi.)
Nelle suddette carte sono riscontrabili, per argomento, documenti
riguardanti censimenti della popolazione al fine di una ricostruzione
nazionale oppure il ruolo dei nominativi dei congiunti dei militari ai
quali è concesso soccorso giornaliero, gli atti dei sussidi straordinari,
quelli di assistenza alle famiglie sfollate e degli orfani di guerra,
quelli inerenti i versamenti ai militari e gli alloggi militari oltre a
quelli che attestano precauzioni da parte del comune in caso di
bombardamenti quali l’oscuramento della città; ancora certificati
delle commissioni militari, delle requisizioni dei quadrupedi, della
spesa, della lana, dei magazzini e non ultimi dei fabbricati per alloggi
militari, quelli inerenti poi lo sfollamento della cittadinanza, ma
anche verbali, delibere e contabilità varie inerenti la misurazione e
la consegna degli alloggi ai militari; infine corrispondenza tra i
diversi organi del partito e l’esercito reale della marina che mettono
in luce strategie, problematiche varie e successi militari. Tutti
elementi che concorrono a formare un quadro abbastanza ampio e
di diverso tipo, sociale, politico, economico, per chi fosse interessato
a studiare gli svolgimenti e gli effetti della seconda guerra mondiale
nel crotonese.
Riporto qui di seguito il numero delle buste presenti nell’Archivio
Storico di Crotone, gestito in maniera impeccabile
dall’amministratore esecutivo Silvana Sotira, contenenti fascicoli di
diversa natura:

Busta n° 809: CENSIMENTO. CENSIMENTO STRAORDINARIO PER LA
RICOSTRUZIONE NAZIONALE. Atti e corrispondenza 1941
Busta n° 841: RUOLO NOMINATIVI DEI CONGIUNTI DEI MILITARI AI
QUALI E’ CONCESSO SOCCORSO GIORNALIERO ( CARO PANE);
SUSSIDI STRAORDINARI; ARRETRATI; CORRISPONDENZA INERENTE
ESERCITO REALE MARINA ( 1944-1945).
Busta n° 845: LEVA E TRUPPE PRESENTI ALLE BANDIERE; LEVA E
TRUPPE, VERSAMENTI AI MILITARI ( ESERCITO REALE MARINA) 1940-
1948.
Busta n° 850: GUERRA. ATTI; CORRISPONDENZA; ASSISTENZA
ORFANI DI GUERRA; LICENZE AGRICOLE; ELENCO MORTI IN GUERRA;
OSCURAMENTO DELLA CITTA’ (1920-1945).
Busta n° 851: GUERRA. COMMISSIONE MILITARE; REQUISISZIONE
QUADRUPEDI, ANNO 1930-1945; REQUISIZIONE DIVERSI;
REQUISIZIONE LANA; ANNO 1936, REQUISIZIONE FABBRICATI PER
ALLOGGI MILITARI; ANNO 1941-’42-’43, ACCANTONAMENTO
TRUPPE MILITARI; REQUISIZIONE MAGAZZINI; ANNO 1935-1942
REQUISIZIONI DI SPESA; ACCANTONAMENTO TRUPPE.
Busta n° 852: SFOLLAMENTO CERTIFICATI DAL COMUNE AL
COMMISSARIO DI CROTONE; CERTIFICATI VARI ANNO 1942;
ASSISTENZA FAMIGLIE SFOLLATE.
Busta n° 853: ALLOGGI MILITARI. ALLOGGIO UFFICIALI 1939-1945;
ALLOGGIO MILITARI 1939-1946; AFFITTO LOCALI ALLOGGI MILITARI
1940-1943; VERBALI DI MISURAZIONE E DI CONSEGNA LOCALI PER
USO MILITARE; RADDOPPIAMENTO COMPENSI PER USO COMUNE
ALLOGGI MILITARI 1941-’43-’44;RUOLO DEI CITTADINI IN GRADO DI
OSPITARE A TURNO GLI UFFICIALI E LA TRUPPA E DARE RICOVERO AI
QUADRUPEDI 1941-1944;CONTABILITA’ MILITARI E ALLOGGI
MILITARI 1939-1943; ALLOGGI MILITARI SOSPENSIONE IMPOSTA DI
SOGGIORNO ANNO 1940; RISCOSSIONI-NOMINATIVI ANNO 1940-
1941-1943-1946.
Busta n° 855: ATTI CORRISPONDENZA INERENTI ALLA PREVIDENZA
FASCISTA 1939-1940.
Busta n° 856: ATTI, DELIBERE, CONCESSIONI, CORRISPONDENZA
OPERA NAZIONALE BALILLA 1936-1945.
Busta n° 867: MOBILITAZIONE CIVILE. ATTI, DOCUMENTAZIONE PER
LA RICOSTRUZIONE NAZIONALE; ATTIE E CORRISPONDENZA 1945.

Antonio Campagna 
per Stanchi dei Soliti

Il gruppo Stanchi dei Soliti ringrazia Antonio Campagna per aver scritto sul il nostro blog queste pagine degne di pubblicazione accademica. Stanchi dei Soliti promuove tali attività informative come politiche culturali volte a informare i cittadini crotonesi e accrescerne il rispettivo senso di appartenenza a questa terra meravigliosa.

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La Calabria dei Soliti: chi è Mario Oliverio

Partito democratico
                                                                         Partito democratico

Chi è Mario Oliverio neogovernatore della regione Calabria? Mario Oliverio è un politico di professione. Veterano della politica calabrese nella quale milita da trentacinque anni. Nel 1980 venne eletto consigliere della regione Calabria. Nel 1985, invece, conquistò il seggio da consigliere presso il Comune di San Giovanni in Fiore; eletto e rieletto consigliere comunale e poi sindaco del medesimo Comune, Mario Oliverio divenne deputato nel 1992, concludendo la sua attività parlamentare nel  2006. Dal 2004 al 2014 è – inoltre –  il Presidente della Provincia di Cosenza. E come se non bastasse, oggi Mario Gerardo Oliverio è il nuovo Presidente dalla Regione Calabria. La sua attività politica è dunque destinata a protrarsi sino al 2020: quarant’anni di carriera, dal 1980 al 2020.
Tale carriera se da un lato è indice di esperienza, dall’altro inibisce il cambiamento. Gli studiosi della politica e dell’amministrazione conoscono certamente la teoria della path dependence, secondo cui all’aumentare degli anni trascorsi in politica si è sempre più dipendenti dal sentiero già percorso, si ripropongono le pratiche di sempre per rispondere ai problemi, pratiche preconfezionate, solite e obsolete di cui l’esperto politico e amministratore dispone. L’esperienza politica inibisce il cambiamento perché non conosce il cambiamento.
A questa lacuna se ne aggiunge un’altra di non poco conto. Nello Stato in cui tutti hanno una laurea, Mario Oliverio non ce l’ha. Non che tale titolo di studio sia indice di un’indiscussa preparazione, ma è una condizione necessaria (però non sufficiente) per svolgere un’attività come quella di Presidente della Ragione, le cui decisioni ricadono su milioni di cittadini. Per quale ragione, dopo oltre trent’anni di politica, Mario Oliverio non ha mai conseguito una laurea neppure triennale? Impegni istituzionali costanti? No: pigrizia, la stessa che ha infettato il 60% degli astenuti.

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Chi votare in Calabria?

Chi votare?
Chi votare?

Chi votare. Domanda del giorno che si pongono gli elettori liberi. Quelli venduti hanno già deciso di perpetuare la loro schiavitù anche in occasione delle regionali del 23 novembre.
Stanchi dei Soliti non parteciperà a queste elezioni, dato che il nostro principale obiettivo è il risanamento politico in primis della città di Crotone. Ciò non toglie però che ci stia a cuore l’assetto politico della Regione, in quanto le attività di tale ente hanno forti ripercussioni sulla nostra città. Per tali ragioni riteniamo opportuno fare un’analisi della politica calabrese e indirizzare i nostri lettori ed elettori  a compiere la scelta migliore.

Il centrodestra uscente è reduce di cinque anni di fallimenti in qualsivoglia settore d’analisi. La raccolta differenziata è un miraggio: la Calabria è ancora sprovvista degli impianti che possano apportare concreti miglioramenti; il tasso di raccolta differenziata è, infatti, il più basso d’Italia dopo la regione Sicilia che differenzia soltanto l’11% dei rifiuti.  La disoccupazione in Italia raggiunge il 12, 2%, ma la Calabria è nuovamente la voce fuori dal coro ottenendo il primato del 22,2 % di disoccupati, tasso più alto della Penisola. Stessa sorte per la disoccupazione giovanile che tocca il 56%, anche in questo caso raggiungendo il livello più alto d’Italia.
E se il settore ambientale e occupazionale sono in profonda crisi, lo sviluppo culturale nella regione Calabria è pura utopia. I calabresi che fruiscono di attività culturali (cinema, teatro, musei, biblioteche, visite archeologiche etc.) sono soltanto il 35%,  penultimi in Italia, il che è indice di una scarsa considerazione istituzionale. Tra le principali perle del governo Scopelliti ricordiamo inoltre la riduzione dei 35 Milioni di euro dal progetto Antica Kroton – riduzione contro cui Stanchi dei Soliti raccolse le firme di cinquecento crotonesi.
Se il centrodestra piange il centrosinistra non ride. Gli effetti dei dati suddetti sono fortemente influenzati dal mandato quinquennale di Agazio Loiero presidente della Regione dal 2005 al 2010. Il tasso di disoccupazione della regione-  a fine mandato della giunta di centrosinistra – ammontava al 14% ed era tra i più alti a livello nazionale. Idem per la raccolta differenziata che si attestava attorno al 12%.  A queste problematiche si aggiunge il debito sanitario, il cui 50% del totale è attribuile alle attività della Giunta Loiero che –  secondo un ex consigliere regionale di centrodestra –  hanno apportato a un indebitamento della sanità calabrese in soli due anni.

Il disastro della Calabria non è riconducibile a un solo orientamento politico: nella nostra regione l’alternanza politica ha sempre fatto da padrona. È dunque possibile affermare che il fallimento economico, sociale e culturale ricada sulla responsabilità non di un orientamento politico bensì delle scelte governative che negli anni si sono susseguite.
Chi votare a fronte dei fatti appena descritti? Non votare? Assolutamente no. Non è vero che i non voti degli astenuti confluiscano nella maggioranza, leggenda metropolitana piuttosto diffusa. È vero però che gli astenuti se votassero stravolgerebbero l’assetto politico: se il 40% degli astenuti alle regionali del 2010 avesse scelto Pippo Callipo, ad esempio, per la prima volta la Calabria sarebbe stata amministrata da un orientamento politico estraneo tanto alla destra quanto alla sinistra. È chiaro dunque che sono gli astenuti a fare la differenza: proprio coloro che sono sfiduciati, che non credono in nessun candidato e proprio quelli del “sono tutti uguali” potrebbero cambiare le sorti della Calabria.
Tutti i candidati sono degni di voto, tranne quelli già noti alla politica locale e regionale, cioè la stragrande maggioranza di essi. Votate chi non ha mai governato perché non ha fallimenti sulla coscienza. Scegliere il nuovo perché il vecchio è già noto a tutti. E se vecchi candidati hanno eccellenti programmi, non badate alle loro promesse da marinai, perché tutti i buoni progetti devono essere sostenuti dei buoni attuatori, finora sconosciuti.

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Luci e ombre sull’arrivo delle navi da crociera a Crotone

Nave da crociera
Nave da crociera

L’arrivo della navi da crociera in una città fortemente disorganizzata e inefficiente, soprattutto in materia di accoglienza turistica e decoro urbano, ci ha spinti ad effettuare una ricerca più approfondita nel settore, affrontando questa tematica con un’esperta in materia: Vanya Donnici, laureata in Scienze Turistiche e interessata alla tematica del marketing, disciplina che ha approfondito scrivendo una tesi di laurea denominata: “Internet: strumento di comunicazione sviluppo nel panorama del marketing e del turismo”.

In particolare, il gruppo Stanchi dei Soliti ha richiesto alla giovane laureata di evidenziare positività e negatività circa l’approdo delle navi da crociera a Crotone, in un contesto fortemente caratterizzato da lacune amministrative che, come abbiamo sempre ribadito, rendono controproducente l’approdo di turisti.

Vanya Donnici sottolinea che «l’approdo della navi rappresenta una strumento pubblicitario molto efficace, dato che considerare la città di Crotone una tappa per le crociere ha delle ripercussioni positive in termini di notorietà, prestigio e sicuramente da un punto di vista economico. Un esempio lampante è quello di Palma di Maiorca, cittadina nota a tutti e che oggi rappresenta una delle principale mete per le navi da crociera».

Non mancano però delle vistose negatività. «La città e molti cittadini sono ancora ‘impreparati’ per fronteggiare frotte di turisti: mi capitò tempo fa –continua Vanya – di notare che alcuni miei concittadini scavalcarono la recinzione del porto per osservare la maestosità di una nave appena approdata. Questi esempi di arretratezza culturale, insieme a un’amministrazione poco attenta alla pulizia delle strada e, soprattutto, alla valorizzazione degli ambienti culturali della città, come il museo e il Castello Carlo V,  di cui spesso i visitatori trovano le porte chiuse, producono un forte rischio: la nascita di un passaparola negativo della città di Crotone». In conclusione, Vanya ribadisce che per rilanciare il settore la parola chiave è «valorizzare, valorizzare, valorizzare! E’ fondamentale promuovere politiche di marketing che evidenzino come Crotone era ed è la regina della Magna Grecia».

Dal 2011 fino ai giorni nostri, Stanchi dei Soliti ha promosso numerosi interventi per sensibilizzare l’amministrazione comunale in materia di turismo. L’iniziativa Turista all’Orizzonte, attraverso cui sistemammo dei segnali stradali in alcune zone strategiche della città e, inoltre,  la collocazione di alcuni cestini dell’immondizia nei pressi della Lega Navale, rappresentano i nostri principali interventi nel settore; interventi che esprimono un unico e ribadito concetto: prima di diventare una città turistica dobbiamo diventare una città.

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