Occupazione ENI Crotone: l’accampamento continua

Occupazione impianti Eni
Occupazione impianti Eni

L’occupazione degli impianti Eni continua da quattro giorni e quattro notti. E’ una battaglia ad oltranza che cresce giorno dopo giorno, pertanto non deve considerarsi conclusa con la manifestazione del 30 gennaio. Anzi, seguiranno altre azioni di protesta civile sino a quanto non otterremo risposte. 

Chi sono gli occupanti e perché c’è la necessità di una maggiore adesione alla protesta? Gli occupanti sono, innanzitutto, dei cittadini di Crotone e provincia che, in secondo luogo,  appartengono a gruppi politici e associazioni che non hanno alcun rappresentante eletto né nel Comune né nella Provincia tantomeno nella Regione. In particolare le sigle dei movimenti aderenti sono: Stanchi dei Soliti, Crotone è dei Crotonesi, Associazione Nuova Hera, WWF e i Cittadini di Crotone. Altre associazioni e movimenti hanno aderito successivamente, altri invece si sono dissociati.
Le ragioni che spingono i movimenti a partecipare sono di facile comprensione e, nel riproporle, preferiamo riportare questa citazione già trascritta sul nostro blog:

“Le motivazioni che stanno alla base di questa protesta risiedono nell’elevata percentuale di tumori che investe la nostra terra, nell’imbarazzante tasso di occupazione, nel disastro ambientale procuratoci, nell’estrazione del 15% del metano nazionale da parte di ENI, nei fasulli interventi di bonifica finora posti in essere, nella dignità che caratterizza ogni cittadino che vuole un futuro.”

La partecipazioni dei movimenti suddetti è soprattutto finalizzata all’apertura di una trattativa con la multinazionale, il cui obiettivo è quello di redigere una lista di interventi che l’ente nazionale idrocarburi dovrà apportare alla nostra città.

Oltre alla bonifica totale dei siti inquinati – idea condivisa da tutte le sigle aderenti – Stanchi dei Soliti propone a Eni

Tenda ENI
Tenda agli impianti ENI

ciò che richiede da tre anni a questa parte, senza ottenere alcuna una risposta:

Centri direzionali per l’occupazione, così come è avvenuto a San Donato Milanese; comune lombardo in cui Eni ha progettato un incremento occupazionale pari a 3.000 lavoratori. In alternativa, Stanchi dei Soliti propone l’UniKRO, la vera università di Crotone, in cui istituire facoltà e corsi di studio non presenti negli altri atenei calabresi.
Infine, il nostro movimento si farà carico delle proposte che liberi cittadini hanno elencato sul nostro blog, tra cui industrie “verdi” e buon benzina.

Ovviamente quanto appena affermato è realizzabile soltanto se esistono due condizioni: la prima è la presenza di una classe politica che, sotto la pressione dei cittadini, approvi eventuali progetti di sviluppo locale e riveda l’attuale progetto di bonifica.  La seconda condizione necessaria è la tua partecipazione. Quindi, se sei disoccupato e se hai tempo da impegnare in una giusta causa, aggregati agli impianti Eni e lotta con noi. Notte e giorno.

Stanchi dei Soliti

Quei quattro gatti di Crotone che vogliono risposte da ENI

Manifestazione ENI 30 gennaio

Ci hanno definiti “quattro gatti” e ne hanno dette tante per disincentivare la partecipazione a questa battaglia. E, purtroppo, ci sono riusciti.
Hanno tentato di gettare fango sugli organizzatori, definendoli “ammanicati” con la MalaPolitica locale. Forse hanno dimenticato che Stanchi dei Soliti denuncia da tre anni questa mala politica, facendo nomi e cognomi dei responsabili. Ricordiamo ai dubbiosi che qualche settimana fa abbiamo accusato il Comune di Crotone di aver “sistemato” degli amici della campagna elettorale, assumendoli nell’ente; ricordiamo ai dubbiosi che abbiamo denunciato la Provincia di Crotone per aver speso oltre 200.000€ nella ristrutturazione dei campi di calcio anziché investirli in politiche sociali (proponemmo la social card); e infine ricordiamo ai dubbiosi che, mentre la scorsa estate tutti i gruppi politici di Crotone erano sotto gli ombrelloni, noi di Stanchi dei Soliti abbiamo raccolto 500 firme dei crotonesi per chiedere a Scopelliti per quale folle ragione ha ridotto di 35 milioni di euro i fondi destinati alla bonifica.
Oggi non avete partecipato e vi siete fatti infinocchiare dalle voci di popolo. Basatevi sui fatti, non sulle chiacchiere.

Stanchi dei Soliti

Vallone bloccato nel suo ufficio, ma la metà dei crotonesi lo rivoterebbe

peppino vallone bloccato
peppino vallone bloccato

Crotone è una città strana. Peppino Vallone, il sindaco della nostra città, è stato bloccato all’interno del suo ufficio. Ma a leggere i dati di Governace Poll 2013 i crotonesi riporterebbero Vallone al ballottaggio, dato che il 45,5% dei nostri concittadini lo rivoterebbe domani se ci fossero le elezioni.
Ancora più strano è che tra gli organizzatori di questa protesta di occupazione al Comune c’è Luca Alfì, il quale alle elezioni del 2011 si condidò con il PSDI, partito che sosteneva il sindaco Vallone.
Crotone è una città molto strana.

Manifestazione 30 gennaio: giustificare gli studenti per “motivi di salute”

Manifestazione studenti Crotone
Manifestazione studenti Crotone

 

Stamattina Aurelia Corasaniti – membro di Stanchi dei Soliti- si è recata presso ogni istituto scolastico superiore della città consegnando una lettera attraverso cui invita i presidi a giustificare i loro studenti se parteciperanno alla manifestazione di domani. Una parte del testo recita:

Richiediamo ai dirigenti scolastici di tutte le scuole della città di “giustificare” l’assenza degli alunni del rispettivo istituto per “motivi di salute” qualora partecipassero alla manifestazione del 30 gennaio.

Il legame che intercorre tra la partecipazione e la salute dei cittadini è del tutto evidente: domani scendiamo in campo per la bonifica, e quindi per la nostra salute.

Qual è l’obiettivo della manifestazione di domani?

30 GENNAIO 2014 CROTONE

Domani si terrà la tanto pubblicizzata manifestazione contro l’Ente Nazionale Idrocarburi. Sarà una manifestazione di protesta o di proposta? Entrambi. La protesta è frutto dei danni che i crotonesi hanno subito: fasulle bonifiche e disastro ambientale, con veleni annessi. L’altra faccia della medaglia è invece di natura propositiva: il nostro scopo è quello di avviare una trattativa con i vertici Eni, sederci attorno a un tavolo e stabilire quali interventi Eni deve apportare alla città, al fine di contribuire allo sviluppo occupazionale (oltreché ambientale) della stessa.
Perché Eni, che è una società per azioni, deve contribuire allo sviluppo crotonese? Perché riteniamo che l’estrazione del 15% del metano nazionale che Eni preleva dal nostro mare debba avere la giusta ricompensa. Se il Comune e la Provincia non hanno potere contrattuale, allora, è la società che deve scendere in campo. Le royalties a nostro avviso non sono sufficienti: devono essere ridefiniti i rapporti.
E’ da notare che gli organizzatori della Manifestazione (Stanchi dei Soliti, Associazione Nuova Hera, Crotone è dei Crotonesi, WWF, C9D, i Cittadini di Crotone e l’associazione Marco Polo) non hanno alcun rappresentante eletto all’interno delle istituzioni locali.

Stanchi dei Soliti

Crotone VS ENI 30 gennaio 2014: partecipate per la vostra coscienza

Manifestazione Eni 30 gennaio Crotone

Il 30 gennaio ha inizio una manifestazione ad oltranza da parte dei cittadini crotonesi nei confronti dell’Ente Nazionale Idrocarburi. Il luogo di ritrovo è nei pressi dello stadio Ezio Scida alle ore 10.00, la destinazione è il sito industriale ENI, a pochi km di distanza. 

Nel mese di settembre ha avuto inizio una serie di incontri tra le associazioni, i gruppi politici locali e i rappresentanti delle istituzioni cittadine sulla vicenda ENI-Crotone. Il fine era quello di redigere un documento programmatico da sottoporre ai dirigenti Eni, con i quali le organizzazioni tutte avrebbero negoziato per apportare alla città di Crotone, non solo gli interventi di bonifica per cui ENI è già stata considerata responsabile, bensì tutti quei progetti di sviluppo ideati dagli organizzatori (tra cui le proposte di Stanchi dei Soliti).

Nonostante tali incontri abbiano avuto un eco non indifferente sulla stampa locale e regionale, nessun dirigente ENI ha risposto alle istanze degli organizzatori; ignorando pertanto non solo le associazioni e i gruppi politici locali, bensì tutti i cittadini crotonesi che da decenni aspettano risposte.
Abbiamo così deciso di scendere in campo, di dare vita a una manifestazione popolare, occupando simbolicamente gli impianti ENI, accampandoci lì, nella loro sede. L’obiettivo è quello di incontrare i vertici dell’Ente Nazionale Idrocarburi per dare inizio a una seria e concreta trattativa tra Crotone e la multinazionale.
Le motivazioni che stanno alla base di questa manifestazione risiedono nell’elevata percentuale di tumori che investe la nostra terra, nell’imbarazzante tasso di occupazione, nel disastro ambientale procuratoci, nell’estrazione del 15% del metano nazionale da parte di ENI, nei fasulli interventi di bonifica finora posti in essere, nella dignità che caratterizza ogni cittadino che vuole un futuro.
Non è questo comunicato che deve stimolare la vostra partecipazione, ma è la vostra coscienza.  Vi aspettiamo.