
Domani si terrà la tanto pubblicizzata manifestazione contro l’Ente Nazionale Idrocarburi. Sarà una manifestazione di protesta o di proposta? Entrambi. La protesta è frutto dei danni che i crotonesi hanno subito: fasulle bonifiche e disastro ambientale, con veleni annessi. L’altra faccia della medaglia è invece di natura propositiva: il nostro scopo è quello di avviare una trattativa con i vertici Eni, sederci attorno a un tavolo e stabilire quali interventi Eni deve apportare alla città, al fine di contribuire allo sviluppo occupazionale (oltreché ambientale) della stessa.
Perché Eni, che è una società per azioni, deve contribuire allo sviluppo crotonese? Perché riteniamo che l’estrazione del 15% del metano nazionale che Eni preleva dal nostro mare debba avere la giusta ricompensa. Se il Comune e la Provincia non hanno potere contrattuale, allora, è la società che deve scendere in campo. Le royalties a nostro avviso non sono sufficienti: devono essere ridefiniti i rapporti.
E’ da notare che gli organizzatori della Manifestazione (Stanchi dei Soliti, Associazione Nuova Hera, Crotone è dei Crotonesi, WWF, C9D, i Cittadini di Crotone e l’associazione Marco Polo) non hanno alcun rappresentante eletto all’interno delle istituzioni locali.
Stanchi dei Soliti