Il rischio dell’AIDS a Crotone e l’apatia della politica

Droga
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Siringhe e sangue, profilattici e prostituzione: l’abc dell’HIV si manifesta a Crotone in pieno centro cittadino.

Un condominio situato in via Mario Nicoletta è sotto la cupola del degrado urbano, in cui nel tardo pomeriggio si consumano stupefacenti e, al calar del sole, ha inizio la prostituzione notturna. Il tutto avviene nel cortile del suddetto condominio, a cielo aperto, senza limiti né pubbliche restrizioni. È palese che la situazione, oltre a creare disagi ai condòmini , è divenuta uno disagio sociale che colpisce la collettività.
Non spetta a questo gruppo politico sindacare sull’attività dell’amministratore condominiale – un certo sig. Milano, di cui non conosciamo i suoi eventuali tentativi per arginare il problema, tentativi che pare non ci siano mai stati o che, di certo, non hanno mai avuto successo. Ma spetta a questo gruppo politico sindacare sulle attività del Comune di Crotone tese a ridurre questi fenomeni di degrado urbano ma soprattutto di disagio sociale. Quali sono le misure che il Comune di Crotone vuole intraprendere per tali problematiche? E quanto tempo ancora quel cortile sarà luogo dei disagi descritti invece di essere restituito ai legittimi proprietari, cioè ai condòmini?
Sia ben chiaro
: non è negli intenti di Stanchi dei Soliti sminuire le difficoltà che tossicodipendenti e ragazze di strada vivono quotidianamente e, inoltre, non intendiamo minimamente additare tali persone disagiate come i responsabili del “degrado urbano crotonese”. I responsabili del degrado urbano sono coloro che non prendono provvedimenti per disincentivare questi episodi.
Progetti di reinserimento di tossicodipendenti e prostitute – finora promossi più dalla cooperativa Agorà che dal Comune di Crotone – apporterebbero miglioramenti per i destinatari di tali politiche, per i condòmini e per la collettività tutta.
Ci auguriamo che le nostre recenti proposte e le nostre ripetute segnalazioni non rimangano, ancora una volta, cartastraccia.L’HIV non aspetta la politica: agite.

Stanchi dei Soliti

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Altre foto del cortile, clicca sulle foto per ingrandire:

Profilattici e siringhe nel cortile del palazzo
Profilattici e siringhe nel cortile del palazzo

Prostitute a Crotone: ecco come agire

Stanchi dei Soliti richiede al sindaco Peppino Vallone di emanare un’ordinanza per arginare il fenomeno e di promuovere il reinserimento sociale e lavorativo delle prostitute

Prostitute Crotone
Prostitute Crotone

 

In una silente serata d’ inverno dinanzi a questa triste realtà,  dove l’ incerto spaventa un po‘ tutti, c’è una giovane indifesa donna in balia del destino. É come se fossimo complici del loro calvario perché la loro non è una scelta consapevole, invece, l’indifferenza sociale quella sì che lo è.
La convinzione che il grado di civiltà di un paese si misuri sul dato economico evolutivo oscura i valori etico-morali che erediteranno le future generazioni.

Stanchi dei Soliti chiede un’ Ordinanza Sindacale per combattere il fenomeno diffuso che si annida  su alcune arterie stradali della città perché negli ultimi anni si stanno verificando numerosi episodi di degrado sociale dovuti alla prostituzione in strada.
L’azione di “Stanchi dei Soliti”, oggi, non vuole soffermarsi sulla regolamentazione della disciplina specifica –non a caso abbiamo richiesto l’adozione di una ordinanza -né discutere su come fermare l’organizzazione criminale che si cela dietro questa attività.

L’ intento di poter sconfiggere il traffico e lo sfruttamento di queste ragazze che vengono continuamente violentate e umiliate è animato da un obbligo morale che ci spinge a  richiedere interventi seri per arginare l’indecenza del fenomeno.
Trovare insieme una soluzione non è una richiesta azzardata. Sono quei piccoli gesti che fanno la differenza tra una città vivibile e una città arretrata.
Esistono diverse alternative alle mercificazione del proprio corpo: il Comune potrebbe avviare un percorso di recupero e di reinserimento sociale e lavorativo di queste ragazze, chiedendo loro qual è l’attitudine lavorativa, e sulla base delle loro capacità, promuovere una serie di interventi. Tra cui, ad esempio, un’esposizione – a mo’ di fiera – di prodotti, cibi o attività che permetta a queste ragazze di guadagnare vendendo il loro talento anziché la loro dignità.

Il nostro auspicio è che la voce dei cittadini venga udita e siamo fiduciosi che non predomini ancora una volta la negligenza e la noncuranza di un tema così delicato.

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Crotone: le aiuole spartitraffico potate dai cittadini

Crotonesi che potano le aiuole
Aiuole spartitraffico crotone

Chi fa da sé fa per tre: ed è così che alcuni cittadini residenti  nel quartiere San Francesco hanno potato le aiuole decorative, divenute un forte ostacolo alla viabilità cittadina.

Le ripetute e ignorate segnalazioni al Comune di Crotone hanno spinto i suddetti cittadini a scegliere il fai da te per colmare tale disservizio.
Quella del self service è una pratica che – a seguito della totale indifferenza dell’amministrazione comunale – abbiamo utilizzato anche noi. La ripetuta sistemazione dei cestini per l’immondizia nei pressi della lega navale e l’affissione dei segnali stradali nelle zone strategiche delle città costituiscono il classico esempio di amministrazione fai da te che questo gruppo ha perseguito a causa di un Comune dormiente.

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Ripartire dal passato: chi eravamo e cosa siamo diventati

Perché Crotone, ma la Calabria tutta, necessita ora più che mai di ritrovare il volto dello splendore magno-greco, il fluido vitale della sua generosa gente, un nuovo riconoscimento basato su un rapporto uomo natura non mercificato, lo sviluppo della sua terra magnifica

Colonna di Capocolonna
Colonna di Capocolonna

 

Troppo spesso abbiamo assistito alla distruzione di città italiane o di loro parti, e ciò ci induce a richiamare l’attenzione di ogni cittadino sul bisogno di operare con consapevolezza nel corpo della città. Tale consapevolezza, che si acquisisce solo con coscienza storica e intelligenza critica, schiaccerebbe ogni forma di passività politica che tanto caratterizza alcune realtà italiane, in primis la città di Crotone, di cui chiediamo da anni risveglio cittadino e attivismo politico.

Crotone, la stessa che nell’antichità era caratterizzata dall’eccezionale salubrità dei luoghi e celebre per la scuola medica, la bellezza delle sue donne e per gli insuperabili atleti oltre ad essere terra fertile per le speculazioni filosofiche e matematiche di Pitagora che ivi risiedette per circa un ventennio– oggi forse la penultima caratteristica è sopravvissuta – subisce un’evoluzione nel corso dei secoli tanto che la città nel XVIII secolo è quasi “uno squallido villaggio dove l’aria è malsana” o meglio “ il più infelice paese d’Italia e forse del mondo se paragonato a realtà di simile estensione e paventato grado di civiltà, chiede oggi più che mai, in condizione di simile arretratezza, giustizia sociale e politica.
In effetti, la descrizione piuttosto severa da parte del prussiano Von Riedesell, che nel 1771 visita la città, non si discosta poi molto, anzi ci ricorda le recenti statistiche che pongono la città di Crotone, secondo una scala di vivibilità, all’ultimo posto in Italia. Nel corso della storia la cattiva gestione del territorio e dei feudi, provenienti da organi di governo più alti ( Corona spagnola, Regno d’Italia, Repubblica e infine Unione Europea) hanno difatti caratterizzato per secoli la realtà crotonese individuandone un po’ il modus operandi, penalizzandone i settori più produttivi quale la cultura data la nobile storia che la precede e il turismo data la posizione geografica in cui risiede.
Mi sembra giunta l’ora di dare a Crotone – Cotrone secondo la toponomastica risalente al tardo Medioevo e mantenuta fino al periodo fascista (1926) – ciò che merita, affrontando e combattendo il disastro urbano dovuto all’abusivismo edile, alla criminalità organizzata e non ultimo agli interessi dei politici altolocati, che lo snaturamento e l’annientamento dei caratteri peculiari di tante città è un’amara esperienza della nostra storia recente e recentissima. Continua a leggere

Giornata Astenuti Crotone: E’ come se un crotonese su quattro rimanesse a casa

Piazza Crotone - foto di Tiziano Boscarato
Piazza Crotone – foto di Tiziano Boscarato

Sono ben 12mila i non votanti a Crotone. Alle scorse comunali un elettore su quattro non si è recato alle urne. Un po’ come se, all’interno di un condominio di 10 persone, 4 rimanessero a casa. Insomma, i crotonesi  nel 2011 hanno preferito recarsi altrove piuttosto che decidere il futuro della propria città. Con grande rammarico e altrettanto auspicio, Stanchi dei Soliti, stasera 29 agosto 2014, promuoverà l’iniziativa denominata “Giornata dell’Astenuto: chi non ha votato o chi non voterà”, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica locale su un dato molto importante: il centrosinistra ha vinto con appena  8mila voti, ciò significa che i 12mila astenuti hanno in mano  le sorti della città.

Basandoci su questa esperienza, nostro interesse, tramite suddetta iniziativa, sarà quello di capire le esigenze politiche dei nostri concittadini: il loro candidato ideale, la loro concezione di sviluppo e, pertanto, le ragioni che li hanno spinti a non votare.

Come faremo? Semplice:  attraverso la somministrazione di un breve ma conciso questionario, basato su tecniche metodologiche che permetterà, a noi di Stanchi dei Soliti, di capire le volontà e le preoccupazioni politiche di ogni cittadino che ci dedicherà 5 minuti del suo tempo.

Finora, nella città di Crotone nessun gruppo politico ha dedicato le sue iniziative a favore dei non votanti, cioè a quella parte d’elettorato fortemente delusa che, giustamente, nella politica locale non ha mai riposto speranza, oppure, qualora lo avesse fatto, l’auspicio si è rivelato vano. È nostro compito occuparci di loro: ascoltarli, coinvolgerli e dare loro non una speranza, ma una realtà: non siamo tutti uguali, la politica sana esiste.

Ti aspettiamo stasera dalle ore 20:00 in poi in Via Cristoforo Colombo (lungomare cittadino).

Antonio Belluomo e Andrea Arcuri
Stanchi dei Soliti

Stanchi dei Soliti: il nuovo volto per comunicare

Comunicazione Crotone


Semplice, luminoso e completo.
Elementi di spicco del nuovo blog politico di Stanchi dei Soliti.
Tecnicamente, anziché definirlo «nuovo blog», sarebbe opportuno definirlo nuovo «restyling» del nostro blog. La struttura di quest’ultimo, infatti, è quella che ci accompagna dall’anno della creazione dello stesso, ad opera di due giovani esperti del settore: Domenico e Giovanni.  È a loro che dobbiamo la creazione di uno spazio comunicativo per il nostro gruppo politico, ed è a loro che dobbiamo i successi in termini di posizionamento Google finora ottenuti.
Andrea Arcuri e Antonio Belluomo, invece, si sono occupati – da qualche settimana a questa parte – di aspetti diversi e perlopiù estetici, puntando sulla semplicità e sulla professionalità del nuovo canale comunicativo.

Noi siamo entusiasti del risultato raggiunto, considerato che la politica reale  necessita di essere promossa attraverso mezzi di divulgazione autonomi. Crediamo fortemente che il lettore – il quale ci auguriamo sia un futuro sostenitore –  abbia il diritto di reperire informazioni online attraverso vie d’accesso confortevoli e di facile comprensione. Tali ragioni ci hanno spinto ad optare – da tre anni a questa parte – alla realizzazione di un  blog intuitivo.
In ogni caso, lasciamo a voi le considerazioni conclusive, chiedendovi di partecipare al sondaggio che abbiamo predisposto per voi. 


E’ opportuno precisare che la politica di SdS non è politica virtuale, ma politica reale, concreta, tra la gente. Infatti, domenica 31 agosto promuoveremo una delle tante iniziative per le strade cittadine.
Grazie, e continuate a seguire battaglie indipendenti e lontane dalla MalaPolitica.  Sempre e solo per Crotone.

Stanchi dei Soliti

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