23 Febbraio 2012, Crotone. Nella seduta della commissione consiliare per il regolamento del comune di Crotone, senza nemmeno essere inserito nell’ordine del giorno e senza nessuna motivazione valida, i consiglieri di maggioranza (SEL assente), hanno pensato bene di approvare una modifica
- Sala della Giunta (Comune di Crotone)
di regolamento inerente alle commissioni consiliari permanenti. Tale modifica, che dovrà essere sottoposta
ad esame e valutazione nel prossimo consiglio comunale,comporterebbe il divieto al pubblico di partecipare ed assistere alle commissioni stesse se non in casi eccezionali.
Volevo informarmi che le commissioni consiliari e tutti i loro componenti,verranno trasferite in un palazzo situato in via Roma 51, nel quale esistono barriere architettoniche che ne impediscono la fruibilità e non idoneità. Difatti ci saranno delle spese di ristrutturazione di circa euro 30.000 (ovviamente soldi di noi cittadini), ed euro 12.000 all’anno di affitto.
Le domande che mi pongo sono due :
_Perchè vietare ai cittadini che vogliono essere a conoscenza di quello che accade nell’interesse proprio e della città,di assistere alle commissioni?
_Perchè trasferire le commissioni consiliare in un’altra sede se possono svolgersi tranquillamente in sala giunta come è sempre successo?

Rispondo alla prima dicendo che innanzitutto vietare ai cittadini ad assistere alle commissioni è anticostituzionale, antidemocratico, e chi più ne ha più ne metta. La maggioranza dovrebbe essere la prima a conoscere il significato di democrazia e trasparenza, ricordandogli che sono seduti alle poltrone grazie ai cittadini.
Quindi i dubbi e le domande sorgono naturali? Cosa avranno da nascondere i nostri amministratori? Non credete che stiano esagerando nel fare tutto quello che vogliono senza rendere conto a nessuno a discapito di città e cittadini? Basti guardare la città,basti guardare risposte di un Sindaco che davanti ai problemi dice “io non ne sapevo nulla” o “u cci pozza far nent” (non posso farci niente – per chi non è di kr -), dopo avergli detto che avrebbe avuto l’appoggio della popolazione. Vogliamo stare ancora a guardare e farci trattare come dei burattini, senza dignità? Non credete che sarebbe meglio unirci e riprenderci i diritti naturali che ci spettano?
E per rispondere alla seconda domanda,mi verrebbe da dire che in questo caso escono fuori facilmente i soldi, schiaffo ai crotonesi che ogni giorno fanno sacrifici ad arrivare a fine mese, anzi, ci sono molte famiglie che nemmeno ci arrivano o addirittura i senzatetto che una casa nemmeno la hanno. Sprecare soldi pubblici per delle spese inutili in quanto esiste già una sala (giunta) nella quale svolgere le commissioni…per di più hanno scelto una struttura da ristrutturare! Chissà chi è il fortunato che riscuoterà la somma annua di euro 12.000! 😉
Resoconto : A voi sta bene tutto questo? Vogliamo continuare ad avere i prosciutti sugli occhi?
Volete essere complici di questo sistema? Noi di STANCHI DEI SOLITI NO!!!!
Vi lascio con l’ascolto di una canzone,Giorgio Gaber maestro di vita!
Di Erica Lagamba
Stanchi dei soliti







Movimenti, liste civiche, associazioni e chi più ne ha più ne metta, cavalcano l’onda del sentimento antipartitico popolare. Ma in realtà quanti di loro sono davvero apartitici? Sia a livello nazionale che a livello locale abbiamo visto nascere decine di gruppi politici che non si presentano agli elettori come partiti ma addirittura criticano l’operato di quest’ultimi, considerandoli gli artefici di una classe politica inefficiente. Ma noi ci chiediamo che senso ha professare l’antipartitismo quando la struttura di questi gruppi politici è identica a quella di un partito ? oppure quando con questi stringono alleanze, o a dirittura quando icono di stare dalla parte opposta. È successo alle amministrative del 2011: Manifesto per Crotone, SiAmo Crotone con Vallone, Movimento Scopelliti, Classe differente, Lista Civica Tesoriere per Senatore, ecc. E proprio con quest’ultima il gruppo Stanchi dei Soliti, prima della campagna elettorale, ha avuto una discussione accesa su facebook. Uno degli esponenti della lista Tesoriere sosteneva che questa non aveva carattere partitico nonostante Pasquale Senatore, leader della lista, militò prima nel Movimento Sociale Italiano, poi in Alleanza Nazionale e successivamente nel PDL. Potremmo fare lo stesso discorso per SìAmo Crotone, lista civica che ha sostenuto Peppino Vallone e che vede tra i suoi esponenti Antonella Rizzo, noto personaggio politico del Partito Democratico. Il Movimento Scopelliti, invece, pur non chiamandosi “partito”, è strutturato come se lo fosse, in quanto ha un consiglio direttivo che prende le decisioni al posto di tutte le persone aderenti al movimento.