
Tutta Italia conosce le vostre vergogne: all’ospedale di Crotone i cittadini non muoiono solo di tumore, infarti e incidenti stradali a Crotone, bensì a seguito di tutti quegli interventi che in ogni ospedale “normale” non comportano, nel 90% dei casi, alcun effetto collaterale.
A distanza di un mese nuovamente in diretta sui telegiornali nazionali per l’ennesimo scandalo: Caterina una donna di 27 anni nei giorni precedenti si era recata più volte all’ospedale di Crotone, avvertendo dei malori per il suo fanciullo ancora nel grembo; “Non si preoccupi, è normale, può tornare a casa”- sono state queste le parole dei medici. Nei giorni successivi la donna premurosa si è recata nuovamente all’ospedale, ma per il bambino non c’era più nulla da fare: il cordone ombelicale l’aveva soffocato (almeno queste sono le cause del decesso riportate dal tg5).
Quante volte ci siamo recati all’ospedale di Crotone per svariati malori e ci hanno invitato a ritornare a casa ed a stare tranquilli? Quante volte i medici ci hanno rassicurato dicendoci “non preoccuparti, non hai nulla di grave, è solo stress”? Troppi incompetenti concentrati in un’unica struttura.
Le inefficienze dell’ospedale di Crotone erano note, ma questa volta non hanno comportato né agevolazioni agli “amici” nelle liste di attesa, come succede di solito, né l’assenza dal luogo di lavoro di un medico o di un infermiere perché stavano fumando. Questa volta hanno spezzato la vita di due anime troppo giovani per andarsene. Ma tra l’altro, cosa possiamo aspettarci da medici e infermieri spesso raccomandati?
Vogliamo ricordare che il vicepresidente della Regione Calabria, Antonella Stasi, dopo la morte di Jessica aveva sottolineato la qualità e l’efficienza del nostro ospedale, precisando che si era trattato solo di un incidente. Che non vi sia il dolo non né nel primo né nel secondo scandalo è palese ma, come ha detto il fratello della sig.ra Caterina, madre della dolce anima mai nata, è vergognoso che nel 2012 succedano ancora questi episodi, che noi preferiamo definire porcherie.
Ne approfittiamo per invitare la vicepresidente ad adottare le misure necessarie per migliorare le condizioni del nostro ospedale, prima che si trasformi in una fabbrica di vittime; sperando che questo nostro invito abbia riscontri concreti piuttosto che falsi impegni da realizzare in un futuro che stiamo ancora aspettando.
Non è nostra abitudine fare di tutta l’erba un fascio, ma la persone competenti al San Giovanni di Dio di Crotone si contano sulle dita di una mano.
Ci associamo al dolore e alla rabbia che ha colpito i famigliari delle vittime. Le nostre piĂą sentite condoglianze.
Andrea Arcuri
Stanchi dei Soliti
16 FEBBRAIO 2012
Ricordiamo ai lettori che l’articolo risale a febbraio 2012
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Io posso dire solo grazie a l’ospedale di Crotone….nn tutti i reparti sono uguali sono stata per molti anni nel reparto della gastro e mi sono trovata benissimo con persone molto bravi a fare il loro lavoro…se oggi sto bene e solo grazie a loro…Marisa
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Ciao Marisa, infatti abbiamo precisato che non facciamo di tutta l’erba un fascio…
Le persone competenti ci sono ma sono davvero poche. Speriamo bene per il futuro. Ciao
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posso dire che questo ospedale può pure chiudere soprattutto il reparto gastro, il pronto soccorso senza sedie senza assistenza. e una vera vergogna
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Basterebbe poco -appunto qualche sedia in piĂą – per rendere meno pietose le condizioni di questo ospedale.
Ciao Vittorio
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Io posso solo dire che grazie all’ospedale di crotone ho rischiato l’amputazione del braccio destro.
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Ciao Carmen, ci piacerebbe che ci raccontassi la tua esperienza, al fine di pubblicarla su questo blog che è l’unico a Crotone che offre ai cittadini l’opportunitĂ di far sentire la propria voce senza censure.
puoi inviare una email ad Andrea Arcuri: andrearaffaele@hotmail.it
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