Crotone Ambiente: Kr contro la vivisezione…altrimenti ci arrabbiamo

In questi giorni si discute l’approvazione degli emendamenti alla Direttiva Europea sulla vivisezione. Gli emendamenti hanno perso quasi tutte le buone proposte per strada e non è rimasto quasi nulla di veramente utile da salvare, tranne il divieto di allevamento (e speriamo vendita) di cani, gatti e primati per la sperimentazione. La lobby della vivisezione è riuscita a far togliere anche i punti  che prevedevono  l’istituzione di un sistema di controlli ma soprattutto di una utile banca dati telematica per il controllo dell’uso di animali per la sperimentazione. Adesso Garattini (scienziato – ricercatore favorevole alla vivisezione) e i suoi soci stanno chiedendo di togliere un altro punto, quello che porterebbe alla chiusura di Green Hill e al divieto di aprire altri lager del genere per alcune specie animali. Non si tratta di alcuna rivoluzione nella lotta contro la vivisezione, ma di un pur piccolo passo in avanti. Vogliono fermarci e riportarci indietro, almeno un passo in avanti facciamolo!

Stanchi dei soliti e la protesta contro Green Hill

Per ottenerlo il coordinamento “fermare green hill” chiede il s Continua a leggere

Crotone Salute : Apriamo le carceri… liberiamo le galline!

Apriamo le carceri… liberiamo le galline!

Anno nuovo legge nuova… legge nuova e soliti illegali! Il primogennaio 2012 sancisce l’entrata in vigore del divieto in tutta Europa di allevare le galline ovaiole nelle cosiddette “batterie”, le minuscole gabbie dalle dimensioni equivalenti ad un foglio di carta A4. Grande gioia per gli animalisti che vedono cessare la tortura dei pennuti. Tuttavia 11 Paesi della Comunità Europea, ovviamente Italia compresa, non si sono ancora adeguate alla nuova normativa, forse per il poco tempo messogli a disposizione: 12 anni! E’la Lega anti vivisezione (Lav) a battersi con più tenacia: “Le povere bestie vengono privati dei loro bisogni elementari: muoversi, razzolare, covare, fare bagni di terra”. A Bruxelles i Paesi non in regola (Italia, Francia, Spagna, Polonia, Belgio, Bulgaria, Cipro, Grecia, Ungheria, Lettonia, Olanda, Portogallo e Romania) hanno tentato di ottenere un ulteriore proroga all’entrata in vigore del divieto, ma giustamente Germania e Gran Bretagna, che si sono già adeguati alla normativa chiedono: perché non vi siete uniformati in tempo?!

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