Il Programma del Gruppo Politico Stanchi dei Soliti


LA NOSTRA PRIORITÀ: Civiltà e Turismo per Crotone

Stanchi dei Soliti
Stanchi dei Soliti

Puntiamo alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio crotonese,  attraverso una seria BONIFICA  i cui frutti siano la SALUTE e lo SVILUPPO per tutti i cittadini.
Il Programma politico della lista civica Stanchi dei Soliti, il cui candidato a sindaco è Andrea Arcuri, si fonda su 7 punti basilari:

Salute, Stato, Società, Informazione, Economia, Energia e Trasporti. La lista civica Stanchi dei Soliti è in collaborazione con il Movimento 5 Stelle di Crotone,  che si ispira direttamente al Movimento 5 Stelle Nazionale. Il programma proposto dal Gruppo Politico Stanchi dei Soliti plasma le istanze nazionali direttamente sui bisogni e sulle emergenze espresse dal territorio crotonese.

 

 

1 – EMERGENZA UMANITARIA
2 – SALUTE E BONIFICHE
3 – SOCIETÀ
4 – CULTURA E FORMAZIONE
5 – SVILUPPO ED OCCUPAZIONE
6 – RIFIUTI ED ENERGIA
7 – TRASPORTI E COMUNICAZIONI

1° Punto: EMERGENZA UMANITARIA

L’Italia deve affrontare il tragico esodo di milioni di profughi. Quanti ne arriveranno a Crotone? Il CPA di Sant’Anna è al collasso. Noi non siamo pronti alla convivenza con altri popoli più bisognosi: non ci sono strutture pronte ad accoglierli, né servizi d’ordine tali da garantire una civile e pacifica convivenza. URGE un’organizzazione capillare e sinergica fra autorità competenti e cittadinanza; sono necessari screening sanitari più dettagliati all’accesso, strutture idonee all’accoglienza, punti ritrovo, punti di raccolta di contributo volontario.

2° Punto:   SALUTE E BONIFICHE

Ricognizione sullo stato di salute dei cittadini, screening diffuso e obbligatorio, controllo delle emissioni delle industrie e del traffico, registro dei tumori, class action contro l’Eni per i danni alla salute e al territorio, controllo degli impianti inquinanti, controllo della bonifica con approfondite analisi delle acque e dei territori;
Bonifica dei siti inquinati
Tramite un protocollo con il Ministero dell’Ambiente sono state delineate le linee guida per la bonifica dei siti inquinati da effettuare sul territorio di Crotone. È già in atto parte della bonifica dei siti industriali. Il Comune di Crotone non è stato capace di imporre l’occupazione dei lavoratori crotonesi né di proporre un progetto per quell’area, ma sta trattando con l’Eni, alla cieca, aspettando che i tecnici della Sindyal propongano qualcosa loro (!?!?) Si parla, secondo le leggi attuali, di restituirla a livello di sito industriale tramite una semplice messa in sicurezza. E QUESTO NON BASTA E NON DOBBIAMO CONSENTIRLO!!! L’Eni ha avvelenato Crotone e deve pagare i danni che ha causato all’ambiente e alla salute.

SIAMO STATI DERUBATI DEL NOSTRO TERRITORIO!

Dobbiamo recuperare le aree interessate e restituirle alla città in condizioni di “sito residenziale”, cioè con una migliore ed approfondita bonifica, sotto il controllo del Comune Crotone e con una spinta decisa verso occupazione locale. Questo intervento è fondamentale per lo sviluppo ecocompatibile della nostra città e della nostra futura economia.

PUNTIAMO ALLA RIQUALIFICAZIONE DELLA ZONA NORD E ALLA VALORIZZAZIONE DEI 12 KM DI COSTA!

La bonifica si deve effettuare tramite la realizzazione del nuovo porto turistico, quale sarcofago-barriera idraulica dei rifiuti industriali e tramite l’individuazione, la bonifica ed il recupero dei manufatti industriali, quali testimonianze di archeologia industriale, con futuro uso a sedi universitarie, centri di ricerca, laboratori di archeologia. Lo stoccaggio dei residui pericolosi della bonifica dovrebbe essere allocato nell’esistente discarica per rifiuti pericolosi già esistente all’interno della discarica Columbra di Crotone, prima che questa venga riempita da rifiuti pericolosi di altra provenienza. Per le nostre necessità si deve reperire altra discarica, nell’attesa della realizzazione del sarcofago a mare.
TURISMO ECOLOGICO per valorizzare le risorse ambientali e culturali di cui siamo riccamente dotati. Prevede tempi di realizzo in 10 anni ed occupazione per almeno 10.000 cittadini. Fondamentale per questo modello di sviluppo è che le risorse siano disponibili in questo lasso di tempo – ed esistono metodi molto più rapidi e redditizi, pertanto altro impegno urgente è la rinegoziazione di questi protocolli.
NO NUCLEARE In prima istanza si dichiarerà il territorio crotonese denuclearizzzato.

3° Punto: SOCIETÀ

La nostra anomala società è malata di fenomeni  altamente pericolosi. Uno dei più preoccupanti è certamente la CRIMINALITà ORGANIZZATA, che ha sicuramente CONDIZIONATO NEGATIVAMENTE un normale sviluppo del territorio crotonese, pregiudicando l’intervento di seri investitori esterni e il condizionamento degli investimenti dei nostri concittadini, inserendosi nel tessuto economico e politico della nostra città. Un altro fenomeno che ci attanaglia è la povertà, che ha favorito  l’aumento del numero degli appartenenti alla criminalità organizzata.

NOI CROTONESI ci distinguiamo in negativo per un’aggressività diffusa, un risentimento intrinseco verso la città, verso il bene pubblico e verso noi stessi:  sporcizia, violazione di semplici norme comportamentali, indifferenza verso il nostro territorio, indifferenza per l’immagine personale e sociale e  per l’economia.

ATTUEREMO

  • un’ottimizzazione dell’organico della polizia municipale,
  • assunzione di personale per garantire alla cittadinanza tutte le funzioni attribuite al corpo vigili,
  • controllo del territorio,
  • vigilanza sugli abusi,
  • controllo del traffico,
  •  controllo di mercati e parcheggi.

URGE

  • maggiore controllo in città con l’uso di telecamere per reprimere il malcostume e gli atti vandalici come danneggiamenti di beni pubblici,
  • controllo degliscarichi abusivi,
  • del degrado delle aree pubbliche,
  • dei graffiti non autorizzati su facciate di palazzi, da punire con ammende e/o lavori sociali.

Si incentiveranno le associazioni di volontariato, dotandole di strumenti attuativi, per l’assistenza agli anziani e l’accoglienza dei profughi, quelle ecologiste, atte al controllo ed alla valorizzazione dei beni ambientali, ed alle associazioni animaliste, per il controllo del randagismo (ai sensi delle leggi vigenti) e la trasparenza della gestione, per evitare l’abbandono ed il maltrattamento degli animali, per dotare aree apposite, e per sensibilizzare il rapporto tra padrone, l’animale e città, attraverso idonee promozioni culturali in collaborazione con gli enti preposti. Una speranza, più che una soluzione, è recuperare il SENSO CIVICO della nostra gente, l’amore per la propria città, elemento fondamentale del nostro progetto indirizzato innanzitutto all’ACCOGLIENZA TURISTICA, MA PRIMA ANCORA PER LA NOSTRA STESSA DIGNITÀ DI CROTONESI.

Il benessere diffuso offerto da questo progetto potrebbe essere la chiave di “svolta” al cambiamento. Il turismo crea ECONOMIA ORIZZONTALE: tutti possono guadagnare con il turismo, produrre anche piccole attività di servizio comporta piccoli investimenti, le industrie energetiche, non offrono tutto questo! L’obiettivo del benessere diffuso dovrebbe consentire un risveglio sociale da un abbrutimento culturale rispetto alla decadenza della città, da un’apatia che ci auto-collude con l’evidente stato di trascuratezza in cui viviamo. La società crotonese verrà coinvolta totalmente nel progetto, si creerà una rete d’informazione tra amministrazione e cittadini e si avvieranno frequenti esempi di DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA, CONSULTAZIONI POPOLARI ON LINE per condividere scelte politiche, investimenti… e si incentiverà la trasparenza dell’informazione sull’operato amministrativo.
Si incentiverà il sentimento della SOLIDARIETA’, attraverso la costituzione di sistemi di sostegno per le fasce più deboli, tra le quali la realizzazione de “LA CARTA DELLA SOLIDARIETA‘”, convenzionata con attività commerciali e alimentari per poter proporre particolari offerte su alcuni prodotti basilari e su altri prossimi alla scadenza. Il sostegno ad associazioni di volontariato crotonese atte alla raccolta di beni di prima necessità. Solidarietà a tutte le varie etnie che condividiamo, azzerando pregiudizi e stimolando l’integrazione. Si stimolerà il sentimento della DIGNITA’, attraverso la pulizia della città, invitando ed educando la cittadinanza al rispetto del bene pubblico, contestualmente la riqualificazione del cuore della città, con una serie di archeo-parchi, aree archeologiche con aree verdi, aree giochi, aree di sosta e sportive, come ad esempiol’area centrale prossima al tribunale, paludosa, e ormai sosta di caravan rom con relativi panni appesi, per i quali si renderà dignitoso l’attuale centro di raccolta esistente sulla ss.107, altresì le altre aree lungo la via Cutro, previo accordo o esproprio per pubblica utilità, considerando anche il vincolo archeologico presente… del quartiere rom, da risolvere urgentemente, per lo stridente contrasto di cultura e degrado, e di tutte le aree trascurate, confidando soprattutto nel supporto dei cittadini stessi, quali custodi e fruitori della loro Città.
E primaria Dignità ai BAMBINI, verso i quali si adotterà una maggiore attenzione sia alle strutture scolastiche, che alla alimentazione, che alla realizzazione di adeguati spazi di gioco e d’incontro, diversi dall’unico attuale spazio che è piazza municipio. Si educherà al sentimento della CIVILTA’, ad amare la nostra città, per una migliore generale qualità della vita. POLITICHE GIOVANILI per Crotone, la formazione delle nuove generazioni verso tematiche ambientali e verso tematiche occupazionali, stimolo all’associazionismo ed alla cooperazione, supporto alle realtà atte al recupero ed alla integrazione dei giovani, la realizzazione di spazi organizzati prevalentemente con il recupero di aree degradate, incubatori di idee per la creazione di occupazione autogestita, corsi professionali e formazione sulle attività affini alle direttrici di sviluppo previste nel programma, sostegno e stimolo delle attività sportive agonistiche, dilettantistiche e scolastiche, con l’immediato completamento e/o realizzazione di strutture idonee alle varie attività sportive. Si valorizzerà e stimolerà ogni forma d’arte, artisti e gruppi artistici, dalla musica alla pittura, con stage, concerti, mostre, incontri, contributi, rassegne, ecc. POLITICA CONDIVISA attraverso la trasparenza della gestione e l’attivazione di point office informativi e l’uso della rete per un contatto diretto tra amministrazione ed i cittadini.

4° Punto:   CULTURA E FORMAZIONE

l’informazione corre sulla rete informatica. Si svilupperanno le opportunità di connessioni libere e gratuite su tutto il territorio. A livello locale in sinergia con la Provincia, ci si impegnerà a rendere agibili le scuole, a tutelare e a garantire una formazione adeguata ai ragazzi e alle ragazze di Crotone, per esempio evitando lo spaccio e la prostituzione nelle immediate vicinanze di edifici scolastici, garantendo la presenza di palestre, laboratori informatici, linguistici, auditorium fruibili anche in orari pomeridiani. Urge bonificare e completare la cittadella scolastica, attualmente condivisa con un villaggio rom, per lo più abusivo, e recuperare alcuni edifici di proprietà del comune (ce ne sono alcuni che potrebbero essere perfetti per questo scopo) per creare biblioteche moderne e fornite, spazi da gestire per creare eventi culturali e ricreativi, per approfondire lo studio della tradizione popolare, dell’artigianato e dei prodotti della cucina popolare, e recuperare la scuola dei mestieri(Ciapi). CULTURA E FORMAZIONE  a Crotone sono le parole chiave per un possibile cambiamento, anche se sono gli ambiti più difficili da programmare. Delocalizzazione di un impianto ambiguo, un cambiamento urbanistico, progetti per i ritrovamenti archeologici, per la realizzazione di una nuova 106 si possono quantificare, si può parlare di tempi e soldi. Per la cultura e la formazione non è possibile nel senso tradizionale. Noi indichiamo una via e crediamo fermamente che senza uno sviluppo culturale nessuno potrà percorrerla nella direzione e nei tempi giusti.
Uno dei punti concreti in questo senso riguarda l’ UNIVERSITÀ di Crotone. Facciamo un calcolo solo economico e poi culturale: circa 3000 nostri figli studenti, per frequentare l’università, vanno fuori da Crotone. Ci costano mediamente, tra abitazione, vitto, libri, cellulare, tasse, bollette, e il resto circa 1000 euro al mese = 3 milioni di euro x 12 mesi= 36 milioni di euro, per una media di 5 anni= 200 milioni di euro IN NERO, che significa 400 milioni circa che non vengono reinvestiti in città. Portiamo le nostre risorse materiali e umane altrove, sottraiamo le nostre attenzioni e il nostro affetto alle nuove generazioni, ai nostri figli, al nostro futuro. E’ altresì importante promuovere e sostenere la mobilità, ovvero dare la possibilità ai giovani di trascorrere periodi di studio/lavoro all’estero, per poi tornare arricchiti e riportare nel territorio crotonesei frutti dell’esperienza. In tal senso si proporranno dei bandi comunali per l’assegnazione di borse di studio, ad esempio per finanziare progetti di ricerca da condurre presso enti, strutture, paesi europei ed extraeuropei , ma che abbiano una ricaduta favorevole sul territorio. Nel progetto K.I.T.E. Krotone : Industria del Turismo Ecologico l’università è l’ambizione più forte. Le facoltà di archeologia, biologia, fisica (energie rinnovabili), matematica (per rendere un serio e concreto omaggio a Pitagora) hanno tutte le giuste prerogative per essere attivate nella nostra città ed essere ospitate in un campus da costruire sull’area ex industrie bonificata.

5° Punto:   SVILUPPO ED OCCUPAZIONE

Crotone deve decidere dove andare, per una migliore qualità di vita e per creare le condizioni che diminuiscano concretamentela disoccupazione dilagante. La via che proponiamo noi è il progetto KROTONE: INDUSTRIA DEL TURISMO ECOLOGICO!

DOBBIAMO CREDERE ED INVESTIRE NELLE  RISORSE AMBIENTALI DI CROTONE, CULTURALI ED UMANE, LE NOSTRE ESCLUSIVE QUALITÀ.

Il mercato turistico mondiale cerca qualità a prezzi competitivi. La qualità delle  risorse ambientali e culturali unite ad una ritrovata qualità sociale possono essere gli ingredienti sufficienti per la rinascita di Crotone.
Come sappiamo abbiamo 35 km. di coste, di cui 12 di sabbia bianca e 15 di sabbia rossa, già questa è una peculiarità unica al mondo, abbiamo un mare a dir poco eccezionale, che va rispettato, in parte bonificato e controllato, al fine di evitare erosioni e scomparse di tratti di costa. Abbiamo IL PARCO MARINO PIÙ GRANDE D’EUROPA, una ,meta ambita per un turismo naturalistico, l’oasi della foce del Neto, altra grande risorsa naturale. I REPERTI ARCHEOLOGICI di Crotone di immenso valore culturale ed economico di cui siamo ricchi, non producono niente perché non esiste alcuna capacità turistico-recettiva. Abbiamo una rete di CASTELLI e relativi centri storici, che solo in Francia trova un degno paragone. Crotone, le Castella, S.Severina, Caccuri, Acerenthia, nel raggio di 20 km sono mete assolutamente da valorizzare. Abbiamo le AREE TERMALI di Crotone , la cui fama risale agli antichi romani e le montagne della Sila, montagne e laghi tutto in pochi chilometri. Crotone è al centro di questo immenso patrimonio. Abbiamo migliaia di ettari di TERRENO AGRICOLO, che, in un serio piano di sviluppo in consorzio tra gli agricoltori della zona, unitamente all’INDUSTRIA AGRO-ALIMENTARE, sono tra i volani economici ed occupazionali più importanti, ma le condizioni ambientali sono d’obbligo. Si proporranno e sosterranno le colture biologiche e le filiere corte, i mercatini locali, i farm market.

QUESTE SONO LE NOSTRE RISORSE, QUESTI SONO I NOSTRI TESORI, QUESTA È LA NOSTRA RICCHEZZA, LA NOSTRA UNICA SPERANZA!

Si devono immediatamente FRENARE alcune direttrici di inviluppo intraprese dalle amministrazioni politiche negli ultimi anni fino ad oggi: ACCORDI ENI, PROTOCOLLO CON MINISTERO SULLA BONIFICA, PIANI REGOLATORI, PIANO INDUSTRIALE, PIANO RIFIUTI…
Interrompere questa involuzione è fondamentale. Il nostro progetto NON CONSENTE PROMISCUITA’. Il progetto darà i suoi frutti se il programma sarà concretizzato in tutti i suoi punti e tutte le parti saranno ecocompatibili, per intenderci, le piattaforme, le industrie chimiche, le industrie pesanti (biomasse, cartiere, cogeneratori, termovalorizzatori) specialmente se sulla costa, non funzionano con il turismo. Anche INCIVILTÀ E TURISMO È UN BINOMIO CHE NON FUNZIONA. Per il progetto KROTONE: INDUSTRIA DEL TURISMO ECOLOGICO si propone un tempo di realizzo di 10 anni per almeno 10.000 posti di lavoro, di cui il 50% di carattere autonomo (alberghi, pensioni, b&b, lidi, ristoranti, servizi, ecc) ed in questo frattempo si deve LAVORARE e tanto: demolire e bonificare, riscoprire e valorizzare le risorse, sospendere o delocalizzare attività produttive incompatibili, delocalizzare e diversificare le aree industriali, autorizzando solo future attività ecocompatibili con il progetto di sviluppo. Il progetto parte dall’ELIMINAZIONE DEL BLOCCO INDUSTRIALE, restituendo alla città le aree bonificate ed attrezzate, nella cui area troveranno sito, anche nel recupero di alcune strutture industriali (ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE), le università di matematica, archeologia, biologia, centro di ricerche , incubatori di idee, aree sportive, parchi, con affaccio sul mare dove sarà realizzato il NUOVO PORTO TURISTICO (sarcofago dei rifiuti tossici delle aree industriali) per 1000 posti barca ed all’area archeologica retrostante recuperata (la più grande d’Europa), magari integrata con campi di golf, altro grande possibile attrattore turistico. Quell’area deve diventare il nuovo ingresso alla nuova città di Crotone. Da lì prosegue il nuovo lungomare di Crotone verso le aree nord. E quindi si prevede uno sviluppo urbanistico verso la zona gabella, sia per quanto riguarda le residenze che, per le infrastrutture alberghiere. Crotone a causa del tappo industriale si è dovuta espandere dietro le colline di Tufolo, nel luogo più illogico ed insalubre del nostro territorio, già gli antichi greci avevano invece individuato nella zona a nord la logica espansione urbana: fronte mare, pianeggiante e salubre.
Pertanto le aree attualmente incluse nel piano del nucleo industriale saranno, in questi 10 anni, delocalizzate in aree più compatibili. Valorizzare queste aree avrà come conseguenza un uso residenziale turistico, e uno sviluppo edilizio controllato a garantire la delocalizzazione dei manufatti incompatibili. La nuova realtà prevede alberghi, attrezzature turistiche e ricreative, a basso impatto ambientale, una città giardino sul mare con finalità turistiche. Non si propone un maggior consumo di territorio, ma si bonificano aree già pregiudicate e si delocalizzano manufatti realizzati su aree fronte mare, lo sviluppo nelle zone margherita e gabella propone un leggero incremento agli indici esistenti nell’attuale Prg se la destinazione sarà turistica. La presenza del mare induce necessariamente uno sfruttamento delle aree, ma con soluzioni eco-compatibili. PSC Nuovo piano regolatore della città È già in fase di definizione il nuovo PSC, piano strutturale comunale, cioè il nuovo piano regolatore della città. Questo verte verso un modello di sviluppo illogico e irresponsabile, trascurando totalmente la bonifica delle aree industriali, ed eludendo un potenziale sviluppo a nord, anzi riducendo quanto previsto dall’attuale piano regolatore, ma orientando un sensibile sviluppo sul pianoro di Capoloconna, quale meta turistica, scelta alquanto discutibile, poiché potrebbe pregiudicarne sia la bellezza naturale e storica, sia la consistenza geologica di un’area sottoposta ad erosioni dal mare. Già sarebbe sufficiente la presenza di campeggi, villaggi a basso impatto ambientale, agriturismi, ed altri interventi ecocompatibili. È necessaria invece una maggior tutela delle risorse culturali ricche nell’area.Le frazioni Papanice, Apriglianello, Bucchi, Cantorato, CapoColonna…tutte godranno del progetto, sia dal punto di vista ambientale che da quello turistico culturale, si valorizzeranno alcune specificità che caratterizzeranno queste realtà, come Murano per il vetro, Battipaglie o Gioia del Colle per i latticini, Norcia per i salami, Montalcino per i vini, ecc.ecc.
CENTRO STORICO di Crotone : immaginare il centro storico di Crotone come quei centri storici di tante realtà turistiche, pullulare di vita, attività e turisti è il sogno finale per la nostra città…. Rivalorizzarne la presenza attraverso il castello ed incentivarne l’apertura di attività commerciali… in questi giorni l’amministrazione comunale per delocalizzare alcune bancarelle da via tellini, sta sottraendo aree dedite alla viabilità ed ai parcheggi, invece di incentivare la delocalizzazione nel centro storico… tante attività aperte tutte insieme crea il giusto stimolo ad altre, ma il vero sostegno è l’economia turistica. ZONE FRANCHE …. dopo un gran parlare e spreco di soldi, di tempo e di opportunità, nulla è accaduto nel tessuto produttivo locale. La costituzione delle Zone Franche sono una reale opportunità per incentivare la produzione e, quindi, l’occupazione. La presenza di numerosi capannoni vuoti della attuale zona industriale, frutto di frequenti furti di finanziamenti europei, facilitano la delocalizzazione delle aree produttive, organizzate a settore, nel prossimo entroterra, agevolandola con gli incentivi delle zone franche e con il metano devettorizzato…se ancora ci sarà… PORTO….lo sviluppo delle strutture marittime è fondamentale per gli obiettivi del programma. La realizzazione di un porto turistico nuovo antistante l’area industriale, oltre la razionalizzazione delle altre aree, consentirà lo sviluppo di numerosi posti barca,… 1000 posti barca = 1000 occupati, tra diretti ed indotti, l’accoglienza di navi da crociera e di traghetti da e per la grecia, l’area riservata alla pesca, antistante l’area mercantile, e l’area commerciale. Si predisporra’ apposito ufficio della marineria, nell’ambito dell’assessorato alle attività produttive. PARCO PITAGORA di Crotone una meravigliosa opera architettonica, ricca di studi, di appunti, di opere che riproducono parte del pensiero del famoso filosofo matematico, un giardino tematico….ancora chiuso e lasciato allo sciacallaggio di giovani teppisti… è lo scandaloso atteggiamento dell’amministrazione attuale nei confronti del Parco Pitagora di Crotone ed è la testimonianza effettiva dell’incapacità di questo genere di politica sul bene pubblico. SPIAGGIA … Il tratto urbano di spiaggia sarà finalmente e definitivamente integrato alla città… non si dovrà più assistere ad una spiaggia sporca e pericolosa da fruire. Si attrezzerà ed organizzerà, consentendo l’insediamento di iniziative attinenti al turismo. Il rispetto e la cura saranno uno dei tanti obiettivi della politica di civilizzazione prevista.

6° Punto: RIFIUTI ED ENERGIA

il progetto prevede l’obiettivo RIFIUTI ZERO, si attueranno veloci strategie per introdurre definitivamente la RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA nella città. Verranno sostituiti i cassonetti attuali che raccolgono “tal quale”, con cassonetti della raccolta differenziata, dotando i cittadini dei relativi contenitori e dei programma di raccolta (il Comune di Avellino in soli 2 mesi ha realizzato tutto ciò, dopo una progettazione, programmazione e preparazione dei supporti logistici di circa 2 anni.). Questo tipo di programma a Crotone si può realizzare in circa 12 mesi. Creando consistenti risparmi sulle bollette dei più virtuosi. Il motto sarà PIÙ RICICLI, PIÙ RISPARMI. I servizi e le strutture di recupero e riciclo dei materiati differenziati potrebbero sortire maggiore occupazione a cooperative giovanili. Va tenuto in conto, però, il livello di inciviltà e menefreghismo che contraddistingue noi crotonesi che si cercherà di limitare con l’informazione e di perseguire con ammende. Nel frattempo, però, la città ha bisogno di una discarica, in quanto Crotone, attraverso l’impianto di Ponticelli, confluisce i propri rifiuti “tal quale” al termovalorizzatore di Gioia Tauro. Venendo meno l’impianto di Ponticelli, per l’incompatibile posizione, la direzione è Alli, Catanzaro, ovviamente aumentando costi e inquinamento.
L’idea è quella di garantire esclusivamente i rifiuti del nostro territorio comunale in un quantificato ampliamento dell’attuale discarica di Columbra, che possa consentirne lo stoccaggio per almeno 10 anni, ESCLUSIVAMENTE PER IL FABBISOGNO DEL COMUNE DI CROTONE. L’attuale discarica ha già un’area adibita ai rifiuti industriali, sarebbe opportuno che i “nostri” rifiuti industriali, provenienti dalla bonifica, confluiscano lì, e non in altre nuove discariche, mentre in quella di Columbra confluiscono altri rifiuti pericolosi di altre realtà. Tutto ciò al fine di non supporre nuove discariche nel territorio del comune di Crotone. Un progetto interessante sui rifiuti potrebbe essere perseguito in ogni singolo Comune della Provincia, innescando una raccolta differenziata porta a porta, magari gestita da COOPERATIVE GIOVANILI, la necessità di una discarica, in un piccolo centro, potrebbe risolversi in piccole superfici e piccoli investimenti, si limiterebbero gli oneri di trasporto e si incentiverebbero sia una seria raccolta differenziata controllata che occupazione. RIFIUTO ZERO A CHILOMETRO ZERO! PRIMA CI CIVILIZZIAMO, PRIMA ARRIVIAMO!!!
ENERGIA SI PER IL SOLARE E FOTOVOLTAICO E TUTTE LE TECNICHE PER IL RISPARMIO ENERGETICO. NO ALLE PALE EOLICHE ED A TUTTE LE INDUSTRIE DI ENERGIA CHE INQUINANO E TOLGONO OCCUPAZIONE… un fermo freno alle centrali biomasse, fuori dal ciclo logico di esistenza, cioè senza vivai di piante, senza industrie di trasformazione del legno. Tali impianti non hanno ragione di esistere soprattutto perché bruciano i boschi della Sila; moratoria per industrie per la produzione di energia inquinanti (enormi consumi d’acqua ed emissioni di polveri sottili), moratoria per gli impianti eolici, in quanto il nostro territorio comunale è prevalentemente costiero e l’impatto ambientale e paesaggistico sarebbe distruttivo, NO AL NUCLEARE ! né CENTRALI, né SITI DI STOCCAGGIO !

7° Punto:   TRASPORTI E COMUNICAZIONI

Dal punto di vista politico si promuoverà ogni iniziativa atta all’adeguamento di tutta la ss.106, con parziale delocalizzazione del tratto urbano. Si promuoveranno tutte le possibilità politiche per ristabilire i collegamenti ferroviari con le varie città nazionali, la massima attenzione, altresì, al porto ed all’aeroporto di Crotone, sostenendo ogni iniziativa politica per salvaguardare e sviluppare queste fondamentali vie di comunicazione. Si incentiveranno strategie atte al risparmio di inquinamento dovuto al traffico urbano, verificando la viabilità e realizzando reti di piste ciclabili, tale da indurre l’uso di biciclette, anche con servizi di noleggio. Si adegueranno le aree a parcheggio e si incentiveranno motori elettrici.
Queste sono le grandi linee programmatiche che andrebbero attuate urgentemente per il bene di Crotone. Alternative a questo programma non possono creare un vero sviluppo ambientale ed economico. Il perseguimento delle attuali direttrici senza un vero senso, da una bonifica poco seria e calibrata ad un “polo energetico” che incrementa industrie energivore per la produzione di false energie, con perdite di posti di lavoro ed aumento dell’inquinamento, sprezzanti delle risorse ambientali e ignari di quelle culturali, non porta a nessuna reale economia, tanto meno orizzontale e, di conseguenza, occupazionale. Altri argomenti, degni di ulteriori e qualificanti approfondimenti, riguardano la politica del recupero del centro abitato, risanando aree archeologiche ad uso discarica in pieno centro; il recupero radicale qualitativo dell’area scolastica di via Acquabona, con la definizione del quartiere rom, tramite delocalizzazione degli alloggi ed integrazione degli stessi abitanti; la rivitalizzazione del centro storico; programmazione del piano commerciale, con incentivazione alle attività attinenti il turismo ed i servizi annessi; protocollo con l’Anas per spostamento tratto urbano della  ss.106; recupero risorse economiche statali, europee, royalties (a seguito nuova trattativa con l’Eni di Crotone); politiche sociali rivolte ai ceti meno abbienti, ai portatori di handicap, ai senza casa, agli anziani ed ai bambini, all’accoglienza, agli animali.

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