
Assisi, 27 ottobre 2011 – E’ necessario ripetere ancora oggi quanto dissero i leader religiosi nel 1986 ad Assisi: e cioe’ che mai le fedi possono essere causa di violenze e guerre.
Questo è quanto è stato detto il 27 Ottobre 2011 da Benedetto XVI nel discorso tenuto di fronte ai leader delle altre grandi religioni nella basilica di Santa Maria degli angeli ad Assisi. ”La critica della religione, a partire dall’illuminismo – ha affermato Benedetto XVI – ha ripetutamente sostenuto che la religione fosse causa di violenza e con cio’ ha fomentato l’ostilita’ contro le religioni.
Che la religione motivi di fatto la violenza e’ cosa che, in quanto persone religiose, ci deve preoccupare profondamente. In un modo piu’ sottile, ma sempre crudele, vediamo la religione come causa di violenza anche la’ dove la violenza viene esercitata da difensori di una religione contro altri”.
Benedetto XVI ha parlato ”della ‘decadenza’ dell’uo
mo, in conseguenza della quale si realizza in modo silenzioso, e quindi piu’ pericoloso, un cambiamento del clima spirituale. L’adorazione di mammona, dell’avere e del potere, si rivela una contro-religione, in cui non conta piu’ l’uomo, ma solo il vantaggio personale”.
Fra le ragioni che scatenano la violenza nel mondo di oggi, c’e’ anche l’assenza di Dio, la sua negazione. ”Se una tipologia fondamentale di violenza viene oggi motivata religiosamente – ha affermato Benedetto XVI – ponendo con cio’ le religioni di fronte alla questione circa la loro natura e costringendo tutti noi ad una purificazione, una seconda tipologia di violenza dall’aspetto multiforme ha una motivazione esattamente opposta: e’ la conseguenza dell’assenza di Dio, della sua negazione e della perdita di umanita’ che va di pari passo con cio”’.
di Erica Lagamba
Stanchi dei Soliti