Cosa ne sarà di noi crotonesi?

Colonna di Capocolonna in rovina
Colonna di Capocolonna in rovina di Albien Alushaj

E’ incredibile ciò che avviene in città. Una città troppo ricca di storia per soffrire di ignoranza, troppo strategicamente ricca per soffrire di inadempienza, troppo “tumorata” per soffrire di mala sanità e conflitto di interessi.

La città, negli ultimi otto anni di gestione pubblica, è cambiata drasticamente: il lavoro è calato più notevolmente come, d’altronde, la nostra salute fisica in primis e, non meno importante, quella intellettuale. Le infrastrutture basilari per qualsiasi città, quali aeroporto, trasporto su rotaie, ora anche il porto, sono state lasciate marcire. Parte dei nostri mari è altamente contaminata, ogni cinquecento metri spunta una piattaforma, senza considerare l’inquinamento già  prodotto per anni dalle vecchie industrie: scuole al mercurio, strade all’amianto e addirittura la questura costruita con rifiuti tossici.

In tutto questo male di vivere lui non ha la dignità di un uomo, ma l’incoscienza di un bambino. Anche i vostri figli potrebbero ammalarsi e/o emigrare. Per il sindaco però i conti tornano, quindi è “tutt’appost’ “! Non è più possibile proseguire con questa amministrazione, che è in grado di fare una rotonda solo dopo anni di degrado e si vanta sui social network e sull’account facebook personale – ufficio stampa del comune di Crotone-  di aver reso grande Crotone. No sindaco, tu l’hai distrutta.

In città ci sono gruppi, più o meno importanti, che protestano da molto tempo ma neanche lontanamente vengono ascoltati dalle istituzioni crotonesi e/o calabresi. Un mio amico di fronte un interessante caffè, un giorno non tanto lontano, mi disse: vendendosi per 50 euro e/o una spesa al supermercato (tanto vale il voto a Crotone) si può star bene una settimana, ma per i cinque lunghissimi anni successivi? Ci tengono la bocca chiusa e la mente confusa.

L’informazione nazionale tace sulle faccende incresciose d’Italia. Dicono che ci sarà la crescita! Da Noi a Crotone, una delle più grandi piazze del mondo antico ora cumulo di malati e subordinati senza infrastrutture, bonifiche e Università, come potremo mai ripartire?

Ora arriva l’estate e tutti quanti andranno a mare … e poi?

Quando arriverà il depressivo inverno di Crotone, cosa succederà?

Lui si dimetterà? Lascerà spazio al nuovo necessario?

Cosa ne sarà di Noi? La realtà è di gran lunga più cruda della fantasia dei nostri politici crotonesi.

 

Andrea Campagna

Stanchi dei Soliti

Proposte democratiche: un referendum per confermare il sindaco di Crotone

Referendum

di Stanchi dei Soliti

Se questo gruppo politico amministrasse Crotone sottoporrebbe la sua stabilità politica alla volontà popolare. Cosa significa? Significa che, a distanza di qualche anno dalla nostra elezione, il sindaco di Stanchi dei Soliti deve essere riconfermato dai cittadini che gli hanno dato fiducia.
Il mandato di un sindaco dura normalmente 5 anni e può essere rieleggibile soltanto una volta. Stanchi dei Soliti include nelle sue proposte per incentivare la partecipazione popolare questo nuovo istituto: dopo i primi tre anni di mandato il Comune di Crotone indice un referendum confermativo del sindaco, affinché i cittadini possano valutare i nostri 36 mesi di amministrazione. A seguito della consultazione, il nostro sindaco si dimetterà qualora il numero dei votanti che si esprime a favore delle sue dimissioni è pari al numero degli elettori che hanno determinato la sua elezione a sindaco. Ad esempio, se il nostro sindaco sarà eletto con 10.000  voti e se, dopo tre anni, lo stesso numero di votanti sarà a favore delle sue dimissioni, il nostro sindaco si dimetterà.
Perché tutto questo? Perché è giusto che i crotonesi possano valutare il nostro operato e constatare se abbiamo mantenuto le promesse della campagna elettorale.
Voi,votandoci, avete creduto in noi . Voi, eventualmente, ci rispedite a casa.


Stanchi dei Soliti

E’ da notare che la proposta è realizzabile ai sensi dell’articolo 8 del testo unico degli enti locali.

Igiene pubblica: un cittadino crotonese scrive a Stanchi dei Soliti

materiale inquinante crotone
materiale inquinante crotone

“Ho deciso di segnalare al vostro gruppo politico questo problema non perché voglia mettermi da parte e non metterci la faccia – anzi  il mio motto è “Libertà è partecipazione”- bensì perché sono convinto che rivolgendomi a voi le mie osservazioni possano avere maggiore eco.
Qualche giorno fa, mentre percorrevo la nuova strada che collega via Saffo alla chiesa di Santa Rita – strada ufficialmente  chiusa a causa dei lavori in corso-sono venuto a conoscenza di un grave episodio per l’igiene pubblica. In particolare, tutto il tratto di strada suddetto è disseminato di copertoni d’auto, molti dei quali sono stati “smaltiti” con la combustione; dal che ne consegue che di tali copertoni ne rimanga soltanto la struttura metallica interna, ovvero lo scheletro per intenderci. Ma ciò che mi ha lasciato allibito è la presenza di una massa informe di materiale biancastro (vedi foto) che presumo si tratti dei residui dei pannelli di amianto a cui è stato dato fuoco. Vorrei tanto sbagliarmi, ma la mia impressione è stata questa. Infatti, la struttura che ingloba le fibre di amianto si è disgregata per via delle fiamme, lasciando intatte le polveri interne che ovviamente non bruciano.
Voglio precisare che non è mia intenzione creare allarmismi, pertanto non è certo che si tratti di amianto; quel che è certo, invece, è che la presenza di pneumatici bruciati e non abbiano un impatto tutt’altro che positivo sul nostro territorio”
di Pietro Luigi Liguori

Il gruppo politico Stanchi dei Soliti ha inoltrato la presente segnalazione al sindaco, al prefetto e alle testate giornalistiche locali.

Stanchi dei Soliti

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