I dieci veterani della politica crotonese, nomi e cognomi

POLITICI CROTONESI
POLITICI CROTONESI

Ricevono indennità a nostre spese dai primi anni ‘90 ricoprendo svariati incarichi nella politica locale, regionale e nazionale. Stiamo parlando dei dieci veterani della politica crotonese. Uomini che nel corso della loro carriera hanno indirizzato la nostra città verso l’aggiudicazione di memorabili trofei: provincia più povera d’Italia, ultima per qualità di servizi e tutela dell’ambiente , peggiore qualità della vita nel settore degli «affari e lavoro, ambiente, servizi finanziari e scolastici, tempo libero e tenore di vita» 
È certo che Enzo Sculco, Dionisio Gallo, Rocco Gaetani, Filippo Esposito, Antonio BarberioEttore PerzianoUbaldo Schifino, Stano Zurlo, Giuseppe Candigliota e Francesco Sulla siano soddisfatti dei fallimenti collezionati, dato che perpetuano le medesima attività politica e amministrativa da oltre vent’anni a questa parte. Il premio anzianità va ad Ubaldo Schifino, la cui carriera politica ha avuto inizio ventinove anni fa con l’elezione – nelle file del Partito Comunista – a consigliere regionale nel lontano 1985. Il novellino è invece Stano Zurlo: eletto consigliere provinciale di Alleanza Nazionale nel 1995. Per tutti gli altri veterani – nati a Crotone o attivi politicamente nella medesima cittadina – l’ingresso nella politica locale è avvenuto dal 1987 in poi.

Stanchi dei Soliti non condivide la tesi dei limiti al mandato elettivo: se un sindaco lavora bene deve avere il diritto di continuare nella sua attività, perché la continuità amministrativa del primo cittadino gioverebbe alla città. In Francia, ad esempio, non esistono dei limiti al mandato, tant’è che alcuni sindaci hanno ricoperto tale incarico per oltre 50 anni.

Tornando a Crotone, il problema non è quanto bensì come la politica locale ha gestito la cosa pubblica. Se i suddetti personaggi avessero agito in linea con quanto annunciato nelle campagne elettorali o se avessero rispettato degli standard minimi per offrire alla città un futuro non  eccelso ma semplicemente dignitoso, questa denuncia sarebbe sterile oltreché qualunquista.  Così non è stato. E il fattore ancora più grave è che i veterani della politica vengono sostenuti dai giovani della politica: quelli che si bendano gli occhi e accettano tacitamente le perle politiche dei loro predecessori; il tutto perché, anche loro, giovani fuori ma vecchi dentro, aspettano pazientemente di essere sistemati.

Andrea Arcuri  
Stanchi dei Soliti

 

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Stanchi dei Soliti: ecco come abbiamo lavorato per Crotone nel 2012

Stanchi dei Soliti: cosa abbiamo fatto per la nostra città
SdS: attività per Crotone

Di Andrea Arcuri

Nei primi giorni dell’anno ognuno di noi cerca di fare un resoconto dei principali avvenimenti verificatesi nei dodici mesi appena conclusi, ed è così che anche Stanchi dei Soliti si sente in obbligo, nei confronti dei cittadini che gli hanno dato fiducia, di ricordare in che modo questi sono stati rappresentanti.
I temi cha abbiamo trattato attraverso denunce, sollecitazioni e riflessioni sono numerosi e sono tutti relativi allo sviluppo amministrativo, politico, economico e culturale della nostra bella Crotone. In particolare ci siamo occupati di:

Questione ENI:
Siamo stati intervistati da un ricercatore che svolgeva indagini per conto di ENI, al quale abbiamo riassunto numerose proposte che, così come è avvenuto in altri contesti, Eni potrebbe realizzare nella nostra città: UniKro (università di Crotone), valorizzazione delle nostre risorse (35 km di costa, castello di Carlo V ecc.) per rilanciare il turismo crotonese; creazione di centri direzionali Eni simili a quelli creati a San Donato milanese, dove l’ente nazionale idrocarburi ha creato più di 3000 posti di lavoro.
Abbiamo manifestato il nostro dissenso nei confronti del sindaco Vallone quando, in una seduta consiliare, ha lasciato intendere che è Crotone che deve adeguarsi alle proposte Eni e non viceversa.
Abbiamo infine elencato gli ipotetici rischi ambientali (tra cui quelli Continua a leggere

Crotone : più facile avere l’autorizzazione per un pozzo che per un gazebo !

Il pozzo dell'ENI a Capocolonna (Crotone)

Dopo tanto estenuante lavoro e singolari iniziative, finalmente possiamo dire di essere riusciti a centrare un nostro importante obbiettivo ovvero il rispetto per uno dei tanti principi fondamentali per cui il nostro gruppo ha preso vita: la legalità! Ci congratuliamo e stringiamo virtualmente la mano all’Avv. Peppino Vallone, Sindaco di Crotone, per aver dato testimonianza della sua presenza sul territorio, ora anche noi, possiamo dire “il Sindaco c’è”! Il gruppo SdS ha intrapreso un’iniziativa raccogliendo le firme per una petizione la cui principale richiesta è la costituzione di una consulta ambiente, formata da cittadini ed associazioni, uno strumento utile per controllare meglio quello che accade tra amministrazione locale ed ENI. Questa campagna pro-Crotone (e non contro l’ENI come è stata definita) è stata interrotta lo scorso lunedì 2 gennaio con il “blitz” (così indicato da alcuni organi di stampa) della polizia municipale: ci sono voluti ben 5 agenti (in strada il comando ne ha a disposizione una decina) per sgomberare il suolo pubblico, occupato da un gazebo e da un tavolino utili alla raccolta firme, occupazione del suolo per la quale era stata avanzata regolare richiesta nella stessa mattinata ma senza aver poi ricevuto alcuna autorizzazione. Finalmente, con grande meraviglia dei passanti, si è assistito al ripristino della legalità ed alla riappropriazione da parte dei cittadini del pezzo di strada comune. Qualcuno vociferava che l’intervento fosse stato “richiesto” dal sindaco in persona al comandante dei vigili… “Non sapeva delle autorizzazioni del pozzo dell’ENI a Capo Colonna, ma sapeva che i furfanti del gruppo SdS non avevano l’autorizzazione a mettere un gazebo in piazza!” Finalmente, speranzosi ed ottimisti dopo il gesto eclatante messo in atto dalle forze di Polizia Municipale, che il giorno successivo hanno anche notificato al gruppo una sanzione amministrativa di euro 50,00, potremo vedere una Crotone più civile, più pulita, più onesta, più vivibile, finalmente vedremo sgomberato il traffico cittadino da tutte quelle auto parcheggiate selvaggiamente, vedremo le nostre campagne ripulite dalle discariche abusive di eternit, vedremo una raccolta differenziata all’80%, vedremo risolto il problema del randagismo, vedremo i cartelli stradali turistici, vedremo i muri senza più un solo graffito e ripuliti da ogni manifesto abusivo, vedremo un’amministrazione che si fa valere anche dinnanzi al colosso Eni… finalmente, insomma, vedremo una Crotone nuova! La nostra iniziativa denominata “Eni-rispigghiamu???” ha portato i suoi frutti: finalmente qualcuno si è svegliato veramente, ora c’è solo da sperare che la veglia duri a lungo.

Stanchi dei Soliti
Uff.Stampa – Andrea Correggia, Christian Greco.