Claudia Riganello: vorrei studiare nella Villa Comunale

Ingresso villa comunale Crotone
Ingresso villa comunale Crotone


Stanchi dei Soliti propone la collocazione di una serie di tavoli e sedie in legno nel piano superiore della villa Comunale, per garantire agli studenti crotonesi di studiare all’aperto.

 

Forse siamo ben lontani dal desiderare qualcosa del genere, la realizzazione di tali strutture implicherebbe uno sforzo in costi e in capacità di amministrazione che purtroppo i nostri politici sono ben lontani dall’assicurarci. Ma è sempre così? Non credo.
In posti meno dotati e dal clima indubbiamente meno ospitale sono state create opere e strutture in grado di per sé di attirare frotte di turisti e idonee a far vivere con maggior agio la gente del luogo. Nel nostro territorio basterebbe appoggiarsi a ciò che la natura o i nostri antenati ci hanno regalato. E mi viene in mente un posto magico della nostra bella Crotone dimenticato da tutti: la villa comunale. Non servirebbe poi molto per renderla un luogo adatto allo studio e alla lettura, un posto in cui ragazzi, giovani e meno giovani possano godere della visione del mare e il fresco degli alberi secolari che abbiamo il piacere e il privilegio di avere nel nostro territorio, di poter passeggiare e conoscere il nostro passato che solo quei sentieri antichi sono in grado di raccontare.

La nostra proposta sarà inoltrata all’assessore alla cultura Antonella Giungata e alla cooperativa Agorà che gestisce la villa comunale.

Claudia Riganello
Stanchi dei Soliti

 

 

Politiche culturali: Stanchi dei Soliti chiama, l’assessore non risponde

bambini scuola elementare
bambini scuola elementare

E’ trascorso un mese e mezzo da quando Stanchi dei Soliti inviò una email all’assessore alla cultura del Comune di Crotone proponendo la creazione del Manuale della buona educazione, all’interno del quale menzionare atteggiamenti e comportamenti da promuovere o evitare al fine di contrastare gli innumerevoli episodi di inciviltà che attanagliano il Crotonese. La nostra proposta prevede inoltre che i contenuti del manuale vengano illustrati sin dalle scuole elementari. Ogni insegnante potrebbe dedicare ogni giorno 5 minuti di lezione alla spiegazione del suddetto manuale e all’utilità che esso riveste per una sana convivenza civile (è opportuno ricordare che non sono pochi quegli insegnanti che informalmente svolgono da sempre tali attività).
A nostro avviso, l’elaborazione del manuale in questione spetta al comune di Crotone, avvalendosi dell’ausilio di psicologi ed esperti nell’educazione dei minori.
In ogni caso, quelle di Stanchi dei Soliti sono state parole gettate al vento: a distanza di oltre un mese l’assessore alla cultura del Comune di Crotone– Antonella Giungata –  non ha ancora risposto alla nostra email.

Stanchi dei Soliti

Due giorni senz’acqua: prima di diventare una città turistica dobbiamo diventare una città


“Assessore, se lei fosse un turista, ritornerebbe in una città nella quale le hanno impedito di farsi una doccia per quasi 48 ore?”

Quasi 48 ore senza acqua corrente sono inaccettabili per una città civilizzata. E sono ancor di più inaccettabili per una città che si pone obiettivi di sviluppo turistico.
Crotonesi e turisti hanno subito dei disagi tipici del continenti africano, dove per fare una doccia c’è la necessità di versare sul proprio corpo delle bacinelle precedentemente riempite, senza poter usufruire del getto dell’acqua corrente. Situazioni queste che noi crotonesi conosciamo bene, e di cui ormai- erroneamente- non ci scandalizziamo nemmeno.
Mentre è facile  prevedere i  noti periodi di siccità artificiale crotonese, è meno facile individuare i responsabili di tali disfunzioni:  la politica dello scarica barile è sempre protagonista, perché quando non è colpa della Continua a leggere