“Assessore, se lei fosse un turista, ritornerebbe in una città nella quale le hanno impedito di farsi una doccia per quasi 48 ore?”
Quasi 48 ore senza acqua corrente sono inaccettabili per una città civilizzata. E sono ancor di più inaccettabili per una città che si pone obiettivi di sviluppo turistico.
Crotonesi e turisti hanno subito dei disagi tipici del continenti africano, dove per fare una doccia c’è la necessità di versare sul proprio corpo delle bacinelle precedentemente riempite, senza poter usufruire del getto dell’acqua corrente. Situazioni queste che noi crotonesi conosciamo bene, e di cui ormai- erroneamente- non ci scandalizziamo nemmeno.
Mentre è facile prevedere i noti periodi di siccità artificiale crotonese, è meno facile individuare i responsabili di tali disfunzioni: la politica dello scarica barile è sempre protagonista, perché quando non è colpa della Continua a leggere