Non è stato eletto da nessun cittadino e le province esistono solo in via transitoria
Formalmente eletto ma sostanzialmente nominato, Peppino Vallone è il nuovo presidente della provincia di Crotone grazie ai 171 voti ottenuti dai consiglieri e dai sindaci del Crotonese. Nel 2011 poco più di 16.000 cittadini su 50.000 aventidiritto al voto ribadirono la sua elezione a Sindaco. Il 12 ottobre, invece, Vallone riceve un nuovo incarico altrettanto rilevante, ma legittimato non dal voto dei cittadini bensì da esigenze finanziarie e temporanee, dato che la nuova disciplina che regola le Province mira da una parte a ridurre la spesa pubblica e dell’altra a riordinare “in via transitoria” un ente destinato a scomparire con la riforma costituzionale del Titolo V.
Stanchi dei Soliti ha condotto un’intesa battaglia per evitare che le province si trasformassero in enti svuotati dalle funzioni originarie e prive di rappresentanti eletti; assetto che, invece, ha preferito attribuire il ministro Delrio.
Ed è proprio per tali ragioni che Peppino Vallone è il nuovo Presidente di Nessuno: non è stato eletto da nessun cittadino ed è il vertice di un ente che fra qualche anno, probabilmente, non esisterà più.
L’incarico sarà svolto gratuitamente, ma le nomine di «rappresentanti della provincia presso enti, aziende e istituzioni», che un presidente della provincia ha il diritto di effettuare, non sono affatto a titolo gratuito. Ricordiamo che Stanchi dei Soliti denunciò pubblicamente lo strumento della nomina perché nel caso del Comune di Crotone si era trasformato in un mezzo di sistemazione partitica. Anche in quelle circostanze fu Peppino Vallone a nominare nel suo staff organizzativo dei candidati non eletti del centrosinistra che rivendicavano una sistemazione.
A questo punto, ci tocca correggere il titolo del nostro articolo, perché non è vero che Peppino Vallone è il Presidente di Nessuno: non sarà il presidente dei crotonesi ma è certamente il presidente degli amici di partito che dovrà nuovamente soddisfare.
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Soppressione province foto realizzata da Stanchi dei Soliti un anno fa
Era luglio 2012 quando Stanchi dei Soliti aveva più volte ribadito l’incostituzionalità del decreto di soppressione delle province, in virtù delle tutele costituzionali del principio autonomistico (articolo 5 della Costituzione italiana). Oltre ai vari articoli e comunicati scritti, realizzammo e pubblicammo su facebook la foto che soprariportata, evidenziando l’incostituzionalità del decreto della spending review.
Ieri, a distanza di un anno, la sentenza della Corte costituzionale ritiene incostituzionale il decreto adottato da Mario Monti in virtù dell’articolo 5 della Costituzione. Continua a leggere →
Finora abbiamo tentato di convincere i nostri concittadini che la soppressione della provincia di Crotone comporterebbe un ulteriore isolamento del territorio e, di conseguenza, il colpo di grazia ad un città già in ginocchio. In tanti, ancora, sostengono che l’accorpamento sia un bene perché <<diminuiranno le poltrone>> e <<finalmente politici e amministratori avranno la giusta ricompensa per aver contribuito a renderci una delle province più povere d’Italia>>. Come abbiamo già sottolineato altre volte, la diminuzione degli organi di governo e delle loro indennità è l’unico aspetto positivo della Spending Review. Ma a tale aspetto positivo seguono tante altre perplessità: quanto costerà la riorganizza Continua a leggere →
Sembra che il ritorno all’assetto istituzionale precedente al 1992, quando Crotone era un paese in provincia di Catanzaro, non abbia suscitato alcun sentimento di indignazione nella maggioranza dei
cittadini crotonesi. Tale indifferenza potrebbe essere interpretata come l’ennesimo comportamento apatico dei nostri conterranei, spesso considerati come coloro che preferiscono lamentarsi piuttosto che contribuire concretamente al miglioramento della città. Ma in realtà, confrontandomi con vari cittadini, ai quali ho manifestato l’esigenza della tutela della nostra provincia soprattutto per ragioni di identità e autonomia, ho potuto constatare che tale indifferenza è giustificata dall Continua a leggere →
Riteniamo importante fornire delle informazioni di base relativamente alla procedura di riordino delle province.
Com’è noto, il Governo Monti attraverso la Speding Review (misure concernenti la revisione della spesa pubblica italiana) ha individuato due criteri fondamentali affinché le province non vengano accorpate: