
La gigante frana sottomarina tra Crotone e Isola Capo Rizzuto si muove di circa 8 millimetri all’anno, il che potrebbe apparire un moto innocuo; ma, allo stesso tempo, i ricercatori sottolineano come l’attività sismica potrebbe causare improvvise accelerazioni. E’ noto a tutti il legame che intercorre tra estrazione di metano e rischio sismico, pertanto c’è la necessità di interpellare gli autori delle attività estrattive nel mare crotonese: l’ente nazionale idrocarburi.
Tale interpellanza non deve essere avanzata dal nostro gruppo politico, bensì dai rappresentanti istituzionali: il sindaco di Crotone Peppino Vallone, il presidente della Provincia Stano Zurlo e il sindaco di Isola Capo Rizzuto Gianluca Bruno.
I ricercatori hanno impiegato cinque anni di lavoro prima di pubblicare la ricerca in questione; ci auguriamo che la classe politica di Crotone e provincia non impieghi altrettanto tempo per incontrare i dirigenti Eni.
Andrea Arcuri e Fabrizio Marino
Stanchi dei Soliti
speriamo bene perché la situazione è veramente critica…
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Dobbiamo stare attenti Filippo. Bisogna consultare gli esperti e avere risposte certe.
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certo…se bisogna fare le cose bisogna farle bene e in modo corretto soprattutto
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Se aspettiamo che i nostri rappresentanti politici, Sindaco, presidente della provincia ecc. facciano delle interpellanze beh….facciamo prima ad emigrare per altri territori più sicuri.
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E’ chi ci ha ridotto in queste condizioni che deve emigrare. Non possiamo dargliela per vinta sempre.
Ciao Roberto
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