Stanchi dei Soliti: ma noi siamo di destra o di sinistra?


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Stanchi dei Soliti per Crotone

Qual è il orientamento politico di coloro che contrastano il degrado urbano? Qual è l’orientamento politico di chi pretende l’efficienza del servizio idrico? È di destra o di sinistra chi pretende che le promesse della campagna elettorale vengano realizzate? È di sinistra o di destra chi desidera lo sviluppo turistico della propria città? È fascista o comunista chi denuncia le dispersione dei fondi stanziati per la raccolta differenziata? E ancora: è liberale o conservatore, democratico o repubblicano, chi pretende degli urgenti interventi di bonifica in uno dei territori più inquinati di Italia?

Riassumendo i quesiti di cui sopra in una sola domanda, qual è l’orientamento politico di una città che funziona? Se avessimo aspirazioni politiche nazionali sarebbe opportuno fornire ai nostri potenziali elettori delle indicazioni in merito alla nostra appartenenza ideologica, tale da permettere ai nostalgici della vecchia politica valoriale di votarci sulla base del nostro schieramento. Ma la politica locale è il funzionamento della rete fognaria, la politica locale è la manutenzione dell’acquedotto, la politica locale è la raccolta differenziata. Tutto ciò prescinde dall’appartenenza ideologica, tutto ciò prescinde dal votare socialista o comunista. È il buon senso ad orientare l’amministratore verso l’adozione di buone pratiche, non il suo colore politico.

Si noti che quest’approccio alla politica – che si basa dunque sull’approvazione o disapprovazione dei progetti rispetto alla qualità del progetto stesso prescindendo dall’orientamento politico del proponente- non nasce con il MoVimento 5 Stelle, bensì con le liste civiche. È nello spirito di una lista civica badare alla sana amministrazione della città ignorando il colore politico di chi promuove pratiche virtuose. Il Movimento 5 Stelle ha elevato a rango nazionale questo principio: quando a seguito delle elezioni  dello scorso febbraio i parlamentari grillini affermavano «voteremo la fiducia riforma per riforma», si riferivano proprio a tale concezione della politica. Concezione che è nata e si è sviluppata nelle le liste civiche, ovvero in quei gruppi politici locali formati da cittadini che orientano le loro azioni e i loro obiettivi amministrativi prescindendo dall’ideologia politica di appartenenza, bensì tendando di favorire il benessere del territorio e della comunità locale in cui operano o intendono operare.

Stanchi dei Soliti è una lista civica e, in quanto tale, aderisce alla stessa concezione della politica. L’abbiamo fatto in tempi non sospetti, due anni fa, quando il 22 dicembre del 2011 approvammo il principio numero uno della nostra carta dei valori:

“Stanchi dei Soliti esprimerà il proprio dissenso o assenso ai progetti, che gli altri gruppi o forze politiche proporranno , in base alla qualità del progetto stesso, e non in base al movimento o alla forza politica proponente.”

Migliorare Crotone non è questione di ideologia, è questione di cuore.

Stanchi dei Soliti

2 pensieri su “Stanchi dei Soliti: ma noi siamo di destra o di sinistra?

  1. Andrea si è di sinistra ma anche di destra perché voler bene al proprio territorio non lo si fa politicamente… una persona di sinistra può voler bene alla propria città come uno di destra e viceversa uno di destra e uno di sinistra invece boicottano e non lo fanno crescere civicamente

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