Politica: Crotone è la ruota di scorta dei candidati sconfitti


Senatore e Vallone
Pasquale Senatore                                                                                                                           Peppino Vallone

“Prima ambiscono al parlamento, se va male alla regione e se va peggio a Crotone”


Pasquale Senatore e Peppino Vallone hanno qualcosa in comune: sono due uomini di partito che hanno ricercato la loro stabilità politica nella città di Crotone, candidandosi alla carica di primo cittadino un anno dopo la sconfitta alle elezioni regionali.
Peppino Vallone, candidato nelle fila del partito democratico, alle regionali del 2010 ottenne 4.198 voti, ma dovette cedere il seggio al compagno di partito Francesco Sulla, eletto con un centinaio di voti in più. Stesso destino per Pasquale Senatore che, con 3.227 preferenze, si vide scavalcato da Salvatore Pacenza, primo degli eletti del PDL nella circoscrizione crotonese. A differenza di Vallone, per Pasquale Senatore la candidatura alle regionali era una sorta di ruotine, avente il fine di confermare la carica di consigliere della Calabria già conquistata nel 2005; ma le previsioni del millantato “miglior sindaco” di Crotone erano difformi dalla realtà poi verificatesi.
Ed è così che il fallimento si trasforma in opportunità: due candidati sconfitti alla ricerca di un ripiego, il cui oggetto è  l’aministrazione comunale crotonese. Tale constatazione stimola in noi una domanda retorica che vogliamo rivolgervi: cosa sarebbe successo se Vallone e Senatore fossero stati eletti al consiglio della Calabria? Si sarebbero ricandidati a sindaco un anno dopo, dovendo così rinunciare alla carica di consigliere (data l’incompatibilità con quella di primo cittadino)? Evidentemente no. Per entrambi i contendenti, dunque, rivestire la carica di sindaco non era una priorità, bensì una triste sicurezza a cui i due aspiranti consiglieri calabresi si sono adattati. Adattamento ancora più frustrante per Pasquale Senatore, il quale non essendo rieletto né consigliere regionale nel 2010 né sindaco nel 2011, ha dovuto optare per una carica di minore rilievo, ovvero quella di consigliere comunale.
Che Crotone fosse considerata la ruota di scorta dei candidati sconfitti non è cosa nuova; anzi, azzardiamo una previsione su un episodio che alle amministrative del 2016 potrebbe verificarsi: la candidatura a sindaco di Crotone di Antonella Stasi. Per amore della città o per ripiego? Beh, considerando che la Stasi non è stata eletta alle recenti elezioni di camera e senato, provate ad indovinare la (scontata) risposta.

Andrea Arcuri
Stanchi dei Soliti

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