
di Stanchi dei Soliti
All’appello mancavano due uomini da sistemare: Rocco Geatani e Domenico MelIace. Entrambi candidati alle elezioni del 2011 con il PD crotonese, entrambi non eletti a consigliere per una manciata di voti. Infatti, sia Geatani che MelIace hanno ottenuto 212 voti, e a seguito della decadenza da consigliere comunale di Contarino (nominato assessore all’urbanistica) uno dei due avrebbe dovuto colmare il posto vacante in Consiglio. Ma se entrambi hanno ottenuto lo stesso numero di preferenze (212) chi ha diritto al subentro? La legge è chiara: in presenza di candidati con lo stesso numero di voti conseguiti è eletto consigliere colui che precede nell’ordine di lista. Nel nostro caso, quindi, Rocco Geatani. Perché, dunque, il consigliere subentrato è MelIace?
Vallone, Geatani e MelIace hanno raggiungo accordi diversi, negoziando postazioni e incarichi sulla base non della professionalità e del diritto di elezione riconosciuto a Geatani, ma sulla base dei voti che i due amici del PD hanno portato alla coalizione di centrosinistra. Il principio è sempre lo stesso: chi porta più voti sarà sistemato prima e meglio degli altri. Così, dato che il seggio spettava per legge a Geatani, quest’ultimo ha comodamente rinunciato a tale prelazione in cambio di un incarico sicuramente meglio retribuito: il presidente dell’AKREA (società per cui Geatani era già consigliere di amministrazione). Geatani sostituisce un altro amico del centrosinistra crotonese: Salvatore Lucà, storico membro della compagnia dei democratici.
Un’amministrazione guidata da Stanchi dei Soliti presupporrebbe che incarichi a cui sono connesse responsabilità ambientali e amministrative, a cui il presidente dell‘Azienda Crotonese Energia e Ambiente (AKREA) deve fare riferimento, non vengano attribuiti sulla base della tessera di partito e dei voti conseguiti, bensì in relazione alla professionalità dei soggetti. Vallone prima di nominare Geatani nuovo presidente avrebbe dovuto indire una consultazione pubblica, confrontare i curriculum e sulla base di questi nominare il soggetto più competente.
La nostra denuncia di qualche mese fa relativa a un episodio simile di assunzioni non è servita a frenare quest’altra pagliacciata. Questa amministrazione comunale, in carica ormai da otto anni, ci sta insegnando che per rivestire incarichi di vertice è più importante l’esperienza politica di quella professionale.
Andrea Arcuri