Alluvione Crotone: una sola catastrofe non è bastata


Lungomare di Crotone 19 novembre 2013 (foto di Piero Spinelli)
Lungomare di Crotone 19 novembre 2013 (foto di Piero Spinelli)

 

Non è bastata la morte di Luca Buscema, Michela Cicchetto, Luca Tavano, Bruno Commisso, Angela Trovato e Paolo Pupa, vittime dell’alluvione del 1996, per accrescere il senso di responsabilità degli amministratori comunali e provinciali del Crotonese. Manco per l’anticamera sfiora loro l’idea di operare una sana pianificazione del territorio i cui interventi da mettere in atto abbiano come pripriotà la prevenzione di nuove tragedie.
Va detto che i tentativi ci sono stati, e la predisposizione del Piano Rischio Alluvione del Comune di Crotone ne è il classico esempio. L’operato di un’amministrazione, però, non è da valutare sulla base dei progetti che essa propone bensì dall’attuazione che dà a tali progetti; attuazione che, stando ai risultati ottenuti (vedi foto), non si è ancora verificata.
E’ stato già precisato da questo gruppo politico che, com’è noto, è impossibile prevenire catasfroti naturali, ma una buona amministrazione sa reperire le risorse e sa predisporre gli strumenti per minimizzarne i rischi; il che deve essere prioritario per quelle amministrazioni i cui territori sono segnati dalla presenza di cittadini che, a causa del maltempo e della malamministrazione, hanno perso la vita.
Se proprio volete onorare le vittime del 1996 smettete di dedicare loro piazze e vie della città e iniziate a mettere in atto gli interventi che possano evitare nuove vittime.

Stanchi dei Soliti

Dicci cosa ne pensi !

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...