Riufiuti Crotone: La nostra soluzione temporanea per evitare un’emergenza sanitaria


Utilizzare i cosiddetti “container scarrabili” per collocare l’immondizia sparsa nelle strade della città rappresenta, a nostro avviso, l’unico modo per risolvere in maniera assolutamente temporanea l’emergenza rifiuti che investe Crotone. L’obiettivo è quello di evitare che l’attuale situazione sfoci in un’emergenza igienico-sanitaria.
Considerato che tale intervento potrebbe non essere conforme alle disposizioni normative vigenti in materia, richiediamo al sindaco Vallone di adottare un’ordinanza contingibile ed urgente, al fine di salvaguardare l’incolumità pubblica dei cittadini; che è oggettivamente minacciata dall’accumulo dei rifiuti presenti e dai roghi prontamente appiccati. Pertanto, invitiamo il sindaco ad individuare il luogo più idoneo per la collocazione dei container succitati, magari con la collaborazione dei privati cittadini così come è avvenuto in altre città.
Chiaramente, quella da noi proposta non è una modalità che permette la risoluzione definitiva di tale emergenza (le cui responsabilità investono tutti i livelli di amministrazione), ma un modo per rispondere immediatamente al degrado urbano ed ai rischi sanitari ad essa connessi.
Sono numerosi i comuni in Italia che a causa del rilevante cumulo di rifiuti presente in città, hanno individuato nuovi siti di stoccaggio provvisori (per un periodo massimo di 180 giorni). Tali siti, però, non devono assolutamente tradursi in nuove discariche ma in luoghi che permettono di affrontare temporaneamente l’emergenza.
Va precisato, però, che la maggior parte dei comuni che hanno adoperato tale soluzione temporanea, a differenza di Crotone, non hanno varie discariche presenti sul territorio. In ogni caso, i “container scarrabili” ed i siti di stoccaggio provvisori non devono essere percepiti come la soluzione all’emergenza, ma come un rimedio temporaneo in vista dell’estate. E nonostante con tale meccanismo non avremmo più l’ammasso di rifiuti per le strade, i cittadini non devono mai dimenticare che l’emergenza rifiuti esiste ancora.
Quanto alle misure definitive per porre fine una volta per tutte a questa piaga sociale occorre ricordare che, se i comuni calabresi non raggiungeranno livelli decenti di raccolta differenziata e se a livello regionale non saranno messi a disposizione impianti sufficienti per valorizzare gli sforzi dei comuni virtuosi che differenziano, ci ritroveremo a parlare di emergenza rifiuti ogni quindici giorni.

Andrea Arcuri
Antonio Scerra
Aurelia Corasaniti
Claudia Aspasia Riganello
Michele Corrado

Stanchi dei Soliti

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