Artisti crotonesi: apre i battenti la sede MMI di Crotone


Da sinistra verso destra, Fabio Mangano, Frank Gambale, Matteo Willi Procopio
Da sinistra verso destra, Fabio Mangano, Frank Gambale, Matteo Willi Procopio

E’ attiva la sede mmi di crotone diretta dal docente e chitarrista Fabio mangano

Giorni fa abbiamo intervistato Fabio mangano, che in modo sempre disponibile e cortese ci ha parlato dell’apertura della nuova sede mmi di Crotone, da lui gestita e diretta. MMI istituto nazionale di alto perfezionamento musicale, è uno dei punti di riferimento in Italia nell’ambito della didattica musicale, entrare a farne parte e riuscire a diventare docente abilitato, è un risultato degno di nota. Gli abbiamo fatto qualche domanda, buona lettura!

Flavio P: Fabio lei ha un ottimo trascorso da chitarrista, si è esibito in numerosi live con la sua cover band (Ytsejamkr), Cosa l’ha spinta ad intraprendere questo nuovo cammino da didatta?

Fabio: La spinta è nata dal fatto che, tanti anni fa, ero io stesso alla ricerca di conoscenza armonica e teorica sullo strumento. Questa ricerca mi ha segnato, facendomi capire l’importanza di poter offrire un aiuto concreto a chi vuole iniziare un percorso didattico serio e ben strutturato. Così mi sono alzato le maniche per aprire qui a Crotone questa sede mmi. Riuscirci è stato davvero difficile, ho dovuto superare prima i quattro livelli come allievo (base-intermedio-avanzato-diploma), e poi altri due esami abilitanti all’insegnamento, l’ultimo di questi superato un mese fa.

Flavio P: Come affronta le variegate dinamiche didattiche e le singole esigenze di ogni suo allievo?

Fabio: Non ho un metodo generale che uso per tutti, cerco di decodificare ogni mio allievo, sarebbe improduttivo usare un metodo unico per tutti. Seguo ogni mio allievo tenendo conto delle sue esigenze e delle sue peculiaritĂ . Mi riempie di orgoglio vedere alcuni miei allievi farsi spazio nel panorama musicale crotonese.

Flavio P:  Quali generi musicali è possibile studiare nella sua sede mmi?

Fabio: La strada da percorrere – dal punto di vista stilistico – la sceglie l’allievo. E’ chiaro che attraverso la mia esperienza riesco a capire per quale stile è naturalmente predisposto, però in linea di massima chi viene a studiare da me, studia ciò che gli piace, dal blues fino all’heavy metal ma anche alla fusion. Tenendo conto soprattutto delle aspettative dello studente.

Flavio P: Lei è un chitarrista con una grande esperienza live alle spalle, c’è un aspetto che l’ha colpita particolarmente del mondo didattico? Essendo un campo molto complesso quello della didattica?

Fabio: Molti strumentisti che svolgono un’intensa attività live, magari, sono anche dei grandissimi musicisti ma non hanno una capacità di insegnamento pari alla loro bravura in qualità di musicisti. Viceversa, molti musicisti particolarmente portati per l’insegnamento,  su un palco danno il dieci per cento di quello che danno come didatti. Mi ha molto colpito questo aspetto, arrivando alla conclusione che,  dal mio punto di vista, chi fa il musicista debba essere al pari livello sia su un palco che seduto su una sedia davanti ad un allievo.

Flavio P: Qual è il risultato che più la gratifica da docente?

Fabio: Senza dubbio riuscire a vedere un mio allievo sentirsi appagato mentre suona, per me questo è già un ottimo risultato, soprattutto perché vuol dire che le sue aspettative sono state realizzate. Capita spesso di iniziare un percorso didattico con ragazzi che sono stufi di non ottenere risultati, e che quindi hanno pochissimi stimoli; magari vogliono solo riuscire a suonare gli assoli dei loro chitarristi preferiti. Dopo averli stimolati e seguiti a dovere i risultati arrivano, vederli felici e appagati del loro talento rende felice anche me.

Flavio P: Fabio la salutiamo con la più classica delle domande finali, i suoi progetti per il futuro?

Fabio: Senza dubbio riprendere la strada della composizione, io ho già all’attivo due brani finiti, che ho intenzione di modificare perché con il tempo sono cambiato, quindi non mi rispecchiano più. Questi due brani mi hanno fatto vincere il contest per aprire il concerto a Steve lukather. In futuro vorrei proseguire questa strada, a pieno regime, in concomitanza con i miei impegni didattici, che attualmente versano verso lo studio di linguaggi più colti, come il jazz, senza tralasciare la mia band storica, che fra poco riprenderà la sua attività Live! Recentemente sono diventato Endorser di vari marchi importanti di Amplificatori(Hughes and kettner) ,chitarre Schecter, pedalini T-rex ecc, tutto questo grazie al mio “curriculum” fatto di tanti live con gli Ytsejamkr sui palchi di mezza Italia e dei miei sacrifici, che mi hanno dato la forza di non mollare mai, di continuare a studiare e di migliorarmi, conseguendo i titoli di studio mmi. Se metti il cuore in quello che fai i risultati arrivano sempre.

Flavio P
Stanchi dei Soliti

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PerchĂ© Stanchi dei Soliti – che è un gruppo che si occupa di politica crotonese – ha deciso di pubblicizzare all’interno del suo blog l’apertura di un Istituto di alto perfezionamento musicale? Per la semplice ragione che tale apertura rappresenta il successo di un figlio della nostra Crotone, il successo di un artista crotonese che merita le nostre congratulazioni.
Se fossimo alla guida della cittĂ  di Crotone, il nostro assessore allo spettacolo individuerebbe risorse e strutture per incentivare le attivitĂ  di cui sopra. Un ragazzino  o un uomo che persegue una passione – tanto per la musica quanto per lo sport etc.- ha un senso in piĂą nella sua vita, ed è compito di una buona amministrazione comunale incentivare quelle attivitĂ  orientate a questo scopo.

 

2 pensieri su “Artisti crotonesi: apre i battenti la sede MMI di Crotone

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