Storie di Campagna elettorale: le “Nominate” a Crotone


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Le Nominate non sono delle donne che hanno ottenuto una nomina per qualsivoglia carica. Le Nominate, nel gergo crotonese, corrispondono alle nomee, ovvero a ciò che «si dice in giro» di tizio o di caio. Tendenzialmente le Nominate non hanno un contenuto positivo, anzi spesso si tratta di maldicenza di varia natura. In campagna elettorale, ma anche nella vita di tutti i giorni, le Nominate rivestono un ruolo importante perché sono delle componenti della reputazione.  Ma, se nella nostra quotidianità è auspicabile che ci sia indifferente ciò che la gente pensa di noi- perché come diceva Charlie Chaplin quello che gli altri pensano di te è un problema loro– in campagna elettorale la questione è abbastanza diversa. Infatti, quei candidati che non hanno un esercito alle loro spalle che ne determinerà l’elezione non possono fare a meno di avvalersi dell’opinione pubblica per tentare di concorrere alla conquista del seggio; in questo caso l’opinione pubblica di cui si avvale il candidato dev’essere cristallina e, pertanto, le Nominate devono essere del tutto assenti  o positive. In altre parole, chi concorre alle elezioni investendo soltanto sulla sua credibilità senza poter e voler contare sull’appoggio dei PezziGrossi , non può fare a meno di godere di una buona reputazione. Premesso che quest’ultima non è soltanto il risultato della somma delle Nominate (se così fosse nemmeno Gandhi avrebbe una buona reputazione) bensì è composta da quell’insieme di titoli ed esperienze di vita e lavorative che concorrono a definire l’opinione che la società ha di te, cercheremo nelle prossime righe di descrivere quali sono gli strumenti per danneggiare l’immagine di un candidato.
Innanzitutto va precisato  che anche il nostro gruppo politico è andato incontro a questo problema, perché nella nostra città non è facile credere che un gruppo di persone che non ha mai avuto agganci con la mala-politica locale possa candidarsi autonomamente esprimendo addirittura un candidato a sindaco. Non è facile perché siamo abituati ad associare al candidato l’imbroglione, ovvero colui che si candida per fini assolutamente diversi dal benessere sociale. Siamo abituati a vedere sempre e comunque del marcio nella politica: alla parola “votazioni” vi è una reazione di disgusto o rassegnazione. Noi abbiamo voluto sfatare e sfidare questi luoghi comuni, e se da una parte abbiamo dato la speranza di credere che qualcuno di diverso esista – data la nostra autonomia prima e dopo il ballottaggio- dall’altra non siamo riusciti ad annientare il sistema delle Nominate, tant’è che tuttora in molti presumono che ci sia qualcuno alle nostre spalle, che ci siano in cosiddetti Volponi. Dalla sfida Stanchi dei Soliti Vs Maldicenze e Rassegnazione non ne siamo usciti né sconfitti né vincitori. Infatti, ancora oggi c’è chi crede in noi ma, ancora oggi, c’è chi crede che alla base delle nostre azioni ci sia qualche Capo della politica crotonese. Dionisio Gallo, Enzo Frustaci, Maurizio Fiorino, Pasquale Senatore, Dorina Bianchi, Peppino Vallone e tanti altri (tanti altri politici onesti e meno onesti) vengono considerati i nostri manipolatori, perché veniamo additati come «troppo giovani per fare politica da soli». In realtà, è il sistema elettorale che testimonia la nostra indipendenza, ma di questo ne parleremo in un’altra occasione. Quello che ora importa è capire in che modo circolano le Nominate, quali sono i canali di divulgazione. È facile intuire che il primo strumento è la stampa: i giornalisti affiliati ai partiti hanno la capacità di insinuare nell’opinione pubblica ciò che il capo di partito consiglia e, avvalendosi di coincidenze che trasformano in prove, hanno la capacità di tramutare quella insinuazione in pseudo certezza. Gli altri strumenti sono meno strutturati, come i messaggi anonimi a tutta la rubrica oppure pubbliche affermazioni nelle piazza e sui social network. L’obiettivo è quello di insinuare e diffondere perplessità. Ci riescono? Dipende dalla nostra intelligenza, dipende da quanto siamo capaci di capire che quello che dicono non equivale a quello che è. Un consiglio: se volete informazioni sulla qualità e l’indipendenza di un candidato tenete conto soltanto del suo passato politico, professionale e da cittadino.

Stanchi dei Soliti – Rubrica Storie di campagna elettorale

6 pensieri su “Storie di Campagna elettorale: le “Nominate” a Crotone

  1. Una bellissima disamina della società crotonese! B r a v i !!!
    Veramente eccellente la caratteristica tipica di casa nostra: le “nominate”!
    La gente non fa altro che bearsi delle “nominate” : inventate, costruite, immaginate !
    Povera Crotone!!!

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