
Alessandro calabretta classe 1980 è un chitarrista blues, rockabilly, da molti anni anima le serate dei crotonesi ,esprimendo il suo talento musicale nei locali della provincia riscuotendo molti consensi. Il suo bagaglio musicale è nettamente influenzato dal polistrumentismo. Oltre al suo strumento principale, suona l’armonica a bocca, il basso e la batteria. Nel corso della sua carriera il suo suonato si evolve portandolo dal blues al rock & roll genere di cui è il maggior esponente nella provincia di Crotone.
E’ fondatore e leader della band Skrokko ‘ N’ Roll con Domenico Valente al basso, ed Dionigi Calabretta alla batteria, con cui ha realizzato da poco un album di inediti di discreta fattura.
Di seguito l’intervista- chiacchierata con Alessandro Calabretta
Sds : Alessandro come nasce in lei la passione per la musica??
Alessandro: Da ragazzo all’età di diciotto anni iniziai a studiare la batteria ,avevo un piccolo gruppo e facevamo serate. Mio fratello possedeva una bellissima Gibson Marauder nascosta sotto al suo letto, così un pomeriggio spinto dalla curiosità la provai e cercai di suonarla ,da li è nato tutto.
Sds: Lei è un musicista autodidatta, Ha avuto degli artisti che l’hanno influenzata maggiormente?

Alessandro: certo, ascoltavo principalmente blues. Amavo cantare e suonare, mi piaceva molto jonny lang soprattutto per la sua splendida voce, ascoltavo anche B.b king, Eric clapton, stevie ray vaughan,ecc. Il blues è stato essenziale per la mia crescita musicale, è un genere che racconta verità e sofferenze, come diceva Hendrix è facile da suonare ma difficile da sentire dentro.
Sds: Nel corso del suo vissuto musicale, con grandi sacrifici lei ha sviluppato una notevole personalità espressiva ,quale elemento è stato fondamentale per lo sviluppo di questa sua espressività?
Alessandro: Devo dire che il mio essere autodidatta ha contribuito non poco alla mia espressività, ascoltando tanta musica sono riuscito a sviluppare un buon orecchio musicale, ed anche questo è stato molto importante nella costruzione del musicista che sono. Essere autodidatti da una marcia in più alla propria espressività e contribuisce ad essere sinceri quando ci si esprime musicalmente. Ma soprattutto, il musicista deve saper essere umile.
Sds: Il suo lavoro discografico: skrokko ‘n’ roll merita un attento ascolto, è soddisfatto di questo suo lavoro discografico?

Alessandro: Il progetto era diverso, avevamo in mente un sound un po’ differente da questo, ma per noi è stata la prima esperienza di registrazione. Abbiamo pagato dazio al nervosismo e allo stres, registrare non è facile. Diciamo che non era quello che ci eravamo prefissati però il risultato è stato discreto. A breve vorrei realizzare un altro lavoro sempre attinente al genere rockabilly,ma di covering italiane, riprendere vecchie canzoni come: Buonasera signorina, Marina, Tu vo fa l’americano,ecc.Sds: Voglio chiudere questa intervista con una domanda,la sua ambizione più grande qual’ è?
Alessandro: La mia ambizione più grande è far conoscere il nostro gruppo a livello nazionale, essere chiamati alle manifestazioni musicali, vivere di musica,non è facile ma l’ambizione mia e del mio gruppo è questa.
Di Flavio P.
Stanchi dei soliti