Forconi a Crotone: la vittoria della casta! la sconfitta della politica


 

Crotone un Manifesto

Chi frequenta i social network in questi giorni, si sarà sicuramente imbattuto in un link che parla del “Movimento dei Forconi”e in altri link che insinuano sospetti di infiltrazioni mafiose o fasciste in questo movimento. Inoltre avrà notato che in televisione non se ne è parlato, fino a quando la protesta del Movimento dei Forconi dalla Sicilia si è spostata in tutta Italia, ma anche in quel caso c’è stata una sorta di censura, perché si continuava a parlare di “protesta dei TIR”, che in questi giorni si è anche trasformata in protesta dei pescatori, dove c’è stato anche un morto, e qualche ferito. Insomma si è parlato tantissimo del Movimento dei Forconi, di cui si è detto di tutto e di più!

“Comunque il tutto non è mai la somma delle parti”

In questi giorni come raccontato anche in questo blog, il Movimento dei Forconi è arrivato a Crotone, quindi io mi sono presentato all’appuntamento del presidio per  vederci chiaro, e per capire se valeva la pena sposare l’iniziativa.  Bè quello che posso dirvi è che non ho visto mafiosi o iniziative di tipo fasciste, ma ho visto trasportatori disperati che non sanno più come far quadrare i conti, ho visto disoccupati che non sanno più a chi rivolgersi, ho visto gente che comunque un lavoro ce l’ha ma è consapevole di vivere in uno Stato Italiano che gli sta succhiando anche il sangue, ho visto pure tanta umanità, gente che nonostante i mille problemi riesce a scherzare e ridere, ho visto tanta Calabria, ovvero quella capacità tutta calabrese di star insieme ed essere fratelli, specie nei momenti più neri.

Ma ahimè, ho visto anche scarsa partecipazione da parte della popolazione di Crotone, il numero dei partecipanti al presidio non ha mai superato le 100 unità! Ho visto che la gente a Crotone ha buttato fango su questa manifestazione (e chi lo faceva  non è mai stato presente) ho visto che qualcuno si lamentava del fatto che a Crotone ci fossero disagi, ho visto che le istituzioni su questa manifestazione non hanno rilasciato nessuna dichiarazione.

che sarĂ  successo a Crotone?

E allora in questi giorni mentre stavo li al presidio e cercavo di capire e analizzare una serie di fatti, mi sono chiesto:

  1. perché la gente di Crotone non ha partecipato?
  2. Perché persone di sinistra, mai venute al presidio, insinuavano che fosse una manifestazione Fascista?
  3. Perché le istituzioni non si sono espresse su quello che succedeva senza prendere posizioni ufficiali?

E da solo mi sono anche dato delle risposte (molto marzulliano, lo so):

 

  1. Bè..una cosa è certa, il mezzo di comunicazione del Movimento dei Forconi è stata solo la rete, e qui a Crotone le persone che usano la rete sono relativamente poche, ma quelle che usano la rete per avere informazioni di tipo socio-politico sono ancora di meno.  Se poi ci aggiungiamo che molte di queste informazioni erano contrastanti, è  allora facile capire che si crea sfiducia nell’iniziativa, sfiducia che comunque nei cittadini di Crotone e non solo, c’è già a causa di questa stato di cose che il Movimento dei Forconi cerca di combattere, perché Crotone è piena di persone che non credono più nelle rivolte, perché nei tempi passati a Crotone, i promotori di rivolte e manifestazioni di protesta, si sono venduti, non per il solito piatto di lenticchie, ma per qualche polpetta (polpetta = mazzetta per chi non è di Crotone) o peggio ancora i capi rivolta si sono accomodati in qualche bella poltrona offerta dal sistema contro cui lottavano. Inoltre viviamo in un sistema che ci fa piegare la testa per produrre di più e non ci fa pensare a quello che ci succede intorno.
  2. Perché persone di sinistra (ripeto, persone che non sono mai venute al presidio) insinuavano che fosse una manifestazione Fascista? Ho invitato molti dei miei amici a partecipare e molti di questi sapevo avere ideologie di sinistra, e proprio loro mi davano la stessa risposta:” dietro al Movimento dei Forconi c’è la mano occulta dei fascisti, perché hanno una rete organizzativa che riesce a organizzare questo tipo di iniziative.”E quindi mi chiedo se esista invece una rete occulta di sinistra che stabilisce che risposte bisogna dare quando si vuole boicottare una manifestazione?  Bè ripeto, io ci sono stato a questo presidio, tutto mi sembrava tranne una manifestazione fascista, anche se sarei stupido a dire che non c’erano volti noti dei movimenti di estrema destra tra i partecipanti, ma vi assicuro che c’erano anche persone che nella passate elezioni avevano sostenuto Vallone e  altri che avevano sostenuto altri candidati a sindaco, e perché di questo la stampa non ne ha parlato? Facile fare notizia dal “sospetto”. Quello che spiace è  che in  nome di ideologie oramai vecchie, hanno cercato a tutti i costi di screditare questa iniziativa a discapito di chi li’ ci andava veramente per gridare che non ce la fa più. La sinistra accecata o forse  frustrata dal fatto che non esiste più, non ha voluto vedere effettivamente chi gridava alla giustizia sociale, ma ha voluto dare un colpo basso al suo nemico di sempre, il fascismo. Nemico che ripeto, non era presente in quel presidio sulla S.S.106.
  3. Perché le istituzioni non si sono espresse su quello che succedeva senza prendere posizioni ufficiali?Perché?
    La Casta

    Facile la lotta era contro la casta!! Si..infatti mentre la gente di sinistra dice che è una manifestazione fascista e gente di destra dice che non centra nulla, la casta gode dei sui privilegi, e cerca di salvare l’Italia colpendo le fasce più deboli, e  salvaguardando ancora una volta i sui privilegi. Possiamo tranquillamente dire, tra i due litiganti LA CASTA gode.

    Bè ancora una volta sono orgoglioso di far parte del gruppo di Stanchi dei Soliti, che non è ne di Destra e ne di Sinistra, ma è avanti! Destra e sinistra non esistono più e sono solo immagini usate per confondere le menti, mentre i più furbi se ne approfittano e prendono tutto quello che c’è da prendere.

 

di Andrea Correggia

Stanchi dei Soliti

26 pensieri su “Forconi a Crotone: la vittoria della casta! la sconfitta della politica

  1. Condivido al 90% … il problema è che i comunisti sono parte della casta, sono nel sistema, Napolitano cos’è? Un comunista ed anche un consigliere di una nota banca d’affari mondiale, ed ha fatto traghettare l’Italia in mano di Monti suo collega banchiere…
    Cosa t’aspettavi dai comunisti antifascisti? Non potevone essere sulla 106 con voi, visto che i forconi sono contro il sistema massonico-politico-finanziario a cui loro partecipano da anni….
    E’ come se chiedi a Forza Nuova di fare una manifestazione a favore della massoneria, è possibile? Non lo è!
    Infatti dimostrazione che le critiche piĂą calunniose ed aspre le ha sputate “Il manifesto”…
    SILVIO MESSINETTI PER INCISO… NOTO MILITANTE DI ESTREMA SINISTRA!

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  2. Caro Andrea, in maniera affatto marzulliana ma prezzemolina (nel senso di “petrosino a ogni minesta”) provo a dare io delle risposte alle tue 3 domande. Tre risposte, tre opinioni personali ovviamente.

    1. A parte la tua analisi sul flusso di informazioni abbastanza realistico, c’e’ da dire che anche sulla rete, chi come me, voleva capire qualcosa in piĂą di queste iniziative non si riusciva a capire quali gli obiettivi si volevano raggiungere. Bloccare la 106, o altre vie di comunicazione, a quale scopo? Cosa si sarebbe ottenuto come risultato??
    In passato si sono realizzati i blocchi stradali, anche a Crotone, poichĂ© si riusciva a bloccare la “produzione” che era, ed e’ tuttora, la cosa piĂą cara ai “Padroni” nemici dichiarati dei lavoratori, o cosi considerati. Oggi bloccando la produzione non fai nessun danno a quello che e’ il target da voi identificato come nemico degli italiani, ovvero la casta. Per natura della loro posizione, i membri della casta, non risentono della mancanza di produzione, quindi il blocco crea solo diminuzione di produttivitĂ  e disagio ai cittadini.

    2. Innanzitutto la puzza di fascio si sente a km di distanza, l’ho sentita da qui (luogo molto lontano da Crotone)!!!! Nessuno degli articoli (mi riferisco ai testi e non ai titoli, ed alle pubblicazioni non legate a partiti o movimenti) usciti sui vari blog e giornali parlava di movimento fascista, ma si di tentativo dei fascisti di appropriarsi di un movie mento sano e genuino (il che significa riconoscere i reali problemi della gente e delle varie categorie) (http://www.ilmanifesto.it/area-abbonati/in-edicola/manip2n1/20120127/manip2pg/05/manip2pz/317090/) . Dalle notizie apprese dai vari blog e giornali questo e’ avvenuto, non so se in maniera meno evidente a Crotone, ma e’ accaduto. Riferendomi alla frase di apertura di questo seconda mia seconda risposta, ti posso dire (e se sbaglio correggimi) che lo striscione ripreso dalla foto che accompagna il tuo articolo non e’ stato scritto ne’ dai ragazzi “stanchi dei soliti” ne’ dagli autotrasportatori “esausti dei soliti”, ma certamente lo avrĂ  scritto qualche adepto a uno dei gruppetti fascisti di Crotone (la puzza di cui sopra).

    3. Anche qui, per mettere con le spalle al muro (nel senso di costringerli a prendere posizione) i vari amministratori locali era necessario chiarire quali le posizioni del movimento dei forconi e chiedere a voce alta (richieste sui giornali locali e sui mezzi di comunicazione che aspettano ogni occasione per incalzare gli amministratori (ce ne sono??)) che essi prendessero posizione e identificando il movimento quale ruolo essi dovessero avere, per esempio chiedere al Sindaco di firmare una dichiarazione sulle condizioni degli autotrasportatori, o di farsi portavoce delle istanze della popolazione di Crotone, etc.. non che questo sarebbe riuscito a portare migliori risultati (vista la classe dirigente che ci troviamo) ma perlomeno un loro disinteressamento sarebbe stato chiaro ed evidente.

    Per chiudere, volevo chiederti le credenziali. Tu sai bene che io sono Comunista, potresti garantire per me che non appartengo alla casta??

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  3. Bè…2 commenti confermano il messaggio che io volevo lanciare..tra i due litiganti (fascisti e comunisti) la CASTA gode….
    Io ho buoni rapporti sia con quelli di FN e con quelli dell’arci… bè aldilĂ  delle considerazioni personali, che comunque sono persone che stimo, posso dire che su alcune idee non mi trovo d’accordo ma non è questo il problema che mi pongo quando decido di fare una lotta.
    Se l’oggetto della lotta è condiviso le ideologie portano solo alla frammentazione delle forze!!
    e non esistono comunisti che sostengono la casta..ma esistono comunisti che innamorati delle proprie idee non capiscono che quelli della casta si fanno forti di ideali che non rispettano! e mi spiace che i fascisti vogliosi di rifar rinascere un qualcosa che non tornerĂ  piĂą in italia non riescono a mettere da parte vecchi dissapori che in questo momento non servono, non si tratta di fare programmi elettorali insieme, ma si tratta di cambiare l’italia, partendo dalla propria cittĂ .
    se giuseppe e XXXX sono chi penso io (amici miei tutti e due) vi vorrei far incontrare per uno scambio di opinioni, non sul fascismo e sul comunismo, ma su come uscire fuori da questo pantano in cui è entrato Crotone.

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      • ciao Filippo, a questa affermazione detto da altri, avrei riso. ma detta da te sò chè è detta per offendere.
        tranquillo non rispondo alle offese,ma vedo di tirar fuori un mio pensiero dai vari post scritti.
        Bè quello che ho scritto può essere non condiviso, ma non mi sembra comunque di aver scritto cose riconducibili a ideologie fasciste.
        Quello che io credo che DX e SX sono ideologie morte! oramai sono concetti usati da un centro di potere che cura i suoi interessi!ci hanno ducati per credere che la gente che si debba schierare o a una o l’altra parte! questo vale dalla grande nazione fino a una realtĂ  come Crotone. tutto questo ha generato l’illogica situazione che chi ha il potere politico, controlla il potere economico e il potere giuridico, se vi piace possiamo pure dire chi ha il potere economico, controlla il potere politico e quello giuridico… (cose che rimandano prima della rivoluzione francese). nessuno può negare che il popolo muore di fame e la casta (e i loro amici) sta + che bene. tutto questo non è tollerabile! quindi urge un cambiamento, che parti dal basso, dal popolo, però il cambiamento deve partire lavato da quelle ideologie partitiche le quali annebbiano le menti e non fanno capire piĂą dove siano gli obbiettivi primari

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      • Complimenti per il tuo commento molto argomentato e sensato. Forse devo ricredermi su ciò che penso di te (politicamente).
        Saluti

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  4. 1) Precariato, assenza di progetti seri relativi alla bonifica, royaltes bloccate dal 2006. Questi sono solo alcuni problemi per cui siamo scesi in piazza…sono pochi?
    Giuseppe hai perfettamente ragione, il risultato sarebbe è stato poco soddisfacente; ma abbiamo anche bisogno delle proteste c.d. “simboliche” per trasmettere il nostro dissenso nei confronti non solo dei politici locali ma soprattutto di chi è ancorato ai classici pregiudizi: “sti manifestazion u servin a nent”. La manifestazione non produce risultati perchĂ© il cittadini non vogliono produrli […] Basterebbe incazzarsi un po’ di piĂą.

    2) Forse non c’è ancora chiaro un concetto: i mass media esprimono quello che la politica vuole; Può apparire sano e incontaminato un movimento che va contro la casta? Ti invito a controllare quanti agganci, nomine politiche, finanziamenti e incentivi hanno i mezzi di comunicazione dallo stato; ma considerando ciò che hai scritto presumo che tu ne sia giĂ  a conoscenza.
    In ogni caso, credo sia frutto di vecchi schemi e lontana da Stanchi dei Soliti, l’idea che non bisogna lottare insieme ad alcuni gruppi politici soltanto perchĂ© non hanno le nostre idee.
    L’articolo 1 della nostra carta dei valori parlo chiaro:

    “Stanchi dei Soliti esprimerĂ  il proprio dissenso o assenso ai progetti, che gli altri gruppi o forze politiche proporranno , in base alla qualitĂ  del progetto stesso, e non in base al movimento o alla forza politica proponente”.

    Lungi da noi la minima ipotesi di alleanza elettorale. Noi vogliamo lo sviluppo di Crotone, indipendentemente se a comportarlo sia Caio o Sempronio.

    Saluti Giuseppe

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  5. Penso che fascisti o no noi eravamo presenti ad una lotta non ideologica ma pragmatica, Andrea (C.) ci hai visto con i tuoi occhi… ma non è questo il punto, il problema è che noi non abbiamo nessuna difficoltĂ  a manifestare per cause di entitĂ  civile assieme ai comunisti, anzi! Purtroppo così non è per i comunisti sai la risposta che ti è stata data in zona Arci…
    Per il resto ha ragione XXXXXXXX se non vengono è perchè non possono tradire il loro stesso sistema (Napolitano è l’esempio lampante)…
    PS: Ai compagni dell’Arci, se fate cose che riteniamo di bene comune invitateci che veniamo, noi siamo liberi… voi?

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  6. Caro Andrea (Correggia),
    Comunisti e fascisti sono due estremi che non rappresentano tutte le persone, quindi non ci sono solo 2 litiganti ed un terzo che gode, ma ci sono persone che decidono se condividere una iniziativa di lotta e, in base alle proprie esperienze, decide con chi condividere l’iniziativa. Penso, e ne sono certo, che anche una persona di orientamento politico di “centro” che possa fare riferimento all’UDC (per fare un esempio) non abbia nessuna intenzione di partecipare ad una manifestazione con i fascisti, o con esponenti della sinistra radicale (a Crotone mi sembra non ce ne siano). Questo modo di vedere le cose non e’ solo frutto di un “diktat” del partito cui si fa riferimento (per chi lo ha) ma, come dicevo prima, dipende dalle esperienze pregresse di situazioni in cui miscugli eterogenei hanno creato molto imbarazzo e pochi risultati. Questa attitudine invece e’ riscontrabile in forma decisamente minore in chi pur avendo un idea politica non ha avuto esperienza nella partecipazione attiva della vita politica (no vita da politicante).

    A mio modo di vedere le cose (da qui mi rivolgo anche al caro Andrea Arcuri) l’idea di non dare peso a chi propone un progetto per valutare solo la qualitĂ  del progetto può essere condivisibile quando:
    1. Si condivide qualcosa per il bene comune che abbia una valenza non politica. Faccio un esempio spicciolo e con qualcosa a me caro. Immaginiamo che si voglia sostenere la candidatura ad un particolare marchio di qualitĂ  della “Soppressata crotonese” (potevo scegliere come esempio la candidatura di Crotone per accogliere un evento sportivo, etc.., ma ho nostalgia della soppressata), cosa che potrebbe incentivare e valorizzare la produzione delle stesse con tutte le conseguenze positive del caso, be’ qui non si sarebbero tante discussioni da fare, non ci sarebbero “visioni” differenti di cosa sia meglio, probabilemente si tratterebbe solo di decidere come promuoverla meglio, ma niente che implichi cambiamenti di ordine sociale .
    2. Quando tra i promotori/partecipanti NON ci siano persone, come rappresentanti di una organizzazione o a titolo personale, note per campagne/iniziative/atti/frasi razziste, fasciste, negazioniste (http://www.tio.ch/Ticino/Cronaca/News/666845/Giornata-della-memoria-a-Como-convegno-negazionista) (ho messo un link di un giornale svizzero perchĂ© sono neutrali per antonomasia), xenofobe, anticostituzionali e porcherie dicendo…

    A proposito di quest’ultimo punto vi sfido a singolar tenzone.
    Vi faccio una domanda in due fasi. Provate a rispondere mentalmente alla prima, poi alla seconda. E’ come quei giochi matematici in cui devi scegliere un numero in mente e dopo avervi fatto fare delle operazioni io vi dico che numero avete pensato. Io sono certo (con un po’ di presunzione) che giĂ  so le vostre risposte alla prima ed alla seconda domanda.

    Supponiamo che si organizzi una buona e ben programmata iniziativa sulla legalitĂ  e buon governo locale, che promuova questi valori attraverso la sensibilizzazione delle nuove generazioni con mezzi multimediali ed incontri nelle scuole. Voi Partecipereste???
    ….
    …..
    …….
    E se tra gli organizzatori/patrocinatori/promotori dell’iniziativa ci fosse Sculco/Talarico/Senatore/Mercurio (o sceglietene voi uno peggio, o comunque un “Cetto Laqualunque” qualunque) Partecipereste???





    Ecco, sapete perché???

    Perché penso che la qualità dei progetti dipende anche dalla qualità del movimento/partito che lo propone.

    Adesso lascio Andrea (Correggia) e mi rivolgo ad Andrea (Arcuri).
    I problemi di Crotone sono quelli che tu citi e sono i problemi di un territorio abbandonato. Purtroppo paghiamo pegno per il fatto di non aver selezionato nel corso del tempo una classe dirigente capace di capire le dinamiche economiche che negli anni hanno interessato Crotone. FinchĂ© ci sono state le fabbriche (cosciente di tutto quello che hanno prodotto e lasciato sul territorio di positivo e negativo) Crotone aveva una base produttiva che generava ricchezza e che era il motore (non il volano) di tutta l’economia Crotonese. Non eravamo ricchi, e la qualitĂ  della vita di molti non era eccellente, ma sicuramente ha permesso a molte famiglie di avere condizioni migliori rispetto alle generazioni precedenti ed anche rispetto ad altre aree della nostra regione. Fino a quel tempo era “facile” governare il territorio, i problemi c’erano e si gestivano alla meno peggio, quindi si e’ votato per abitudine piĂą che per necessita di un governo. In questo tempo Crotone, la sua popolazione, non si e’ accorta che il declino in corso della fase industriale richiedeva una classe politica lungimirante in grado di leggere il cambiamento e prospettare nuove idee e soluzioni per la generazione di ricchezza. Se n’e’ accorta quando tutto era giĂ  finito, mandando al diavolo la vecchia classe dirigente, votando Senatore, osannandolo, poi dopo 2 mandati, visto che non era cambiato niente o poco, hanno scelto Vallone con il 70% dei voti (io me ne sarei vergognato al posto suo) ed ora, anche lui al secondo mandato, giĂ  non lo vogliono piĂą e stanno aspettando che appaia qualcuno, un salvatore, per le prossime elezioni. Penso che lo stesso accadrebbe a Cosenza-Rende se nel giro di 5-10 anni chiudessero l’universitĂ . PANICO!!
    La situazione locale, poi, calata in quella nazionale non e’ rosea. Ma sono certo che una classe dirigente locale con migliori capacita e qualitĂ  riuscirebbe con qualche sforzo a fare qualcosa in piĂą per Crotone.
    Ho fatto tutta questa analisi nell’ultimo paragrafo per sottolineare come nel corso del tempo, secondo la mia lettura, l’elemento comune denominatore sia stata la popolazione di Crotone, con la sua inadempienza civile, cercando un salvatore che li salvi (ognuno la propria famiglia) senza pretendere mai un progetto vero in cui credere e da perseguire. Con questa logica anche la bonifica (senza dubbio importante e necessaria) si ridurrebbe in una soluzione temporanea, tanto da rimandare i problemi a quando finisce, a quando non ci sara di nuovo piĂą lavoro.
    Per questo penso che la Casta sia solo l’immagine riflessa della popolazione che rappresenta (tutta non solo quella che l’ha votata) e che se si vuole combattere la Casta bisogna combattere contro noi stessi (non potendoci, noi, escludere dalla comunitĂ  in cui viviamo).
    (http://www.youtube.com/watch?v=qwzmrgXFzUs) (Adoro Bergonzoni)

    E’ da riconoscere che voi “stanchi dei soliti” avete portato avanti molte iniziative in questo senso, ed ho avuto modo di apprezzarle a distanza, ma penso che in generale, nel continuare a portare avanti le vostre iniziative, fareste bene a scegliere con cura i vostri compagni di viaggio e a mirare meglio l’obiettivo! (i due interi post li potevo riassumere in questa ultima frase ma sono prolisso per natura)

    Un abbraccio a tutti e due gli Andrea

    P.S.: Il Giuseppe del messaggio precedente naturalmente sono io. Di solito mi firmo Bonzo, ma volevo darmi un tono piĂą serio!

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    • Giuseppe, considero la tua analisi politica ,relativa al fallimento delle fabbriche sino ad oggi, interessantissima e, ahimè, veritiera.
      Riguardo le scelte piĂą accurate dei nostri compagni di battaglia voglio solo precisare che non solo tali scelte hanno orientato la nostra carta dei valori (nessuna alleanza con partiti o movimenti politici di orientamento partitico) bensì ci hanno reso diffidenti ogni qualvolta sotto un buon progetto o una buona idea (referendum consultivo locale sulla vicenda ENI), si nascondevano nomi come quelli che hai riportato; tant’è vero che siamo l’unico movimento locale a non sostenere la proposta del referendum proprio perchĂ© sostenuto da Capocasale, Flora Sculco e compagnia bella, il che rende poco credibili le loro proposte.
      La questione “Forconi” è un altra storia, perchĂ© l’infiltrazione o meglio la pseudo infiltrazione fascista era una ipotesi nata successivamente alla nostra partecipazione, o comunque non era una certezza che avrebbe potuto impedire la nostra presenza (prettamente “indignata” piĂą che propositiva rispetto ad altre volte).
      Partecipare indipendentemente quando non ci sono implicazioni politiche rilevanti (battaglie per lo sviluppo economico ecc) è un concetto che condivido perchĂ© noi, i fascisti e i comunisti abbiamo concetti di sviluppo e di benessere differenti. Ma vi assicuro che se Forza Nuova, Rifondazione Comunista, Arci o terra di mezza promuovessero uno progetto di sviluppo che riuscisse a comportare OBIETTIVAMENTE (lontano quindi dalle ideologie e secondo valutazioni tecniche meritocratiche) benessere economico e sociale per questa cittĂ , noi saremmo i primi ad alzare la mano per votare Sì. Potresti dirmi: “allora perchĂ© non vi alleate alle elezioni con chi propone buoni progetti?”. Semplice: proporre programmi eccellenti alle elezioni potrebbe essere solo un modo per incentivare l’avvicinamento di altre liste. Avviare invece delle battaglie post campagna elettorale significa crede in qualcosa. In questo caso, potremmo appoggiare progetti (secondo i criteri prima riportati).
      Voglio però porti una semplice domanda, e se tu mi dessi la risposta che ho intrapreso prima da ciò che hai scritto, mi stupiresti, perché considerando i tuoi commenti credo che sia una persona sveglia.
      Se facessi il consigliere comunale di opposizione e se il sindaco (aspirante fascista) proponesse una bonifica dell’area industriale secondo le modalitĂ  che hai sempre sostenuto, voteresti a sfavore?

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  7. Andrea,
    cercherò di rispondere alla tua domanda senza dilungarmi molto anche se già nel mio ultimo post ho dato gli elementi per poter identificare la risposta.
    Se per bonifica si intende un insieme di attivitĂ  volte a rimuovere fattori inquinanti da un determinato sistema ambientale per restituirlo salubre e quindi vivibile, ci si riferisce a qualcosa di tecnico proposto da un tecnico, o meglio da un equipe, e che tecnicamente si deve valutare indipendentemente dalla natura dell’amministrazione che ha contrattato il relatore del piano di bonifica. Quindi se si tratterebbe solo di dare un giudizio nel merito tecnico potrei votare a favore. Ma se da considerazioni piĂą generali dovessi intravedere implicazioni politico-sociali con grande probabilitĂ  voterei contro, perchĂ© checche ne pensiate voi le differenze politiche tra destra e sinistra esistono ed un fascista non potrĂ  mai avere la mia stessa visione della societĂ .

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  8. Forza Nuova non è di destra e non è di sinistra…
    Il suo programma è: GIUSTIZIA SOCIALE E SOVRANITA’ NAZIONALE.
    Non gioca agli opposti estremismi, quello ormai lo fa solo l’estrema sinistra.
    Trovate una notizia dove FN è andata a contrastare un azione si sinistra: NESSUNA! trovate poi una notizia dove centri sociali, arci, comunisti ed estremisti di sinistra sono andati a contrastare un azione di FN: UNA MIRIADE!
    FN non è avversaria dei comunisti ma è nemica giurata di massoni e degli speculatori!
    NON CI INTERESSANO LE OPPOSTE FAZIONI!

    Sosteniamo: Famiglia Tradizionale, abolizione massoneria e sette segrete, sovranitĂ  nazionale, uscita dalla zona euro, blocco dell’immigrazione, moneta di popolo, costituzione di una banca centrale di intera proprietĂ  dello stato che elargisca la moneta nazionale, ritorno e rivalutazione della agricoltura, difesa dei valori cristiani, battaglia demografica (No aborto, politiche di tutela delle famiglie numerose, incentivi alle giovani coppie), ritorno allo stato centrale antifederale e ripristino stato sociale, abattimento delle derive capitalistiche-liberiste, no alle liberalizzazioni, statalizzazione di autostrade spa e di tutti i settori strateggici per il bene nazionale!

    Politica estera: Riconoscimento dello stato palestinese, no all’entrata della Turchia in Europa (L’Europa è una entitĂ  geografica ben definita, geograficamente e culturalmente), SI all’Europa dei popoli e delle nazioni e NO all’Europa delle banche e dell’UE, progetto Euroasia, amicizia Italia-Russia, Italia-Venezuela, Italia-Iran e tutte le nazioni che contrastano l’imperialismo americo-israeliano.

    QUELLO CHE FANNO I COMUNISTI E GLI ANTIFASCISTI A NOI NON INTERESSANO… NO AGLI OPPOSTI ESTREMISMI!

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  9. La situazione di Modena (cittĂ  dove lavoro) è paradossale come quella crotonese, leggete per capire perchè vengono lanciate certe “caccie alle streghe”… perchè alla casta fa comodo togliere fuori gli opposti estremismi per fare scadere polemiche lesive a se stessa…

    Da: fascinazione
    Il centrodestra e la fascisteria: Giovanardi difende i diritti politici di Forza nuova

    (umt) Qualche giorno fa il quotidiano “Libero” lanciava una provocazione mica male: vuoi vedere che, a “rota” del nemico principale, l’odiato Berlusconi, la sinistra con i suoi organi di battaglia (La Repubblica, l’UnitĂ , il Fatto, a cui si è aggregato anche l’ultramontiano Corriere della sera) si è scatenata con la “caccia al fascista”, tanto per non sbagliarsi? Intanto, quasi a confermare l’assunto del ruolo giocato da Berlusconi nella legittimazione della destra radicale, arriva l’ex sottosegretario medenese Carlo Giovanardi, un fedelissimo alla linea, che scende in campo contro il sindaco Pighi e il divieto di manifestare che si vorrebbe imporre a Forza Nuova. Ecco la notizia pubblicata dal Blitz quotidiano:

    MODENA – Invoca la ”liberta’ di manifestare” per Forza Nuova il senatore Carlo Giovanardi (Pdl), criticando il ‘gran rifiuto’ del sindaco Giorgio Pighi che, nei giorni scorsi, ha negato il proprio consenso a concedere la piazza Grande di Modena alla formazione di estrema destra. Per Pighi e’ un ”luogo inadatto a coltivare inquietanti nostalgie del fascismo”, per gli eventi legati alla Resistenza di cui fu teatro.
    Il responsabile provinciale di Forza Nuova, Daniele Baldaccini, gli replico’ che il presidio dell’11 febbraio era in realta’ una protesta contro le troppe licenze urbanistiche che hanno fatto di Modena una citta’ di ‘ecomostri’.
    A questa motivazione si rifa’ il senatore del Pdl oggi: ”Purtroppo la mentalita’ fascista o comunista in Italia e a Modena non e’ ancora superata – afferma – e troppi politici sono ancora totalitari nella testa, non avendo pienamente aderito ai principi di liberta’ e democrazia sanciti dalla nostra costituzione”. Rilevando che Forza Nuova ”non e’ fuorilegge”, Giovanardi ammette il rispetto per piazza Grande, ma allora – esorta – ”si consenta a chiunque di esporre in qualsiasi altro luogo pubblico le proprie opinioni sulla politica urbanistica a Modena”, senza soggiacere all’arroganza di chi ”vuole cancellare quella liberta’ di manifestare pubblicamente il proprio pensiero che la Costituzione garantisce a tutti i cittadini”.

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  10. Credo sia giusto e normale avere degli ideali, DX-SX-Centro ecc…
    ma penso anche che il governo Monti è li dov’è, perchè semplicemente la politica italiana “tutta” ha FALLITO.
    Figuriamoci quella crotonese!
    Allora perchè non mettere da parte un attimo gli ideali personali per il bene comune?
    Comunisti e fascisti devono mangiare per vivere,o no?
    devono ambedue lavorare per portare avanti la “baracca”, o no?
    percorrono le stesse strade a Crotone, e vedono lo stesso schifo tutti i giorni, o no?
    A Crotone c’è gente che lotta per la casa, per il cibo, etc.. invalidi poco e mal seguiti e mille altri problemi da risolvere, che secondo me sono + importanti delle ideologie..
    portiamo avanti gli obiettivi comuni insieme, unendo le forze,
    poi torneremo a ricordare il passato, e litigare sul futuro,
    il mio è solo un modesto parere, rispetto a quello di personalità più addentro alle questioni politiche, ma invito tutti alla riflessione;
    ciao ragazzi
    bene così, avanti!!!

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  11. Esempi di lotta popolare e trasversale arrivano dalla Sicilia, Fiore (leader Forza Nuova), Morsello (leader Forconi), Basile (mitico sindacalista CGIL che denunciò per primo infiltrazioni mafiose in fincantieri di cosa nostra, quello che vedete rappresentato nei film che si mette contro la mafia al porto di palermo)… ed altri di varie estrazioni politiche… tutti uniti con un unico scopo liberare la Sicilia?

    Perche a Crotone e a Modena allora puntate il dito contro FN?

    LEGGETE E LIBERATEVI DAI PREGIUDIZI ANTIFASCISTI DEI SALOTTI BUONI DELLA CULTURA (COMUNISTA) ITALIANA:
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    Perche a Crotone e a Modena allora puntate il dito contro FN?
    Marsala: Morsello, Fiore, Basile, Manzi; “Insieme per la moneta di popolo”
    Marsala, 27 gennaio: Morsello, Fiore, Basile, Manzi; “Insieme contro Serit/Equitalia per l’agricoltura e la moneta di popolo” Si è svolto con successo, nei locali dell’auditorium del complesso monumentale S. Pietro a Marsala, il convegno – organizzato dal Movimento Agricolo Europeo – sul tema: ” Liberiamo la Sicilia – Agricoltura al centro – Moneta di popolo”. Dopo l’introduzione di Ignazio Ardagna, segretario del Movimento, i relatori hanno tenuto i loro interventi accompagnati dal vivo interesse del pubblico, piĂą di cento i presenti, richiamato – oltre che dal tema del convegno – dalla presenza dello stesso Ardagna e di Morsello, reduci dalle entusiasmanti giornate di protesta popolare che li hanno visti protagonisti come esponenti di punta del Movimento dei Forconi. Ed è stato proprio il Movimento dei Forconi, con le sue rivendicazioni e la collaborazione attiva degli autotrasportatori in lotta – che ha dato voce come non mai in questi giorni al profondo disagio del settore primario, condannato a morte dalla globalizzazione – uno dei protagonisti della serata. Tutti gli intervenuti – da Gioacchino Basile a Roberto Fiore – non hanno mancato di sottolineare l’importanza di una lotta di popolo che dalla Sicilia si è ormai allargata a tutta la Penisola. Martino Morsello ha ricostruito il lungo percorso che ha portato, fra l’indifferenza e l’iniziale rassegnazione di molti, all’esplosione spontanea di una protesta che ha finito per coinvolgere un popolo intero contro l’oppressione della casta politico-finanziaria, ora al governo. Dopo aver respinto al mittente le accuse di infiltrazioni mafiose, ha illustrato, citando gli esiti positivi di numerosi ricorsi, le linee guida della guerra contro l’usura di Stato praticata da Serit/Equitalia contro gli italiani, invitando a rivolgersi al dott. Bordonaro, coraggioso commercialista, animatore della campagna. Frediano Manzi, presidente dell’associazione “S.O.S. Racket e Usura”, ha illustrato i significativi risultati ottenuti dal lavoro di una realtĂ  che fa dell’azione concreta, al di lĂ  delle appartenenze politiche, la propria bandiera e ha presentato al pubblico Bennardo Mario Raimondi, artigiano palermitano vittima dell’usura criminale e di quella legalizzata, che ha raccontato la sua tragica storia. Gioacchino Basile – eroe antimafia, oggi candidato sindaco a Palermo con la lista “Liberiamo Palermo”, promossa da Forza Nuova – vulcanico come sempre, ha abbracciato con contagioso entusiasmo la causa dei Forconi e ha spiegato le ragioni della sua battaglia per la veritĂ  sulla strage di via D’Amelio, le cui responsabilitĂ  vanno rintracciate, fuori dai depistaggi suggestivi della trattativa mafia – Stato, nel coinvolgimento delle Partecipazioni Statali, della criminalitĂ  organizzata, della politica, di Confindustria e del sindacato nella spartizione della miliardaria torta degli appalti pubblici su cui indagava quel grande procuratore della repubblica di Marsala che fu Paolo Borsellino, isolato dai colleghi di Palermo che fecero carriera dopo il suo estremo sacrificio. Roberto Fiore – segretario nazionale di Forza Nuova e giĂ  deputato europeo – dopo aver evidenziato la portata rivoluzionaria del movimento siciliano e degli altri movimenti europei – dall’Islanda, all’Ungheria – si è soffermato, nel corso di un’ampia e lucida analisi, sulla soluzione alla crisi che può provenire soltanto dall’adozione della moneta di popolo. Citando, fra gli altri, l’esempio virtuoso dei Patacones argentini, Fiore ha sottolineato la necessitĂ  di accompagnare al rifiuto del debito la realizzazione della moneta emessa dai cittadini, quale prioritĂ  irrinunciabile che – insieme alla lotta contro gli usurai Serit/Equitalia – può coagulare attorno a sĂ© tutte le forze autenticamente antisistema, delineando una piattaforma rivendicativa concreta, in grado di fissare gli obiettivi irrinunciabili delle lotte imminenti.

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  12. Non credo sia il luogo per pubblicizzare gli ideali di forza nuova, perchĂ© li conosciamo e li consideriamo in gran parte ancorati a pregiudizi lontani sia dalla realtĂ  delle cose sia dai nostri valori: favorevoli a politiche di integrazione ( e non di espulsione solo perchĂ© hanno un’altra cultura) degli immigrati.

    Ciao Mimmo

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  13. I neofascisti potrebbero non essere di destra, o solo potrebbe fargli comodo lasciare da parte un etichetta che potrebbe accomunarli ad altri tipi di destra presente in Italia e nel mondo dai quali vogliono prendere le distanze, ma resta il fatto che sono portatori di valori che, se considerati come un blocco unico per la visione della societĂ , appartengono ad un mondo ottuso e conservatore, in una parola sono fascisti, ed e’ per questo che spesso le loro iniziative sono contrastate da quei movimenti che ancora oggi si riconoscono nei valori democratici della Resistenza.
    Sfruttano, o cercano di sfruttare, le necessita e l’indigenza di persone ignoranti (in una accezione non sprezzante del termine) per raccogliere consensi, additando falsi obiettivi come cause dei problemi di queste persone.
    Immaginano una societĂ  che non e’ mai stata, non e’ e non sara mai statica, inamovibile, autoreferenziale e chiusa ermeticamente.
    Le nuove famiglie, l’immigrazione e l’integrazione, le scelte delle donne sul proprio corpo, i valori delle altre religioni e della laicitĂ , sono tutti temi non “facili” e ne’ scontati ma vanno affrontati con serenitĂ  ed intelligenza, non e’ chiudendosi in un mondo di regole antiche che si ottiene una societĂ  giusta priva di problemi.

    A volte due tessere di puzzle, per essere cosi piccole, possono sembrare simili o quasi identiche, ma solo quando ognuna delle due si incastra nel rispettivo puzzle cui appartiene ci si accorge che facevano parte di un disegno completamente differente.

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  14. sono daccordo con G.Berlingeri, è però anche vero che la sinistra degli ultimi anni non mi ha affatto rappresentato, e cosi è stato per molti, e sopratutto a Crotone.
    quindi sono entrato a far parte del gruppo SdS con i miei ideali e mi sono ritrovato a condurre “battaglie” con chi di sinistra non è.
    Per me è stato un momento di crescita, nel senso che mi ha fatto capire meglio le posizioni degli altri rispetto ad alcuni problemi relativi sempre alla cittĂ  di Crotone, ti posso garantire che tanti (non solo nel gruppo) dicono di essere di destra o fascisti senza neanche sapere esattamente di cosa stessero parlando, tantopiĂą che alla fine quelle stesse persone si sono trovate perfettamente daccordo con la mia personale visione del problema e relativa soluzione. quindi anche su questo punto sono daccordo con te quando parli di “ignoranza” forse in questo caso meglio parlare di semplice “ingenuita”.
    Sta di fatto che probabilmente la vera forza di questo gruppo risieda proprio nella sua eterogeneità, il che dà al gruppo stesso una democraticità superiore rispetto a quella riscontrabile in un partito, (proprio perchè in un partito tendenzialmente la pensano tutti allo stesso modo) e che ci porta in fine a soluzioni, accettate da tutti i membri, dettate forse da semplice BUONSENSO.

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    • Alex, la mia non voleva affatto essere una critica ai “soliti ignoti” per il fatto di esistere ritenendo questo fatto un fatto positivo.
      Parlavo, poi, di ignoranti perchĂ© l’ignoranza e’ una condizione reale di molte persone, per il fatto di non aver potuto o voluto studiare, per non avere avuto la possibilitĂ  di accedere a mezzi di informazione, essere cresciuti in ambienti poco stimolanti, etc. L’ignoranza e’ un problema sociale che diventa ancora piĂą grande, come problema, quando c’e’ qualcuno che ne vuole trarre un vantaggio. Un esempio lo abbiamo avuto in questi giorni con la biologa che vendeva madonnine con acqua santa come medicina…

      Quanto alla sinistra, intesa come partiti, potrei ripetere ciò che hai scritto tu ” la sinistra degli ultimi anni non mi ha affatto rappresentato” senza cambiare una virgola. In ogni modo penso che ci siano a sinistra partiti che valga la pena di appoggiare in futuro prossimo anche se so, sulla base dell’esperienza degli anni passati, che ciò che a livello nazionale e’ accettabile a Crotone diventa marciume!!

      Ciao

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  15. Giuseppe B, infatti non la ho presa come critica, comunque è Stanchi dei Soliti, i Soliti ignoti è un gran bel film del 1958…
    L’essere scolasticamente ignoranti non vuol mica dire non sapere cosa è stato e cosa ha fatto il fascismo in italia, molti partigiani erano ignoranti in tal senso ma politicamente e moralmente sapevano bene contro cosa lottavano, e sono sicuro che lo sai anche tu.
    Comunque io mi riferivo alla ingenuitĂ  di molti, sopratutto giovanissimi, di fronte a chi gli mostra la classica strada lastricata d’oro, il che in parte è peggio della ignoranza scolastica.
    Il fatto poi che ci sia qcuno che appunto sfrutti questa ingenuitĂ  facendone addirittura un’arma contro i propri mulini a vento è disgustoso (la scarpa DX prima delle elezioni e quella Sx se vado al potere) ci ricorda vecchie storie (ma neanche tanto….)
    visto che a Crotone un voto lo si compra con qualche biglietto della giostra……

    ciao

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